L’estate è passata, ormai l’autunno ha ingrigito le giornate. Un autunno che continua a farci tremare per le piogge che lavano le nostre colline trascinando a valle fango, sassi e strade… danni e ancora danni. Ma anche l’estate si è portata via un pezzo di noi e anzi nemmeno uno solo... È stata un’estate funesta, non posso che chiamarla così. Appena iniziata ci ha tolto la spensieratezza che avremmo voluto occupasse un po’ dei nostri pensieri, mettendoci subito di fronte alla nuda e cruda verità: siamo fragili come pagliuzze e basta un alito di vento a spazzarci via. Il caso, una fatalità, un destino crudele, ognuno di noi dà un nome alle tragedie che accompagnano alcuni momenti della nostra vita e ci sconvolgono portandoci via chi amiamo. E ai primi di luglio, nella stessa mattina, è arrivata anche a me, che ero via da Casola, la triste notizia dell’incidente di Manuel Savoca. Il dolore si è impossessato di ognuno di noi pensando che era un po’ il figlio di tutti, così come lo sono tutti i ragazzi di un piccolo paese, del nostro paese. Ma come non bastasse, nel giro di un’ora è arrivata anche un’altra terribile notizia: anche Bettina Ritz se n’è andata, rimanendo vittima di un incidente in alta montagna. Sono rimasta agghiacciata e incredula e, ancora oggi, quando penso a lei mi pare impossibile sia successo per davvero. Conoscevo Bettina da una decina d’anni, da quando, quasi casualmente, ho partecipato a una gita ai mercatini di Natale in Germania, che sempre fa tappa a Bartholomä. Bettina, col suo sorriso, ha sempre spiccato fra la folla, i suoi occhi espressivi non potevano non catturare chi la incontrava. E così, anche grazie a lei, sono pian piano entrata a far parte del gruppo del comitato di Gemellaggio di Casola. La coincidenza ha poi voluto che, qualche tempo dopo, nello stesso anno, entrambe siamo state elette presidenti delle due associazioni. Le quote rosa avevano conquistato anche i gemellaggi! Con Bettina abbiamo trascorso momenti di festa, di incontro, ma soprattutto abbiamo condiviso esperienze di crescita umana e amicizia; con i due gruppi abbiamo organizzato attività per giovani, ragazzi, bambini e adulti, che hanno contribuito negli anni a rendere tutti più consapevoli del nostro ruolo di cittadini europei che, anche se di diverse nazioni, scambiano esperienze, conoscenze, tradizioni fino a crearne addirittura di nuove. Bettina era un’amica estremamente eclettica, travolgente, energica ed entusiasta, pronta a raccogliere proposte per arricchire i nostri momenti d’incontro. Grazie a lei il Gemellaggio, ormai più che ventennale, dei nostri paesi è cresciuto e ha coinvolto tantissime persone con le quali, nel tempo, si sono formate e consolidate vere e proprie amicizie. Il suo amore per l’Italia e per Casola le hanno permesso di imparare a parlare la nostra lingua in modo davvero vicino alla perfezione. In questi ultimi due anni, il suo affetto per Casola, quello di tutti gli altri Amici di Casola del Comitato di Bartholoma e dei cittadini di Bartholoma, è stato ampiamente dimostrato dal denaro raccolto per contrastare gli eventi dell’alluvione che ha colpito il nostro paese. Un paese di poco più di duemila abitanti ha raccolto per noi circa quindicimila euro! Dopo aver appreso della sua scomparsa, abbiamo deciso di formare una piccola delegazione per portare il saluto e l’affetto del nostro paese alla sua famiglia e al paese intero nel momento della sua commemorazione funebre. Con un viaggio di dolore siamo andati a Bartholoma in quattro e abbiamo partecipato alla messa per Bettina. Il sacerdote ci ha chiesto di recitare il Padrenostro in italiano e la nostra commozione è esplosa quando ha annunciato che le offerte raccolte in chiesa sarebbero state devolute per le necessità di Casola; così ha voluto la famiglia di Bettina, interpretando il volere della figlia. Al momento della nostra partenza, Marianne, la sua mamma, un portento di donna forte, coraggiosa e generosa come la figlia (non poteva non essere così!), mi ha chiamato in un angolo di casa e mi ha passato una busta (1.340 euro) dicendomi: “Da parte di Bettina”. Anche solo scrivendo questo ricordo mi si stringe il cuore pensando a quanto amore Bettina sia stata in grado di portare a noi e di condividerlo fino a un momento estremo come quello. Ma non è certo finita così, perché vogliamo far sì che quel che è stato seminato in questi anni, anche da lei, possa continuare a fiorire e produrre frutti d’amicizia e di bene tra i nostri due paesi per anni e anni a venire.

Sonia Galliani

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Übersetzung für die Freunde von Bartholoma

 

Der Sommer ist vorbei, der Herbst hat die Tage grau werden lassen. Ein Herbst, der uns weiterhin zittern lässt wegen der Regenfälle, die unsere Hügel hinunterwaschen, Schlamm, Steine und Straßen mit sich reißen… Schaden und noch mehr Schaden. Doch auch der Sommer hat ein Stück von uns mitgenommen, und zwar nicht nur eines… Es war ein unheilvoller Sommer, anders kann ich ihn nicht nennen. Kaum hatte er begonnen, nahm er uns die Unbeschwertheit, die wir uns gewünscht hätten, damit sie einen Teil unserer Gedanken einnehmen würde, und stellte uns sofort der nackten und harten Wahrheit gegenüber: Wir sind so zerbrechlich wie Strohhalme, und ein Windstoß reicht, um uns hinwegzufegen. Zufall, Schicksal, ein grausames Los, jeder von uns gibt den Tragödien, die einige Momente unseres Lebens begleiten, einen Namen und die uns erschüttern, indem sie uns die Menschen wegnehmen, die wir lieben. Anfang Juli, am selben Morgen, erreichte auch mich, die ich von Casola weg war, die traurige Nachricht von Manuel Savocas Unfall. Der Schmerz ergriff jeden von uns, als wir daran dachten, dass er ein wenig der Sohn von uns allen war, so wie es alle Jungen in einem kleinen Dorf sind, in unserem Dorf. Doch als ob das nicht genug wäre, kam eine Stunde später noch eine schreckliche Nachricht: Auch Bettina Riz ist bei einem Bergunfall ums Leben gekommen. Ich war schockiert und ungläubig, und auch heute noch, wenn ich an sie denke, erscheint es mir unmöglich, dass es wirklich passiert ist. Ich kannte Bettina seit etwa zehn Jahren, seit ich eher zufällig an einem Ausflug zu den Weihnachtsmärkten in Deutschland teilnahm, der immer einen Halt in Bartholome einlegt. Bettina, mit ihrem Lächeln, fiel immer aus der Menge heraus, ihre ausdrucksstarken Augen konnten niemanden unberührt lassen, der ihr begegnete. Und so bin ich dank ihr nach und nach Teil der Partnerschaftsgruppe von Casola geworden. Es war ein Zufall, dass wir beide im selben Jahr, einige Zeit später, zu Präsidentinnen unserer beiden Vereine gewählt wurden. Die Frauenquote hatte auch die Partnerschaften erobert! Mit Bettina haben wir fröhliche Momente und Begegnungen erlebt, aber vor allem haben wir menschliche und freundschaftliche Erfahrungen geteilt. Mit den beiden Gruppen haben wir Aktivitäten für Jugendliche, Kinder, Erwachsene und Jugendliche organisiert, die im Laufe der Jahre dazu beigetragen haben, dass wir uns unserer Rolle als europäische Bürger, die, auch wenn sie aus verschiedenen Nationen stammen, Erfahrungen, Wissen und Traditionen austauschen, immer bewusster wurden und sogar neue geschaffen haben. Bettina war eine äußerst vielseitige, mitreißende, energische und begeisterte Freundin, die stets bereit war, Vorschläge aufzugreifen, um unsere Treffen zu bereichern. Dank ihr ist die mittlerweile über zwanzigjährige Partnerschaft unserer Dörfer gewachsen und hat viele Menschen einbezogen, mit denen sich im Laufe der Zeit echte Freundschaften gebildet und gefestigt haben. Ihre Liebe zu Italien und zu Casola ermöglichte es ihr, unsere Sprache fast perfekt zu lernen. In den letzten zwei Jahren wurde ihre Zuneigung zu Casola, die auch die anderen Freunde von Casola im Bartholoma-Komitee und die Bürger von Bartholoma teilten, durch die gesammelten Spenden für die Bewältigung der Folgen der Überschwemmungen, die unser Dorf heimgesucht haben, deutlich. Ein Dorf mit etwas mehr als zweitausend Einwohnern hat etwa fünfzehntausend Euro für uns gesammelt! Nach der Nachricht von ihrem Tod beschlossen wir, eine kleine Delegation zu bilden, um ihrer Familie und dem ganzen Dorf die Grüße und die Zuneigung unseres Dorfes bei ihrer Gedenkfeier zu überbringen. In einem schmerzlichen Reiseerlebnis fuhren vier von uns nach Bartholoma und nahmen an der Messe für Bettina teil. Der Priester bat uns, das Vaterunser auf Italienisch zu beten, und unsere Rührung war groß, als er verkündete, dass die in der Kirche gesammelten Spenden für die Bedürfnisse von Casola bestimmt seien; so hatte es die Familie von Bettina gewollt, um den Willen ihrer Tochter zu interpretieren. Als wir abreisten, rief mich Marianne, ihre Mutter, eine wunderbare, starke und großzügige Frau wie ihre Tochter (es konnte nicht anders sein!), in eine Ecke des Hauses und überreichte mir einen Umschlag (1.340 Euro), indem sie sagte: „Im Namen von Bettina“. Allein beim Schreiben dieser Erinnerung zieht sich mein Herz zusammen, wenn ich daran denke, wie viel Liebe Bettina in der Lage war, uns zu bringen und sie bis zu einem so extremen Moment mit uns zu teilen. Doch damit soll es nicht enden, denn wir wollen sicherstellen, dass das, was in all diesen Jahren auch von ihr gesät wurde, weiter blüht und Früchte der Freundschaft und des Guten zwischen unseren beiden Dörfern für viele Jahre bringen wird.

 

Sonia Galliani
Präsident des Städtepartnerschaftsausschusses
Casola Valsenio

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