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Oggi, 12 aprile 2020: Pasqua  

La Pasqua ai tempi dell’epidemia

Ho aperto l’uovo di Pasqua , ma non vi ho trovato ciò che desideravo…!

Se potessi trovare nell’uovo di Pasqua…!!!

Voi, quale desiderio avreste voluto fosse esaudito?

Io un lasciapassare! Un Pass…!

Sì...un piccolo desiderio: un lasciapassare, “un pass per fare il giro della Breta”.

Risibile desiderio, insignificante e così piccolo.

Mi trattengo dall’uscire. Non voglio contagiare nessuno, non mi sogno di accorciare le distanze, il metro è sacro. Ma mi dispiace non poter camminare, non poter vedere le strade percorse, i negozi frequentati, le piazze attraversate, gli occhi devono poter incontrare  altri sguardi… e  mi dispiace non poter camminare nel classico percorso di noi Casolani, amanti dei passi del giro della Breta.

“Ma come, non potete voi casolani percorrere i circa 4 chilometri che costituiscono la lunghezza di questa passeggiata?”

Ebbene no, in tempi di CoronaVirus, anche questo è un desiderio impossibile, come tanti altri ( e ben più seri, sia ben chiaro, lo so).

Noi  40 casalinghe, 50 giovani, 20 badanti, 30 pensionati, 20 ragazzini, 25 convalescenti stiamo aspettando il Pass!

Questo giro della Breta è così legato alla quotidianità di molti Casolani che, in tanti, in fila presso i negozi, in attesa di entrare si lamentano: “Almeno si potesse fare il giro della Breta!Questa quarantena sarebbe più sopportabile!”

Sì, capisco che non ci si può allontanare oltre i 100 metri da casa, ma il giro della Breta è terapeutico!

 

 

 

-Vado a fare il giro della Breta- dice la badante alla sua vecchietta che fa il riposo pomeridiano e utilizza così le due ore d’aria per incontrare  le amiche, le badanti sono tra le più assidue del giro. (Tra le 14 e le 16).

 - Il dottore mi ha consigliato di fare il giro della Breta, sai ho il colesterolo alto- dichiara il pensionato  che vede oscillare pericolosamente i valori delle analisi. (Tra le 16 e le 18)

- Basta, vado a fare il giro della Breta, non ne posso più di stare in casa!-dice la mamma  esasperata dai tormenti  adolescenziali dei figli. (Tra le 10 e le 11).

-Vado a fare 5 giri della Breta -dice il ragazzo , stressato dal troppo studio e si fa gratuitamente una bella  attività fisica per mantenersi in forma. (Dopo le 17).

- Andiamo a fare il giro della Breta-  decide il  gruppo di amiche che vogliono mantenere la linea. (Verso le 6 del mattino, delle volte è ancora buio).

- Ok, non cercarmi per un’ora, faccio il giro della Breta perché non ti sopporto proprio più!- (A tutte le ore).

- Chissà che nel giro della Breta non mi venga qualche idea per il pranzo, inizio bene la giornata…- (9  del mattino).

E’ una passeggiata, un percorso salute, è anche una pista,  un luogo di incontro, pure una passeggiata panoramica.

Ogni persona vi trova qualcosa di cui ha bisogno…

I pensieri si calmano, le ansie si indeboliscono, la stanchezza si diluisce i pensieri si puliscono, le idee maturano, le fissazioni si allontanano.

Per non parlare dello stimolo mentale che può dare, se solo uno apre un po’ gli occhi e pone attenzione a ciò che gli viene incontro.

Lungo il giro della Breta ti accorgi  e puoi studiare  fenomeni geologici importanti.: le frane , il letto del fiume, le rive sabbiose e rocciose, la salute del fiume, la linea delle colline, la siccità. Poi ti accorgi del succedersi delle stagioni: gli  alberi in fiore o con  le foglie ingiallite, le  ciliegie mature o la vendemmia, gli orti.

Poi vedi la storia: il monte della Vecchia , con la sua leggenda, la chiesetta di Pagnano con i suoi ricordi , monte Battaglia  con le sue memorie . E poi le coltivazioni agricole: dalle distese di girasoli, alle nuove piantate di olivi e viti. Ti accorgi anche che la fauna nel nostro territorio si modifica continuamente, puoi vedere, te lo assicuro, cormorani e aironi…non ci credi? Prova a farlo di mattina o verso il tramonto! Per non parlare dei  caprioli e dei cinghiali, abituali frequentatori della zona,  e dei lupi….sì..sicuramente anche i lupi avranno approfittato dell’assenza di noi umani per fare una passeggiatina lungo il giro, sarà diventata un’abitudine per loro? Speriamo di no.

 Qualcuno  percorre il giro della Breta di corsa, a grandi falcate, c’è chi viaggia alla velocità di una barchetta dondolante sull’acqua, altri con molta buona volontà accelerano il ritmo per stare dentro i tempi stabiliti da un progetto serissimo e vincolante per la forma fisica, qualcuno si appoggia al bastone, ma ce la fa!

Io, quando avrò il pass, lo farò alla velocità di una tartaruga, con il naso  in su, se di mattina passando dal campo sportivo franato verso il sole che sorge, se sarà sera passando dal ponte verso il sole che tramonta.

In questi giorni di chiusura , ho immaginato il mio giro della Breta, abbandonato, silenzioso.

L’altro giorno, nel fantastico ultimo giro della Breta che ho percorso , ad un certo punto, nel silenzio  profondo un fruscio mi  ha quasi spaventata: erano due neri merli con il becco arancione, che, svolazzanti ,sono usciti dall’erba verde di un fosso  e insieme sono volati con leggerezza in alto sempre più in alto. … e così loro liberi e felici ora volano sulle nostre teste, sembra che ci guardino dall’alto, da così in alto con un sorriso ironico, di superiorità.

Non hanno neanche più paura di abbassarsi perché noi a terra non ci siamo più. Stiamo in casa!

Stare a casa.

Io resto a casa

Il deserto è a destra, a sinistra, sotto….solo in alto c’è un certo traffico, loro possono sbizzarrirsi a volare.

Un bambino giocava a palla nel giardino, la palina stava per schizzare verso l’alto, troppo in alto si sarebbe persa nel cielo, ma ecco che per magia la mia mente si aggrappa a quella pallina e si alza , tenendola ben stretta tra le mani mi aggrappo, volo…anch’io……….

Paola Giacometti

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