Ma cos'è l'Università? Come raccontarla a chi non l'ha sperimentata?
L'università è... una SCUOLA DI VITA.
Prendiamo in prestito questa massima per dirvi che là dentro si cresce.
Finalmente non c'è più babbo che firma le giustificazioni, i voti, le note...Là si rivolgono a te, dandoti del lei. Che forte!

Non ci sono più quei milioni di verifiche, interrogazioni e compiti che ti impegnano quotidianamente fino alla quinta superiore, in compenso hai dei piani di studio da progettare e degli esami da affrontare tutti da solo. Diciamo che lo stress alle superiori ti accompagna tutto l'anno, all'università si concentra soltanto nel periodi d'esame.
Detta così sembra una passeggiata, ma invece non lo è. Il difficile è incastrare lo studio fra la miriade di lezioni, che si rivelano sempre utilissime, anche se non per tutti obbligatorie. Bisogna confessare che si prova un senso di invidia per chi parla di otto ore settimanali, quando a volte ce ne sono ben 28!! E pensare che alle superiori si pensava di dover andare a Bologna solo un giorno alla settimana!
Il rapporto con i prof... Ah perché esiste anche un rapporto con i prof.? Potevate informarci...!! A parte gli scherzi, non c'è alcun rapporto con i prof.: il tuo cognome lo scoprono il giorno dell'esame.
Adesso cambiamo argomento perché se continuiamo a parlare di insegnanti rischiamo di rovinarci il resto della giornata!
Parliamo dei compagni. All'università bisogna abbandonare l'ottica della classe da 20 persone delle superiori. Solitamente le classi si aggirano sugli 80/100 studenti, ma a volte si possono sfiorare anche i 200 studenti o addirittura non arrivare alla decina!
Il compito dei compagni è soprattutto quello di alleggerire le pesanti giornate di lezioni e riempire i momenti di pausa e non solo con argomenti da bar, oroscopi e cruciverba di Leggo (quotidiano gratuito di Bologna), ma anche con confronti su realtà diverse e problemi sociali.
Cosa consigliamo ai ragazzi? Provateci, anche se la voglia di studiare è stata soffocata dall'esame di maturità.
Magari vi ritorna.
A noi è capitato così...

Silvia Landi e Sara Acerbi
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