...Naturalmente la gente comune non vuole la guerra: né in Russia, né in Inghilterra, né in Germania. Questo è comprensibile. Ma, dopotutto, sono i governanti del paese che determinano la politica, ed è sempre facile trascinare con sé il popolo, sia che si tratti di una democrazia, o di una dittatura fascista, o di un parlamento, o di una dittatura comunista.

Che abbia voce o no, il popolo può essere sempre portato al volere dei capi. E' facile. Tutto quello che dovete fare è dir loro che sono attaccati, e di denunciare i pacifisti per mancanza di patriottismo, in quanto espongono il paese al pericolo. Funziona allo stesso modo in tutti i paesi...'
Questa dichiarazione potrebbe essere tratta da un qualsiasi editoriale di un quotidiano attuale e potrebbe sembrare un pò scontata.

In realtà questa dichiarazione venne rilasciata da Herman Goring, gerarca nazista, durante il processo di Norimberga e secondo me il contesto originario cambia pienamente il suo significato, o in ogni caso lo avvalora.

Capire da queste parole che una guerra può essere preparata prima a livello mediatico e poi a livello logistico mi preoccupa e non poco.

Da mesi siamo martellati da giornali e tv sulla pericolosità dell'Iran e della sua posizione verso l'atomica.
Ogni giorno ci ricordano che siamo minacciati, che la tragedia è dietro l'angolo, che l'atomica è pronta e che il mirino è puntato.
Sicuramente l'Iran estremista e il suo presidente non sono degli angeli, ma al momento non hanno fatto niente di eclatante.
Pakistan, Giordania, India, Russia, Cina, Israele, U.S.A., Korea, Giappone, Siria, Arabia Saudita e chissà quante altre nazioni usano energia nucleare e possiedono bombe atomiche.
Perchè punire l'Iran?
Questa sarà l'ennesima guerra del petrolio, il clima di paura già influenza i mercati e una eventuale guerra risanerebbe le tasche dei leader dell'economia mondiale.
La storia contemporanea è difficilmente analizzabile.
La politica Internazionale è difficle da capire, si basa su equilibri e su alleanze non note alla gente comune e noi non avremo mai gli elementi per fare una analisi reale e completa, sappiamo solo quello che ci vogliono far sapere.

Per questo la frase di Goring ha estremo valore. Rileggetela, tenetela sotto davanti al prossimo quotidiano o al prossimo telegiornale, abbiate sempre il beneficio del dubbio quando vi dicono che i cattivi sono gli altri.
Quando vi dicono che i vostri soldati, parenti e amici sono morti in missione di pace, diffidate, la pace non si fa con i carrarmati, essere andati in Iraq senza sparare non è missione di pace, si è semplicemente in gergo tecnico 'forza logistica di appoggio all'occupazione'.
Siamo alla prima fase della preparazione di una nuova guerra, la fase del 'bombardamento mediatico', non caschiamoci di nuovo.
C'era una canzoncina pacifista negli anni '70 che intonava 'Giù le mani dal Vietnam', ritroviamo il coraggio e la voglia di tornare a pensare che un altro mondo è possibile, la ritmica è facile e l'assonanza ci stà, cantiamo 'Giù le mani dall'Iran'.

Matteo Cenni
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