Nel lontano 1997 la raccolta firme per il segnale cellulare a Casola, poi le numerose richieste per la Banda Larga ADSL tra il 2004 e il 2006, infine l’obiettivo di ridurre il digital divide sulle frazioni del comune degli ultimi anni… questioni che ciclicamente a gran voce la comunità casolana solleva per allinearsi alle crescenti esigenze guidate dai cambiamenti del mondo moderno.

Oggi il canale internet sta inglobando al suo interno tutti i servizi come la telefonia, la TV, la messaggistica e adesso, vista la situazione del momento, in maniera piuttosto marcata anche le piattaforme di videoconferenza che ospitano lo smart working (a molti per fortuna piace ancora chiamarlo telelavoro) e l’educazione a distanza. “Dietro di TE! Spara! No, mi hanno killato!!” le urla dei ragazzi in salotto (nonostante le cuffie) frutto della possibilità di giocare in gruppo su mondi virtuali, ognuno dal proprio divano; il cinema a portata di mano con le piattaforme Netflix, Prime, Rakuten, Chili etc…; la domotica e la videosorveglianza sono tutte applicazioni voraci di connettività stabili e performanti. Pensiamo ad esempio alla rivoluzione concettuale che sta introducendo Stadia di Google, un progetto di gioco in grado di garantire prestazioni al pari di PlayStation o Xbox ma senza l’utilizzo di una consolle, perché il processo è sui mainframe ed è tutto trasportato dalla rete.

La nostra tanto voluta ADSL inizia a stare stretta ancorché l’infrastruttura attuale non ci abbia mai permesso di viaggiare alle velocità promesse dagli operatori, che puntualmente danno la colpa al famoso ultimo miglio, con un decadimento delle prestazioni dovute a centrali e cablaggi piuttosto datati. La classica ADSL 20Mbps non ha mai superato i 7: personalmente ho provato tutti gli operatori, senza che cambiasse il risultato. Poi è arrivata la linea internet senza fili, ottima fino a quando non si sono abbonati abbastanza Casolani da renderla insopportabilmente soggetta al numero di connessioni simultanee, perdendo quindi l’affidabilità e lo splendore dei primi tempi.

La sfida di oggi, dopo anni in cui questo divario tecnologico non era poi più tanto percepito all’interno del centro abitato, sta nel compiere il salto quantico in termini di banda ancora più larga, ovvero nel raggiungere le nuove velocità di connessione alle quali ci può portare l’utilizzo della connessione in fibra ottica. E’ perciò inevitabile che la prossima esigenza cui andremo incontro sarà quella di una banda più performante. Siamo quindi a un nuovo capitolo: la Fibra Ottica a Casola Valsenio.

 

 

La Fibra Ottica è un cavo in cui passano sottilissimi filamenti trasparenti di fibra di vetro o di polimeri plastici, spessi più o meno come un capello, che vengono protetti da una copertura in gomma. Rispetto a un normale cavo di rame, un cavo in Fibra riesce a trasportare molti più dati per unità di tempo e a essere anche più leggero, più flessibile e immune a disturbi elettrici o dovuti alle condizione atmosferiche (come le variazioni di temperatura). Grazie a queste sue particolari caratteristiche, la Fibra Ottica è in grado di ottenere performance nettamente superiori rispetto a quelle offerte dal classico doppino in rame. Infatti, un trasferimento di dati tramite cavo in Fibra Ottica non solo è immune alla diminuzione del segnale nella distanza, ma è in grado di sfruttare una banda di frequenze molto più elevata permettendo di raggiungere velocità di trasmissione potenzialmente elevate. Ma quanto elevate? Se oggi la velocità massima di download che si può teoricamente raggiungere con una connessione ADSL è di 20-30Mbps, con la Fibra Ottica le velocità si aggirano attorno ai 100Mbps in caso di impianti FTTC e 1000Mbps per installazioni FTTH. Le sigle sopra indicate stanno a rappresentare il tipo di installazione: FTTC significa che la Fibra arriva alla più vicina centralina di zona, per poi proseguire in rame fino all’interno dell’abitazione, mentre FTTH è la connessione che prevede l’ingresso del cavo in fibra direttamente in casa (e questa è la tecnologia prevista per Casola).

Piano strategico banda ultra larga

La posa della fibra fino a Casola fa parte della Strategia Italiana per la Banda Ultralarga, che accedendo a fondi nazionali e comunitari prevede di costruire una rete di proprietà pubblica che verrà messa a disposizione di tutti gli operatori che vorranno attivare servizi verso cittadini ed imprese.

Casola rientra nelle aree bianche, ovvero aree a fallimento di mercato per le quali è ritenuto necessario l’intervento pubblico al fine di correggere disuguaglianze sociali e geografiche generate dall’assenza di iniziativa privata da parte delle imprese. Per il piano previsto a Casola, Usando una metafora, l’intervento pubblico è volto alla creazione della “autostrada” che porta la fibra in paese, dopodichè gli operatori si occuperanno della creazione degli “stradelli” per portare la fibra a casa dei singoli sfruttando le canale esistenti (in alcuni casi anche quelle dell’illuminazione pubblica) o creando dei microscavi. Per la parte residuale delle "case sparse", ovvero le abitazioni o le aziende isolate, il collegamento avverrà via radio (FWA) che comunque è in grado di rispondere ai requisiti di banda del piano BUL: ovvero dai 30MB ai 100MB

A che punto sono i lavori?

I lavori di infrastrutturazione in carico al Concessionario aggiudicatario della gara per il Progetto Banda Ultra Larga (la società Open FIber), sarebbero dovuti iniziare a metà febbraio 2020. Purtroppo, anche a causa dell'emergenza Covid-19, tali lavori inizieranno in ritardo.

Una volta terminata la posa e la messa in opera saranno necessari 2 diversi collaudi per l’attivazione: il primo sul nodo di Riolo Terme, ovvero dal punto in cui parte la diramazione per Casola (data iniziale prevista novembre 2020); il secondo sulla rete in fibra di Casola (al termine dei lavori e dopo il precedente collaudo). Anche in questo caso è difficile capire esattamente quando i tempi saranno maturi per l’attivazione della prima installazione residenziale, anche a causa dell’incertezza data dalla pandemia in corso.

Piccola digressione su un tema correlato, di grande attualità

C’è però un'altra tecnologia che sta rapidamente scalando e che promette di raggiungere velocità anche superiori senza necessità di cablaggi: il 5G, con una velocità stimata di 1400 Mbps. Sì, proprio quella vituperata tecnologia malefica di cui avrete sentito sicuramente parlare: uccelli che muoiono, corona virus, tutto correlato, nel nome di un non meglio specificato complotto. Direi “stronzate”, ma scriverò “stupidaggini”. Il 5g estende il fascio radio solo dove necessario il che consente di lavorare a potenze NOTEVOLMENTE inferiori rispetto a quelle utilizzate dal 4G e dal 3G. L'intera questione nasce da una campagna di disinformazione per cercare di ostacolare la diffusione di una tecnologia oggi prevalentemente cinese, in quanto il colosso Huawei ha a disposizione un vantaggio competitivo enorme in termini tecnologici sul campo. Il pericolo del 5g non viene quindi dalle radiazioni, ma dal suo essere strategicamente comodo per le connessioni di sistemi di controllo (vedi le prossime automazioni come ad esempio la guida autonoma), creando il rischio che i pochi che ne sviluppano la tecnologia ne possano un giorno inibire o influenzare il funzioamento. Il problema è quindi politico, non tecnico, e si inserisce all’interno di una più ampia questione che vede una Cina notevolmente in vantaggio rispetto ai nostri cugini americani (in molti campi!), ma questa è tutta un’altra storia…

Una delle maggiori promesse del 5G è quella di garantire altissime velocità su connessioni senza fili. E' probabile che questa nuova possibilità ci catapulti nell’ultra velocità casolana prima dell’arrivo della fibra? Ad oggi, visto che il 5G è ancora in fase di sperimentazione nelle grandi città, lo escluderei; quindi avanti a tutto vapore con la fibra ottica sperando di poterla presto annunciare come facemmo con l’articolo “ADSL a Casola: Finalmente!” nell’agosto del 2006.

Francesco Rivola

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