Ormai da qualche mese il centro giovani “L’isola…” di Casola si è trasferito in una sede meglio attrezzata e più confacente. Questo spostamento è servito come ulteriore impulso di qualificazione delle attività e dei progetti rivolti alla fascia adolescenziale, e tale da caratterizzarsi stabilmente come nodo-risorsa nell’ambito della rete locale delle opportunità finalizzate al “fare territorio”. Abbiamo pensato fosse utile e interessante chiedere agli educatori che si occupano del centro una presentazione in prima persona della struttura e dei percorsi formativi in corso, indirizzata sia ai ragazzi che agli adulti. Tale proposta è stata accolta con entusiasmo e ne riportiamo la stesura.

Il Centro di Aggregazione Giovanile 'L'Isola...' è nato a Casola Valsenio 4 anni fa per rispondere all'esigenza di creare “un qualcosa” per i giovani.
Da allora il Centro è cresciuto negli spazi, siamo passati dal vecchio e dismesso Cinema in via Roma, ad una nuova sede completa di ogni arredo e ogni servizio nel complesso delle opere pie accanto alla Chiesa.
Anche il tempo da trascorrere insieme è aumentato, dai tre giorni di apertura dei primi due anni ai cinque giorni dell'ultimo.
L'adolescenza si connota come un periodo in cui i ragazzi vivono nell'incertezza della propria identità: non più bambini, ma non ancora adulti.
A volte si diventa grandi prima fuori e poi dentro o viceversa, tutti questi cambiamenti, creano confusione sia nei ragazzi sia nell'ambiente che li circonda, nella scuola e anche a casa dove i genitori spesso faticano a rendersi conto della difficoltà del momento che i propri figli si trovano ad affrontare.
La finalità del Centro è di riuscire a dare ai ragazzi di Casola uno spazio in cui potersi incontrare, per stare insieme, conseguenza di questo proposito è la creazione di un piccolo ma grandissimo teatro in cui vengono messi in scena i copioni delle vite di ciascuno.
Se le relazioni sociali dell’adolescente si ampliano potrà identificarsi con modelli differenti rispetto al proprio ambito familiare. Avere più relazioni diversificate soddisfa il bisogno di autonomia dei ragazzi e gli offre l’opportunità di riconoscere negli altri, aspetti interessanti per sé o al contrario aspetti da respingere perché troppo lontani dalla propria identità.
I ragazzi al Centro trovano uno spazio in cui hanno a disposizione giochi, materiali per mettere alla prova la propria creatività, ma soprattutto trovano i coetanei, tanto importanti per loro a questa età.
Tutti i gruppi sociali attraversano un percorso di socializzazione nel quale gli individui acquisiscono le conoscenze, le abilità e le disposizioni che li rendono in grado di partecipare come membri più o meno effettivi del gruppo stesso.
I gruppi di adolescenti in particolar modo comportano l’esistenza di una struttura gerarchica, di norme condivise, di attività prevalenti, di una “cultura comune” fatta di un gergo particolare, di soprannomi e di varie modalità di camuffamento che distinguono le diverse appartenenze di gruppo attraverso pettinature, trucco e abbigliamento.
Il gruppo che vive giorno dopo giorno in mille sfaccettature al Centro ragazzi è fortemente connotato dalle personalità di ciascuno dei suoi appartenenti con le loro passioni, le loro crisi e le particolarità che li caratterizzano, ma essendo comunque un gruppo aperto e quindi caratterizzato da una relativa instabilità di appartenenza, nel senso che in esso entrano di frequente nuovi membri e altrettanto frequentemente dei vecchi escono, anche i ragazzi che vengono per le prime volte vengono facilmente accolti all’interno.
Le regole che vigono all’interno del Centro non sono state calate dall’alto dagli educatori, ma sono state discusse, commentate e decise con i ragazzi in un assemblea che li ha visti protestare, contrattare e votare quelle che adesso sono modalità di vita condivisa per vivere nel rispetto di ognuno e delle cose che ci stanno intorno.
La finalità è responsabilizzare i ragazzi, renderli partecipi della realtà che gli si costruisce intorno di modo che non la percepiscano come deprivante e soffocante, ma come il prodotto di idee proprie condivise con gli altri.
Gli attori, i nostri ragazzi, sono pronti a ricominciare anche questo anno, pronti a tutto per davvero, pronti e disponibili a mettersi in gioco cercando di sperimentarsi in ruoli diversi e in differenti copioni sociali, confrontandosi con regole, valori e con il mondo adulto.
In questo modo capiranno quali sono gli aspetti del loro comportamento che gli appartengono di più e quali meno, quali sono i loro limiti e quali le loro risorse.
La costruzione dell’identità personale è un processo delicato, faticoso e anche doloroso quando si deve elaborare la rinuncia rispetto ad alcune possibilità che si riconosce non possano essere nostre.
Al Centro Ragazzi tutte le scene e le coreografie messe in atto vengono percepite come meno pericolose, abbiamo tirato sotto le funi e le altalene delle relazioni interpersonali una bella e solida rete di protezione in cui i ragazzi possono facilmente cadere e rimbalzare quando le loro idee traballano e le certezze perdono definizione.
In adolescenza spesso i ragazzi sviluppano un vero e proprio rifiuto verso ciò che rappresenta la famiglia ed è per questo importante che trovino un posto in cui possano incontrare tanti amici che come loro vivono l'incertezza della loro età, ma anche due educatori professionali giovani che si relazionano giorno dopo giorno con ognuno in modo da meritarsi la loro fiducia e la loro amicizia.
Noi educatori, Ilaria e Gianluca, siamo volutamente un ragazzo e una ragazza in modo che sia i maschi che le femmine abbiano una figura di riferimento per l'identificazione e possano scegliere con chi confidarsi e relazionarsi maggiormente.
I nostri compiti principali sono: animare quindi promuovere il protagonismo di ognuno per dare nuove opportunità che amplino la consapevolezza di esserci e di contare, creare le condizioni perché l’agire sia la conseguenza di pensieri, conoscere la loro realtà per aiutarli a sperimentarsi e ad esplorare per capire se stessi e l’esterno, infine contenere cioè accogliere, ascoltare attivamente e comprendere empaticamente la relazione che coinvolge educatore e ragazzi in una fitta rete, ma anche dire “no” quando le reazioni superano la soglia dell’accettabile e condivisibile.
Oltre ai giochi e ai materiali che utilizziamo per elaborare laboratori ludico-espressivi, al Centro organizziamo anche incontri con esperti per informare i ragazzi e renderli capaci di scegliere nella vita in base alle loro conoscenze. Nel 2005 abbiamo affrontato il problema dell’uso di sostanze stupefacenti in tre incontri ed è ancora in corso “Viaggi e Miraggi” il progetto interculturale iniziato negli ultimi mesi dell’anno scorso.
Il Centro è aperto tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.30 per accogliere i ragazzi dai dieci ai diciotto anni.
Al momento siamo impegnati nella realizzazione di una mostra fotografica che esponga i volti di tutti i ragazzi che frequentano la scuola media “Alfredo Oriani” e i loro commenti sul paese in cui vivono.
Prosegue il laboratorio di cucina “L’isola dei golosi” e ogni venerdì abbiamo a disposizione (dalle 14.30 alle 16.15) la palestra comunale per fare un po’ di attività fisica in attesa di tornare al campetto con la bella stagione.
Speriamo di trovare altro spazio nelle prossime edizioni de “Lo Spekkietto” per poter aggiornare i ragazzi sulle varie attività che il Centro organizzerà per i prossimi mesi e soprattutto per mostrare la programmazione estiva sempre ricca di appuntamenti e gite.

Ilaria Ragazzini
Gianluca Angelini
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