Domenica 17.11.2019 L'evento è stato organizzato dalla Pro Loco di Casola Valsenio in collaborazione con il comune, rappresentato dall'assessore Marco Unibosi, Sara Acerbi e me, Dorothee Bulling. Ma i veri eroi di questo pranzo sono stati gli stranieri residenti a Casola, che hanno contribuito con i loro gustosi piatti. Senza di loro non sarebbe stato possibile, perchè ogni nazione ha dei piatti tipici – con le loro spezie ecc. A casa, seguendo una ricetta da internet, non viene buono come quando la mangi da uno della nazione. Tutto è cominciato a luglio con un incontro a Faenza con gli altri comuni dell'Unione Romagna Faentina, quando abbiamo saputo che ancora l'amministrazione precedente ha partecipato insieme all'Unione ad un bando di nome Parole e fatti. Una piccola descrizione del bando: Parole e fatti è la seconda edizione del Festival itinerante del dialogo interculturale e interreligioso promosso e sostenuto dall’Unione della Romagna Faentina e dalla Regione Emilia-Romagna, con l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza in attività che favoriscano la coesione sociale e la conoscenza tra concittadini che sempre di più provengono da culture e religioni diverse. L’anno scorso alcuni comuni dell’Unione hanno avviato la prima edizione del Festival, ottenendo risultati incoraggianti in termini di coinvolgimento e costruzione di legami tra comunità e territori; per questo nella sua seconda edizione, il Festival coinvolge tutti i comuni dell’Unione, lavorando in continuità con l’anno scorso ampliando le azioni sul territorio e costruendo la programmazione del festival in modo partecipativo, coinvolgendo associazioni, comunità straniere e tutta la cittadinanza.
 
 
Allora, dopo questo incontro, ci siamo messi a tavola e abbiamo pensato cosa possiamo fare di preciso qui da noi. Interessante è che a Casola quel giorno erano registrati ben 207 stranieri di 26 nazioni. Il dialogo interculturale e interreligioso passa anche dal cibo. Il cibo unisce! E così sia. Siamo in mezzo alle vacanze estive – programmiamo per metà settembre un incontro con un paio di cittadini stranieri per vedere cosa pensano di questa cosa per fare un pranzo interculturale. “Si può provare – al massimo non viene nessuno” Questo è stato uno dei pensieri venuto fuori nel incontro. Quella sera abbiamo già deciso il menù, luogo, data ecc. Erano molto entusiasti del progetto. Però, prima di definire il tutto e di vedere se i nostri piatti scelti sono in armonia, abbiamo deciso di fare una cena di prova! Un mese dopo ci siamo trovati a cena con tutti i piatti proposti e siamo rimasti molto contenti. Rimasto un mese di tempo per organizzare tutto. Musica, pubblicità, decorazioni ecc. la pubblicità ha girato molto su Facebook. Abbiamo attaccato alcuni manifesti e volantini per Casola, Riolo e Palazzuolo. Il termine per l'iscrizione era la domenica prima 10.11. Giovedì 6.11. eravamo a 75 persone. “Dai, per la prima volta non è male” abbiamo pensato. Vediamo quanti siamo Domenica 10.11. Quando si conclude ufficialmente il termine di iscrizione. E domenica sera eravamo a 150 prenotazioni. Durante la settimana si aggiungevano tutti i giorni delle persone. Le ultime prenotazioni le abbiamo prese domenica mattina del pranzo alle 10.30!! E con quelli siamo arrivati a 211!! Il vero lavoro è cominciato venerdì 15.11, ci siamo trovati la sera nella cucina della Pro Loco per verificare se ci sono tutti gli ingredienti - “Ma serve tutto a noi? Mi sembra tanto”. Eh si, serviva tutto!! Dopo qualche lavoretto siamo andati a casa a riposare. Così sabato mattina alle 8.00 potevamo cominciare a cucinare. Provate ad immaginare una cucina con tante persone e tanti piatti interculturali da fare. Cerano delle spezie ovunque. Dei buon profumi da tutte le parti. Fra una mescolata e l'altra abbiamo allestito anche la sala da pranzo con qualche piccola mappa del mondo, bandiere delle varie nazioni e la grande mappa del mondo su un legno, che con un filo abbiamo collegato ogni nazione presente al pranzo a Casola Valsenio – all'Italia. Domenica mattina abbiamo finito di preparare tutto. Alle 10.00 sono arrivati Romina ed il suo fidanzato, che suonavano quel giorno della musica argentina, ed alle 11.45 sono arrivati i primi ospiti. Fuori era freddo e diluviava. Noi dentro in cucina avevamo un bel caldo con tutti gli fornelli accesi e anche nella sala non si stava male, grazie alla Pro Loco che ha preso una stufa. Ore 12.30 e si comincia a mangiare. Abbiamo cominciato con un antipasto della Romania – salatà de vinete (crostini di melanzane) che hanno preparato Michela e Constantino. Il Borsc (zuppa barbabietole) che ha preparato Larissa dall'Ucraina e la Punjene paprike (peperoni ripieni) un piatto della Serbia fatto da Vesna, sono stati i nostri primi. 4 secondi sono arrivati dopo. Prima c'era il Brasile, la fejoada (stufato ai fagioli con riso) preparato da Marcia e Lucia, poi dall'Albania il tave cosi (agnello allo yogurt) cucinato da Shahe e suo marito. Il piatto del Pakistan biryani (riso rosso con pollo) accompagnato dal Cipati è stato preparato da Zafar e Amin e dalla Gambia hanno preparato il palalk gosct (pollo con spinaci) preparato da Jasong. Il dolce Donauwelle (onda del Danubio) l'ho fatto io per la Germania. Per finire il digestivo della Siria, shay naenae (tè alla menta), preparato da Harbi Hadi. E, per non dimenticare, l'Italia ha pensato al buon vino. Quella domenica ci siamo alzati dalle 15.30 da tavola. Dopo 9 portate. Tutto cucinato da noi!! Cosa è rimasto da dire? WoW!! E stato un pranzo fantastico. Ci siamo divertiti tantissimo. Spero che sia stato solo l'inizio di una cooperazione tra le vari nazioni. Grazie mille a tutti i 200 e passa partecipanti, senza di loro sarebbe stato un flop. Grazie alla Pro Loco che ha creduto in noi e che ci ha dato una mano! Grazie a tutti collaboratori/amici che sono intervenuti a decorare, servire, cucinare, ecc. Dorothee Bulling – consigliera comunale
Condividi questo articolo
FaceBook  Twitter