Da qualche mese a questa parte, sono state predisposte in ogni zona del paese delle aree dotate di campane per la raccolta differenziata, nelle quali i cittadini possono comodamente portare i propri rifiuti. Hanno fatto la loro comparsa la campana dell’umido e quella degli sfalci, accanto a quelle più “tradizionali” della plastica e del vetro. La carta continua invece ad essere raccolta a domicilio una volta al mese. Ogni campana è contrassegnata da un apposito cartello che riporta scritta e disegno dei rifiuti che deve contenere… A prova di dubbi e incomprensioni! Ma ciò evidentemente non basta. Ci si trova spesso di fronte a situazioni nelle quali i vari rifiuti vengono mescolati tra loro, posizionati a terra di fianco ai cassonetti o gettati a terra. In un’epoca contrassegnata da una dipendenza sempre maggiore da smartphone e internet, non ci sono più scuse. Esiste un’app bellissima, “Il rifiutologo”, che toglie ogni dubbio sul destino di riciclaggio di ogni rifiuto che produciamo. Fare la raccolta differenziata (e farla bene!) è necessario per la salvaguardia del nostro pianeta. Nella speranza di sensibilizzare ulteriormente la cittadinanza su un tema tanto importante, ho deciso di intervistare Fulvio Vanetti, membro del Consiglio Comunale molto attivo su questo fronte e impegnato nella riorganizzazione della raccolta differenziata.

 

Domanda banale, ma per molti non così scontata… perché è importante fare la raccolta differenziata?

Differenziare i rifiuti è importante per due principali motivi. Il primo è perché differenziando i rifiuti, si produce meno spazzatura che finisce nelle discariche, con tutti i problemi ambientali che ne conseguono. Il secondo è perché molti dei materiali che possiamo riciclare, vengono prodotti utilizzando petrolio, metalli pregiati e altre materie prime, operazione che comporta un dispendio notevole di energia, ma soprattutto, che sottrae risorse al pianeta. Riciclando, si rimettono appunto in circolo tutti i materiali primari, evitando di "saccheggiare" di nuovo la nostra Terra, che non ha risorse infinite.

 

Quali sono al momento le modalità di raccolta dei rifiuti? Cambieranno nel prossimo futuro e, se sì, come?

Attualmente, nel nostro Comune, come amministrazione comunale, abbiamo deciso di iniziare un primo ciclo di raccolta differenziata, distribuendo sul territorio alcune IEB (Isola Ecologica di Base), presso le quali i cittadini possono conferire i materiali, anche sfusi, purchè diffrenziati tra loro. Le IEB non sono tutte uguali. In quelle posizionate nel centro urbano, ad esempio, sono presenti i cassonetti per la raccolta della frazione umida e per gli sfalci d'erba e ramaglie, mentre in periferia, considerato che la maggior parte delle abitazioni si trova in aperta campagna, con possibilità quindi di utilizzare propri sistemi di compostaggio, si è deciso di non posizionare questo tipo di contenitori. Quindi, per il momento, anziché passare ad un sistema di raccolta porta a porta, cosiddetto "spinto", si è preferito lasciare al cittadino la possibilità di conferire i propri rifiuti senza un calendario di raccolta prestabilito. In un prossimo futuro, in accordo con Hera, si pensa di passare ad un sistema di raccolta porta a porta per l'indifferenziato e di eliminare il porta a porta attuale per la carta. Ma aspettiamo prima di vedere i risultati di questa prima fase, prima di introdurre altri cambiamenti.

 

Quali sono attualmente i dati sulla raccolta differenziata a Casola?

 

I dati sul nuovo sistema di raccolta differenziata sono molto incoraggianti. Le prime valutazioni stanno dimostrando che siamo passati da un 39% a oltre il 50% in pochi mesi. Molto frequentata rimane anche l'isola ecologica comunale di via I° maggio, meglio conosciuta come "scarrabile", dove chi conferisce rifiuti differenziati, riceve uno sgravio sulla TARI.

 

Confrontando Casola con alcune eccellenze (altri città italiane o Paesi europei), a che livello ci collochiamo?

Io sono originario della Lombardia, dove la raccolta differenziata è ormai attiva da più di 20 anni e vivevo in una provincia come quella di Varese, che confina con la Svizzera. Se confronto queste due realtà con l'Emilia Romagna, direi che la strada da percorrere è ancora lunga. Ma basta partire ed essere consapevoli di quanto sia importante differenziare, per raggiungere in breve standard molto buoni. Conta molto anche il ruolo della politica, per riuscire a sensibilizzare i cittadini su questo tema fondamentale.  

 

Molto spesso i cittadini continuano a buttare indistintamente i rifiuti nell’uno o nell’altro cassonetto, nonostante siano ben visibili le scritte e i disegni che distinguono i contenitori destinati ai vari tipi di rifiuti. Cosa ne pensa a riguardo?

Riguardo a questa domanda, fatico a rispondere. Io e l'assessore Unibosi, siamo stati testimoni in almeno due occasioni di persone che, senza porre molta attenzione, hanno scaricato i propri rifiuti nel cassonetto a loro più comodo. Sbagliarsi è praticamente impossibile. Ritengo si tratti solo di inciviltà e irresponsabilità. Non ho altro modo di descrivere un comportamento così stupido… Ho notato anche che, nonostante in paese ci siano ben due speciali contenitori nei quali introdurre le bottiglie piene di olio vegetale di frittura e di cucina in generale, qualcuno abbandona queste bottiglie accanto alle IEB, come se poi qualcuno passasse a raccoglierle. Non si fa! Uomo avvisato mezzo salvato... Ma stiamo pensando a dei sistemi di sorveglianza video.

 

Se i rifiuti vengono mescolati tra loro, cosa comporta in sede di riciclaggio? Viene fatta un’ulteriore selezione in discarica oppure plastica, carta e sfalci, se mescolati, non sono poi più riciclabili?

Questo è un fattore importante. Se si ricicla male, si vanifica tutto e il rifiuto finisce tra l'indifferenziato. E magari finisce nei termovalorizzatori come CDR (Combustibile Da Rifiuto). Inoltre diventa un costo invece che un guadagno. Perché l'indifferenziato si paga a peso.

 

Com’è possibile incrementare la coscienza civica delle persone su un tema tanto importante?

Con campagne mirate nelle scuole, sui media e attraverso incontri programmati con la popolazione (come quelli che si sono svolti nel mese di dicembre). Quando ero un ragazzino, alla RAI, passava un cartone animato con un canguro chiamato Dusty, che sgridava chi abbandonava rifiuti e poi spazzava tutto, infilandoseli nel marsupio. Forse mamma RAI, quale servizio di pubblica utilità, potrebbe riproporre qualcosa del genere.

 

Quando le quantità dei rifiuti sono consistenti, come ad esempio nel caso delle attività commerciali o in occasione delle feste di paese, vengono seguite le norme relative alla differenziazione dei rifiuti?

Ho espressamente rivolto un appello in occasione della consulta delle associazioni casolane, col quale ho chiesto a tutti di cominciare ad effettuare dei passi significativi in tal senso. E devo dire che, durante le ultime due manifestazioni, si sono cominciati a vedere i risultati. Grazie anche alla consigliera Bulling che, da buona germanica, ha organizzato un ottimo punto di raccolta differenziata presso lo stand gastronomico del Gemellaggio.

 

Molti sostengono di non riuscire a fare la raccolta differenziata per mancanza di spazio o perché non riescono a reperire gli appositi bidoni o sacchetti (ad esempio per l’umido). Oltre ad essere ovviamente disponibili sul mercato, è possibile reperirli in Comune o all’isola ecologica? Diamo qualche informazione pratica per chiunque avesse dubbi di questo tipo.

Bidoni e sacchetti di diverse tipologie, si possono prendere gratuitamente o presso l'ufficio del comune o presso l'isola ecologica. Per il resto, quello dello spazio, lo considero una scusa. Io e la mia famiglia viviamo al momento in un bilocale, eppure differenziamo tutto. Usiamo dei sacchetti appesi nel ripostiglio, che quando sono pieni andiamo a scaricare alla IEB più vicina e a volte anche al'isola ecologica. Si tratta di sapersi organizzare e di avere un minimo di responsabilità e di coscienza ecologica. Doti che ognuno dovrebbe avere.

Aggiungo una foto, per sensibilizzare tutti a quanto possa essere maleducato e stupido il gesto di gettare rifiuti lungo la strada. Si sente parlare ogni giorno della plastica che finisce in mare. Bene, questa plastica ci arriva anche attraverso i canali di scolo al lato delle strade, che poi finiscono nei fiumi e quindi nel mare. Possibile che non ce ne si renda conto? Invito chiunque a segnalare al Comune qualsiasi gesto di incivilità, così che i responsabili possano essere sanzionati.

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