Intervista al Sindaco Iseppi ad un anno dall'inizio del suo mandato. A cura di Riccardo Albonetti.
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Pubblichiamo di seguito un estratto della lunga video-intervista a Nicola Iseppi, Sindaco di Casola, ad un anno dall’insediamento.Come hai vissuto questo primo anno di mandato?Il primo anno è stato difficile per vari motivi, perché comunque ci siamo scontrati con un periodo particolarmente brutto, forse come da un po’ di anni non si viveva, con grandi problematiche economiche e sociali che si misurano molto, ed in modo tangibile, in un piccolo paese come Casola, quindi problematiche di lavoro, di casa, di affitto, problematiche legate al sociale che non sono ancora terminate. Oltre al fatto che ci sono molti progetti che avevamo avviato con la precedente amministrazione e che sono ancora in fase conclusiva. Ci sono invece alcuni progetti che abbiamo messo in pista e che avranno bisogno di tempo anche perché le risorse sono sempre poche e quindi bisogna incastrarle, cercare di fare fruttare molto le opportunità di finanziamento che ci sono.Per il resto posso dire che è stato un bell’inizio, noi ci siamo spesi molto come Comune per il territorio, per le opportunità come quella del Parco, per SenioEnergia. Credo sia stato un buon inizio, poi saranno i casolani a dare il loro giudizio.Parliamo dell’opposizione che possiamo dire nella prima parte del tuo mandato ha fatto opposizione sul serio, e dopo anni di latitanza è tornata a farsi sentire.Piolanti è stato un buon avversario durante la campagna elettorale per le elezioni amministrative, dove hanno raccolto un buon risultato, e comunque si sono dimostrati volenterosi di fare un ruolo importante come quello dell’opposizione. Io sono assolutamente contento, io credo fermamente che quando l’opposizione fa bene il suo ruolo spettivo di controllore, ne ha vantaggio anche la stessa amministrazione.Adesso una domanda prettamente politica. Piolanti è spiccatamente di centro-destra, che cosa invece caratterizzato l’operato di centro-sinistra della tua amministrazione.Una cosa mi viene da dire, una cosa è la campagna elettorale in cui si sono sentite le cose che volevano essere di destra e le cose che volevano essere di sinistra, cose che si sono molto affievolite già durante la campagna elettorale. Non voglio dire che non ci siano differenze, voglio solamente dire che c’è la volontà comune che è il bene di un paese che è indipendente da una domanda prettamente politica. Una cosa importante su cui abbiamo un po’ discusso è la questione del parco. Noi crediamo fortemente nel parco. Credo che sia essenzialmente di sinistra puntare sulle energie rinnovabili. Casola è stata una delle prime a creare una Esco, credo che sia una cosa di sinistra e di cui vantarcene. Da parte nostra c’è la volontà di perseguire tutte le attenzioni al sociale che sono proprie della natura di chi sta al centro-sinistra ma io voglio anche spezzare una lancia nei confronti della minoranza, io non credo che non sia assolutamente contro la volontà di chi vota centro-destra. Un piccolo elenco delle iniziative di maggior peso della tua amministrazione fino ad oggi, perlomeno che hai messo in atto e che avranno esito nei prossimi anni, sicuramente immagino vi siano le energie rinnovabili.Logicamente questa qui è una cosa che è partita prima di me e la stiamo portando avanti in questo ultimo anno. Una cosa di cui sono contento è che abbiamo allargato Senio Energia al suo bacino naturale, quindi è diventata una Esco non solo di Casola Valsenio ma di cinque comuni. Nell’ultimo consiglio comunale abbiamo sottoscritto un patto che si chiamo “patto dei sindaci” che è un atto che può far convogliare finanziamenti europei nel nostro territorio e questo darà i suoi frutti nei prossimi anni. Nel nostro programma avevamo indicato quello di dare importanza alle frazioni, in particolare ai cimiteri di campagna. Abbiamo contratto un mutuo per l’allargamento dei cimiteri di Baffadi e di Zattaglia, i progetti sono pronti a sono al vaglia della sovrintendenza dei beni culturali di Ravenna e dovranno partire a Ottobre.Altre due importanti opere, progettate in precedenza, e che saranno attuate, sono il lavoro nel Giardino delle Erbe e il lavoro alla Chiesa di Sopra. Sono due lavori che verranno effettuati con finanziamenti europei, si tratta di 380 mila euro, che per Casola sono tanti soldi, sostanzialemente 250 mila euro per la valorizzazione del Giardino delle Erbe in cui verrà rivisitata tutta la parte didattica-museale, cercheremo di renderlo più omogeneo e attraente. Tutto si legherà molto con un altro intervento alla Mingotta, avviato un anno fa, che costituirà il punto principale per avere informazioni turistiche, in cui si potrà avere accesso al Cardello e alla sua tenuta e in cui poter mostrare i prodotti del territorio.Visto che parliamo di finanziamenti vediamo come stanno le casse del Comune.Intanto di solito si parla di un bilancio chiuso, che è stato chiuso positivamente, meglio di quelle che erano le aspettative. Vi è stato un discreto avanzo per varie entrate dell’ultima ora anche se, e non vorrei ripetere titoli di giornale, la situazione non è delle più rosee. Spesso guardo il sito dei comuni italiani più virtuosi e ho visto che un comune del milanese ha preso un premio perché si è inventato la “decrescita felice”, ha deciso che gli investimenti del comune non dovevano più venire dagli oneri di urbanizzazione e per chi compie una scelta del genere significa centinaia di migliaia di euro in meno e quindi marciapiedi in meno, buche in più. Dico che Casola è a questo livello già da anni, noi siamo in una decrescita felice inconsapevole. Casola vive da diversi anni una situazione di questo genere e credo che ci siamo ingegnati molto per captare tutti i finanziamenti possibili. Secondo un’indagine dell’Università di Rimini Casola è il paese che ha ricevuto il maggior numero di finanziamenti della provincia. Quindi il nostro merito è stato quello di fare di necessità virtù e di amministrare quel poco di denaro pubblico.Per ora posso dire che le casse, ad un primo controllo al primo semestre, sono abbastanza in regola.Che cosa ne pensa il Sindaco dell’ipotesi di un’unione dei comuni allargati?Intanto noi stiamo facendo crescere l’Unione dei comuni a tre e devo dire che ho un bilancio positivo di quello che si sta facendo tra CasolaValsenio, Riolo Terme e Brisighella. Tanto c’è da fare, ci sono 20-21 gestioni associate, stiamo cercando idee e piste per cui vi possa essere veramente una gestione unica del personale, di fare anche economie. Siamo in una buona direzione ma non si può fare in pochi mesi e in pochi mesi non si può fare un’unione a sei.un’unione a sei anzitutto avrebbe una difficoltà demografica e geografica, cioè i 2/3 di questo comprensorio sono concentrati a Faenza e questo sbilancia molto epoi si viene da storie diverse in cui Faenza ha sempre gestito le sue cose in autonomia ed ha assolutamente le forze per farlo. Stiamo comunque cercando da poche settimane col nuovo sindaco Malpezzi di buttare le basi per discuterne.Intervista a cura di Riccardo Albonetti e Francesco Rivola