Una mitica figura della tradizione popolare
La Befana può senza alcun dubbio considerarsi uno dei personaggi più tipici e conosciuti del folklore italiano cui la fantasia infantile è tuttora legatissima. Personaggio mitico, personificazione della festività dell’Epifania che ricorda in ambito cristiano l’omaggio che i Re Magi offrirono a Gesù Bambino, questa creatura ha, però, origini assai più antiche, che affondano le loro radici nel paganesimo.
La Befana può senza alcun dubbio considerarsi uno dei personaggi più tipici e conosciuti del folklore italiano cui la fantasia infantile è tuttora legatissima. Personaggio mitico, personificazione della festività dell’Epifania che ricorda in ambito cristiano l’omaggio che i Re Magi offrirono a Gesù Bambino, questa creatura ha, però, origini assai più antiche, che affondano le loro radici nel paganesimo.
Alfredo Cattabiani, nel suo bel libro Calendario, scrive che “il 6 gennaio era la data paleologica del solstizio d’inverno, nella quale si festeggiava il nuovo sole (...). Poi la festa venne adottata dalle chiese orientali purificata dagli elementi gnostici, sicché si trasformò nella quadruplice celebrazione della nascita di Cristo, dell’adorazione dei Re Magi, del suo battesimo e del primo miracolo di Cana”.
Molto prima della venuta di Gesù, in Egitto si elebrava il 6 gennaio la nascita del dio Eone dalla vergine Kore con una processione rituale sulle sponde del Nilo. Parimenti la dea celtica Epona può essere paragonata alla nostra Befana, ma anche alla greca Demetra, a Diana patrona della stregoneria, alle dee Berchta e Frau Holle della mitologia nordico-scandinava.
In genere Epona era raffigurata su un cavallo, o sosta accanto a dei cavalli, con una serie di oggetti simbolici ed era spesso sistemata in piccole edicole nelle stalle, con il compito di proteggere gli animali e di favorire l’abbondanza dei raccolti e la fertilità degli animali d’allevamento.
La Befana nella tradizione popolare In Italia la figura è molto popolare in tutta la penisola, anche se il termine deriva probabilmente da una parola di origine toscana. Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio la ecchietta, che si muove volando su una scopa (altro attributo proprio della strega), scivola nei camini con il suo capace sacco pieno di doni per i bambini buoni e di carbone per quelli che durante l’anno appena trascorso si sono comportati male, e sistema i medesimi nelle calze appese a bella posta vicino ai letti.
In Toscana vi è anche la canzone della Befana, la “befanata”, canto sacro, ma più frequentemente profano, che un giovane travestito da vecchia e accompagnato da suonatori ripete di casa in casa la sera dell’Epifania.
di Dario Spada
Ricetta
Vellutata Dell'epifania
Ingredienti (per 4 persone):
100 G Crema Di Riso,
1 Petto Di Pollo,
50 G Burro,
3 Uova,
1/2 Bicchiere di Panna,
3 Cucchiai di Formaggio Parmigiano Grattugiato
Crostini Di Pane,
Brodo
Preparazione:
Stemperare la crema di riso con il brodo e, ottenuta una pastella, farla cadere nel brodo e cuocere per 20 minuti. Battere i rossi d'uovo, unire il petto di pollo lessato e tagliato a cubetti, il burro, il parmigiano, la panna, la crema di riso e mescolare. Servire ben calda con i crostini di pane abbrustoliti.
ricetta da Ristorante Fava - Biorigenera