La nuova società “Senio Energia”, di cui abbiamo fornito ampie notizie nel numero scorso, grazie ad una intervista concessa dall’amministratore delegato della società Dino Tartaglia al nostro redattore Tiziano Righini, ha iniziato la sua attività ed ha già prodotto un progetto per la realizzazione di una centrale termica alimentata a biomassa della potenza di 1 Mw.
Questa piccola centrale di produzione di acqua calda è destinata ad alimentare una rete di teleriscaldamento che servirà gli edifici pubblici o di pubblica utilità del nostro centro abitato: municipio, scuole, caserma, compreso i locali dell’ ASP (ex Opere Pie). E’ prevista una piccola eccedenza di kilocalorie che eventualmente, con appositi accordi, potrebbero essere fornite ad altre strutture fossero interessate
La biomassa con cui la centrale sarà alimentata è rappresentata dal “cippato” ricavato dal legname di risulta dello sfoltimento delle piante delle superfici agricole, dei boschi e dei giardini. Tutto materiale che sino adesso finiva per la massima parte nelle discariche o marciva abbandonato nei luoghi d’origine e che nel prossimo futuro invece sarà utilizzato per realizzare un utile risparmio energetico. Precisiamo che con il termine “cippato” si definisce una massa legnosa grossolanamente frantumata con apposite macchine tranciatrici.
Come ci precisa Leo Iseppi, presidente della neonata società, per alimentare la centrale termica saranno necessari ogni anno 500 tonnellate di legname di risulta, una quantità che uno studio di fattibilità appositamente eseguito ha dimostrato essere ampiamente disponibile nel nostro territorio. Chi conferirà la biomassa legnosa occorrente? In primo luogo certamente le 14 aziende agricole del nostro territorio che già fanno parte della società Senio Energia, ricavandone naturalmente un compenso, ma non solo, perchè allo stoccaggio del materiale potranno contribuire tutti coloro che ne avranno disponibilità, ovviamente anch’essi ricavandone un compenso.
Vi sarà un punto di raccolta in cui il legname sarà sistemato e lasciato ad essiccare naturalmente il più a lungo possibile, anche qualche mese, poi, dopo la seccatura, si opererà la cippatura, ovverosia la tranciatura, dopodichè il materiale sarà pronto per essere stivato in un apposito silos adiacente alla caldaia. La capienza del silos dovrebbe essere sufficiente all’alimentazione della centrale per un periodo di circa 15 giorni. Dal silos il cippato verrà introdotto automaticamente nel bruciatore della caldaia tramite un nastro trasportatore.
Il progetto definitivo della centrale termica è già stato completato con un costo complessivo dei lavori previsto in circa 1 milione di euro e sarà presentato alla apposita commissione entro il 15 marzo. La centrale dovrà essere costruita entro il 2009 ed entrare in funzione per il 2010. Il progetto verrà finanziato per quanto riguarda la centrale vera e propria, sempre che non sorgano problemi, al 70% circa con i contributi del cosiddetto “Asse 3 del Piano Regionale Sviluppo Rurale”, mentre si punta ai contributi dell “Asse 4 “ per quanto riguarda il finanziamento dei lavori della rete di canalizzazione necessaria a distribuire il riscaldamento agli edifici interessati.
La centrale, dovendosi trovare possibilmente in una posizione baricentrica rispetto alla zona dove sono dislocati gli edifici da servire, verrà costruita nell’area attualmente occupata dal campo di palla a volo a fianco della palestra comunale. Poiché occuperà solo una parte di tale spazio, l’area restante verrà adibita a parcheggio. Il campo di palla a volo dovrebbe di conseguenza essere spostato o nella zona della piscina o nella zona del campo sportivo.
Alessandro Righini