In questa pagina, c’è presa di musica. Quella che si compra ancora nei vecchi negozi di dischi. Dove qualcuno ancora ti parla, e non c’è impegno. Dove si ascolta la musica in sottofondo, che non è la musichina della nuova pubblicità del nuovo flaconcino per avere sempre il culo pulito e che sa di menta, ma è musica. E lì, puoi incontrare l’appassionato di dischi in vinile che non ha il giradischi. E ancora più strano, vedere che si fa le foto con il disco appena comprato, mettendoselo al posto della testa.

Trovi conforto nelle parole di chi ancora rifiuta di ascoltare la musica via internet. Perché preferisce il rumore che al silenzio informatico. Ti fermi ad ascoltare persone che parlano di una canzone della quale ti puoi innamorare, e non del solito rock che suona bene. Di chi ascolta David Bowie solo in macchina. Di che cosa c’entra il metallo giapponese con la persona che ha appena chiesto informazioni sul metallo giapponese. Del suono molto sporco, del testo appoggiato sulla musica, di una sonorità folk, di un gruppo come i Pierced Arrows davvero bellini.

Lunga vita ai Pierced Arrows!!!

Ci sono negozi di dischi sospesi in un’aura di mito, in una grandezza fuori scala rispetto alla confusione di oggi. E a questa pagina, è presa di musica.
Questa pagina fa rumore. Proprio come il disco, “Le Noise”, di Neil Young. Disco crudo con chitarra, voce, uscito di getto durante una serie di concerti in giro per il mondo. In collaborazione con Daneil Lanois, sapete chi è?
E’ un disco buio, dove dietro alla voce stonata del grezzo Neil e della sua chitarra, si nascondono forse il suono di un’armonica, e di altre tenebrose oscurità. L’istinto e la militanza del grande Neil, fanno di questo disco, un disco che ti viene da dire... Che gran pezzo di merda, ha attaccato la spina della sua chitarra ad una cassa e ha tirato fuori un altoparlante per le nostre emozioni appannate.

E’ quasi commovente ascoltare le canzoni di qualcuno, che crede ancora in qualcosa.


r.l.
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