È tutto ufficiale. Dopo l’ulteriore proroga della scadenza dal 16 giugno al 16 settembre, i Comuni del faentino, attraverso il proprio Comitato di Distretto hanno trasmesso alla Regione il Programma delle trasformazioni aziendali delle IPAB nel Distretto faentino, secondo quanto previsto dalla Legge regionale 2/2003.
Il Programma ha stabilito così che le Ipab (Opere Pie, ECA) interessate al processo di fusione saranno: Opere Pie Raggruppate di Brisighella, Casa di Riposo per Anziani “S. Caterina” di Fognano, Opera Pia Casa di Riposo “S. Antonio Abate e SS. Filippo e Giacomo” di Casola Valsenio, Opere Pie Raggruppate di Castel Bolognese, Opere Pie Raggruppate di Faenza, Opera Pia “Elemosiniera” di Faenza, Centro Sociale per Anziani “Bennoli di Solarolo”.
Inoltre nel documento si specifica la richiesta di trasformazione delle Ipab individuate in due ASP (Aziende di Servizi alla Persona). Una, nei Comuni di Faenza e Solarolo e l’altra nei Comuni di Castel Bolognese, Casola Valsenio, Brisighella e Riolo Terme. Infine sono elencati i settori in cui le ASP dovranno operare. Precisamente l’ASP Faenza - Solarolo, dovrà qualificarsi come azienda multisettore e multiservizi per tutti i cittadini della zona sociale, assumendo le stesse funzioni oggi gestite in forma associata dai Servizi sociali dei sei Comuni dell’area faentina e l’ASP Brisighella - Casola Valsenio - Castel Bolognese - Riolo Terme si occuperà del settore anziani e darà continuità alle attività e ai servizi attualmente svolti dalle Ipab.Entrambe le ASP avranno una base sociale rappresentativa dei sei Comuni. Il programma delle trasformazioni, prima dell’inoltro alla Regione è stato oggetto di confronto e discussione con le Organizzazione sindacali.
“In tal modo - sottolinea il Sindaco di Casola Valsenio, Giorgio Sagrini - si realizza un’indicazione condivisa da tutte le forze politiche casolane di maggioranza e di opposizione, sostenuta dall’Amministrazione comunale casolana e sollecitata da recente e spontaneo impegno diretto di tanti cittadini, manifestatosi attraverso la costituzione di un Comitato e la raccolta di centinaia di firme”
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