Il Servizio Civile venne introdotto nell'ordinamento italiano con la legge n. 77 del 15 dicembre 1972, configurandosi inizialmente come alternativa al Servizio Militare per coloro che si fossero dichiarati obiettori di coscienza. Con la sospensione della leva obbligatoria, è stato istituito (con la legge n. 64 del 6 marzo 2001) il Servizio Civile Nazionale, che estende la possibilità di partecipazione ai giovani di entrambi i sessi ed esclusivamente tramite adesione volontaria. I suoi principi fondanti sono partecipazione, inclusione e utilità sociale dei servizi resi. Pertanto, le aree di intervento sono riconducibili ai settori di ambiente, assistenza, educazione, promozione culturale e protezione civile. Il Servizio Civile si rivolge a ragazzi e ragazze di età compresa tra i 18 e i 28 anni e permette loro di fare un'esperienza formativa di crescita civica e di partecipazione sociale, sia in Italia che all'estero. Un'altra finalità perseguita dal Servizio Civile è quella di potenziare l’occupazione giovanile, inserendo i giovani in diversi ambiti lavorativi e favorendo l’acquisizione di competenze trasversali che potranno facilitare poi l’ingresso nel mondo del lavoro.
Da qualche anno il bando di Servizio Civile coinvolge anche alcune attività presenti nel territorio casolano. Ho deciso quindi di intervistare le tre ragazze che, nel periodo compreso tra dicembre 2018 e dicembre 2019, hanno svolto il loro Servizio Civile a Casola, presso la Biblioteca Comunale e presso lo spazio compiti “Circus”. Sto parlando di Martina Nastasi, Anna Tagliaferri e Veronica Leuenberger.
Ciao ragazze! Innanzitutto grazie per aver accettato di rispondere a queste domande. Con Martina e Anna non servono presentazioni… Veronica, noi ci conosciamo personalmente, ma diciamo qualcosa in più su di te per chi ancora non ti conoscesse. Tu non sei nata e cresciuta a Casola… da dove vieni e cosa ti ha portata a trasferirti qua?
ANNA e MARTINA: Ciao Benny! Grazie a te per aver prestato attenzione a questo progetto!
VERONICA: Ciao! Io sono di Copparo, un paesino in provincia di Ferrara. Ho deciso di trasferirmi in montagna (non abito esattamente a Casola, ma a Monte Romano) perché la pianura non mi è mai piaciuta, preferisco vivere più isolata.
Avete appena terminato un anno di Servizio Civile. Cosa vi ha spinto a fare questa scelta?
ANNA: Ho deciso di intraprendere questa esperienza poiché in quel momento ero rimasta senza lavoro e allora per non stare a casa a “non far nulla”, ho provato a iscrivermi al bando. Ne avevo già sentito parlare, ma non avevo mai approfondito la cosa fino a che non mi è stato spiegato bene nel dettaglio. Una volta capito il tipo di progetto, mi sono convinta ancora di più della scelta che stavo facendo.
MARTINA: La scelta di partecipare al bando per il Servizio Civile in Biblioteca è nata dal mio interesse per la lettura e perché volevo crescere sia a livello professionale che personale.
VERONICA: Ho scelto di fare il Servizio Civile perché molti miei amici me ne avevano parlato con entusiasmo. Allora ho cercato se in zona c'era qualche posto interessante, e il paese più vicino a casa mia dove si poteva fare il SCV era proprio Casola. Dato che ero interessata a fare un esperienza lavorativa con bambini e ragazzi, ciò che ho trovato faceva proprio al caso mio!
Che tipo di esperienza avete svolto? Di cosa vi siete occupate nel corso della vostra esperienza lavorativa?
ANNA: Io ho svolto il mio Servizio Civile nella Biblioteca “G. Pittano” di Casola. Diciamo che mi sono occupata di molte cose, piano piano ho imparato a fare tutto ciò che riguarda la catalogazione di un libro e il prestito esterno all’utente. Ma abbiamo fatto anche delle letture con i bambini dell’asilo e delle elementari e avendo già fatto un’esperienza come animatrice turistica, mi è piaciuta davvero molto questa parte del mio servizio! Devo dire che non mi aspettavo che la Biblioteca avesse così tanto movimento, è stata una piacevole sorpresa!
MARTINA: Ho svolto Servizio Civile nella Biblioteca di Casola Valsenio, mi sono sentita una bibliotecaria a tutti gli effetti e l’esperienza che ho vissuto mi è piaciuta veramente tanto.
VERONICA: Principalmente ho lavorato al Circus, il doposcuola per i ragazzi delle medie, quindi mi sono occupata di aiutarli nello svolgimento dei compiti e della realizzazione di molti laboratori creativi. Inoltre ho seguito il Consiglio Comunale dei Ragazzi, organizzando le loro riunioni e attività. Mi sono occupata anche di organizzare e seguire le proposte di volontariato estivo "Lavori in Unione". Saltuariamente ho collaborato con la scuola primaria, creando coi bimbi uno spettacolino di teatro delle ombre e riorganizzando la biblioteca della scuola.
Martina, Anna, amate leggere? Se sì, questa passione vi ha spinte a scegliere il Servizio Civile in biblioteca? Dopo il Servizio Civile vi siete avvicinate ulteriormente al mondo della letteratura?
ANNA: Adoro leggere! È una passione che ho maturato sin da piccolina… Durante questo anno di Servizio Civile ho avuto più tempo per leggere e devo dire che ho davvero apprezzato molto tutti i libri che ho letto. Mi hai chiesto se dopo il Servizio Civile mi sono avvicinata ulteriormente al mondo della letteratura... beh assolutamente si! Diciamo che mi ha dato modo di riflettere su alcune mancanze nella mia vita, e siccome non è mai troppo tardi, ho deciso di provare a fare il test d’ingresso per l’Università!
MARTINA: Si, amo leggere. Purtroppo non ho tantissimo tempo da dedicare alla lettura avendo due bimbi piccoli! Spero anzi di trasmettere anche a loro questa passione perché fornisce un notevole bagaglio culturale.
Veronica, avevi mai lavorato a contatto con i ragazzi? Quali sono state le difficoltà iniziali? E le più grandi soddisfazioni? Ti piacerebbe, dopo questa esperienza, continuare ad operare in questo ambito lavorativo?
VERONICA: Non avevo mai lavorato con ragazzi di questa età. Per me è stato difficile catturare la loro attenzione e distoglierli dal cellulare… Ancora non posso dire di aver capito come fare, è una lotta continua! Le soddisfazioni certo non sono mancate: vederli pian piano affezionarsi all'orto, riuscire a convincere due ragazzini a fare la pace dopo una settimana di litigi... Mi piacerebbe molto continuare a lavorare come educatrice, ma essendo laureata in un altro campo non so se sarà possibile.
Il Servizio Civile offre anche delle ore di formazione. Si sono rivelate adeguate ai fini dell’acquisizione di competenze utili al vostro lavoro in biblioteca/con i ragazzi?
ANNA: Sì, siamo stati formate sia in maniera generale che in maniera specifica. Nella formazione generale ci è stata spiegata la storia del Servizio Civile ed è stato molto interessante. La formazione specifica invece è quella che abbiamo fatto con la nostra OLP Maria, relativa all’uso del software per i movimenti dei libri, al come si cataloga un libro, a come si stampano etichette di riconoscimento del libro... Quindi una formazione proprio mirata al lavoro che andavamo a svolgere all’interno della biblioteca.
MARTINA: Si, ho partecipato per diverse giornate alla formazione generale e devo ammettere che è stata molto utile a livello umano perché ho incontrato persone con i miei stessi obiettivi. La formazione specifica svolta con Maria l’ho trovata invece molto più utile per lo svolgimento del mio servizio da bibliotecaria.
VERONICA: Si, durante le ore di formazione c'era la possibilità di confrontarsi con gli altri ragazzi che lavoravano nel mio stesso progetto (doposcuola e spazi compiti). È stata un’opportunità molto bella.
Pensate che questa esperienza vi sia stata utile ai fini della vostra crescita professionale e umana?
ANNA: Credo che questa esperienza mi sia stata molto utile. Umanamente mi sono relazionata con tutti i ragazzi che ho conosciuto durante la formazione generale, abbiamo instaurato un bellissimo rapporto! Mi è servita anche molto personalmente: un’esperienza come il Servizio Civile non solo fa curriculum, ma aiuta anche ad avere più consapevolezza delle tue capacità e delle tue potenzialità.
MARTINA: Si, e mi piacerebbe molto in un futuro fare di questa bellissima esperienza un lavoro. Inoltre mi sono affezionata tantissimo agli utenti della biblioteca.
VERONICA: Certo, è stata una grande possibilità di crescita personale. Ora mi sento più sicura di me stessa quando mi trovo con bambini e adolescenti, ho imparato a gestire i conflitti tra loro. In generale mi è stata lasciata molta libertà di espressione, quindi ho sperimentato tanti laboratori pratici e artistici che mi hanno dato molte soddisfazioni!
Quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi del lavoro che avete svolto?
ANNA: Parto subito con il dirti che di aspetti negativi non ce ne sono. Mi sono trovata molto bene sia con la mia OLP Maria, sia con la mia compagna Martina! Di positivo mi sono rimasti gli utenti della biblioteca: quando vengono e ti chiedono consigli perché “tu ci sai fare” è proprio bello. Un piccolo aneddoto: una mattina sono andata a fare colazione al bar e un utente, sapendo che ero solita andare lì, giorni prima mi aveva pagato un caffè a mia insaputa, perciò quella mattina ho guadagnato una colazione! Questo ti fa capire che forse lasci qualcosa alla gente.
MARTINA: Non ci sono mai stati aspetti negativi, posso solo parlare positivamente della mia esperienza.
VERONICA: L'aspetto positivo più rilevante è la varietà di mansioni di cui mi sono occupata durante l'anno, che ha reso il lavoro una continua sperimentazione delle mie capacità. Ho sofferto un po' la mancanza di un OLP nel mio servizio (il referente del progetto si trovava a Faenza) e di un compagno di Servizio Civile sul campo.
Qual è stato il momento più bello (o il più curioso e divertente) che avete vissuto durante questa esperienza?
ANNA: Non ho un momento preferito, ma sicuramente mi rimarranno le risate fatte in biblioteca insieme a Maria e Martina e tutti quegli utenti che quando ti riportavano i libri erano soddisfatti della loro scelta solo perché glielo avevi consigliato tu! Di negativo forse c’è che è durato troppo poco!
MARTINA: Ho vissuto quest’esperienza con molta serenità, avevo al mio fianco due persone meravigliose, Anna e Maria, e insieme siamo riuscite a creare un bellissimo spirito di squadra che non sempre è così scontato. Quindi penso che il ricordo più bello sia legato proprio al rapporto che ho instaurato con loro.
VERONICA: È difficile sceglierne uno! Un'attività che mi ha appassionato è stata fare l'orto con i ragazzi. Ricordo che il giorno in cui stavamo trapiantando le zucchine, nate dai semi piantati dai ragazzi, e abbiamo visto che ne avevamo troppe per il poco spazio rimasto. Allora uno dei ragazzi ha pensato di regalare le piantine in più ai suoi vicini e conoscenti... per me è stata una bella soddisfazione!
Consigliereste l’esperienza del Servizio Civile? Perché?
ANNA: Si assolutamente! Consiglio a tutti i ragazzi che stanno valutando questa possibilità, di farlo senza alcun dubbio! Ma, soprattutto, di affrontare l’esperienza con entusiasmo, serietà e tanta voglia di imparare perché l’atteggiamento con il quale si affrontano le sfide può fare veramente la differenza.
MARTINA: Assolutamente si, è un’ottima opportunità di crescita per tutti i ragazzi che vogliono intraprendere un’esperienza lavorativa e personale.
VERONICA: La consiglierei certamente, penso che lavorando con i ragazzi si impari molto. Sicuramente bisogna esserne convinti perché è impegnativo dedicare un anno della propria vita al progetto a cui si è scelto di partecipare, non lo si fa per i soldi ma per la motivazione.
Grazie a queste tre ragazze per aver deciso di condividere con Lo Spekkietto la loro esperienza! Non possiamo che far loro un grande in bocca al lupo per il futuro, sperando che questa breve ma intensa esperienza possa portar loro grandi soddisfazioni nello studio e nel lavoro.