Caro Roberto De Luca, responsabile di Live Nation, nonché organizzatore dell’Heineken Jammin Festival.
E’ uscito il programma principale per l’HJF ‘10, interessante e davvero appetitoso.


3 luglio: AEROSMITH (Steven Tyler compreso), Cranberries + 4 artisti da confermare
4 luglio: GREEN DAY, 30 Seconds To Mars, Rise Against + 3 artisti da confermare
5 luglio: BLACK EYED PEAS, Massive Attack (late show dopo i BEP)
6 luglio: PEARL JAM, Ben Harper, Skunk Anansie, Gossip, Wolfmother


Queste righe sono scritte non per essere coinvolto, ma per farsi sentire anche solo timidamente. Insieme ad alcune persone, ero presente alla manifestazione del 2007, quella del piccolo uragano. Raffiche di vento a 200 all’ora che hanno fatto cadere le torri d’acciao, che sostenevano le luci e gli impianti dell’amplificazione. Una trentina di ragazzi all’ospedale con fratture agli arti e traumi alla testa. Concerti annullati, tutti a casa e rimborso parziale del biglietto. Questo, quello che dichiarava il sindaco di Venezia Massimo Cacciari all’epoca dei fatti
“Contro le catastrofi naturali non c’è nulla da opporre. La sicurezza, la macchina organizzativa aiutano forse a limitare i danni. Al riguardo, tengo a dire che tutto funzionava benone”.
Il Sig. Roberto De Luca, commentava che tutte le normative, procedure e regole seguite per l’organizzazione di questo Festival, erano quelle previste e applicate per tutti i festival di questo tipo.
Tutta colpa di Madre Natura e della sua inaudita violenza, con cui ci ha dato la scossa in quella giornata. Alla fine, tra inchieste, disastro colposo, lesioni colpose, strutture inadeguate, aree sequestrate e indagati immaginari… mi viene da pensare che abbiamo avuto solo una grossa sfiga.
Ancora oggi ritengo ottima l’idea di produrre e distribuire quelle tendine verdi griffate Heineken (vedi foto), voluta o no, che ci hanno protetto da tutto quello che stava succedendo fuori.

L’HJF ‘10, sarà al Parco San Giuliano, sulla laguna di Venezia. Certo è un bel posto, ma Imola era davvero così inadeguata? Credo che l’unica differenza tra le due aree, sia legata solamente ai trasporti. A Imola, non ci puoi arrivare in traghetto. Solamente questo, pare faccia tanta differenza.
L’anno scorso non c’è stato nessun festival, per mancanza di nomi grossi e di gruppi cattura masse. Ma Roberto De Luca, ci sono festival in europa e non, che sono decenni che vanno avanti con un’offerta musicale davvero invidiabile. Quest’anno volevi Ligabue, ma ha già un tour a mezzo. Non piangere, non fermarti ai Vasco Rossi di turno, guardati in giro che di musica valida ne esiste davvero tanta. Il costo dei biglietti parte da 50 € + diritti di prevendita. Dici che è relativamente basso, almeno stai zitto. A questi, devi aggiungere spostamenti, cibo e pernottamenti vari. Un po’ più di rispetto verso queste persone, soprattutto verso quei ragazzini che vanno ai concerti. Non ragionare con un occhio al nome e con l’altro alla massa di gente, pregustando le banconote di euro da contare.
Tu hai in mano il giochino, non pensare ai soldi e a divertirti. Hai la possibilità di apparecchiare una tavola unica, quella della musica, non essere triste se poi un giorno non verrà più nessuno.

Riccardo Landi
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