Se i tempi previsti dalla normativa regionale vengono rispettati , nel Faentino dovremmo essere nella fase conclusiva per l'attuazione della fusione delle due Aziende di servizio alla persona . Le ASP “PRENDERSI CURA e SOLIDARIETA’ INSIEME, si trasformeranno in una Azienda Unica del Distretto Socio Sanitario che gestirà , per conto dei Comuni , tutti i Servizi alla persona del territorio. E' una scelta dettata da una normativa regionale stringente che , come è noto , ha destato tante perplessità per il centralismo decisionale che introduce nella gestione dei servizi e per non avere valutato a fondo i risultati in molti casi positivi ottenuti dalle varie ASP nate anni fa dalla trasformazione delle ex OPERE PIE . Ci saranno stati ,da qualche parte , anche casi di malfunzionamento di Asp , ma per quanto riguarda il Faentino , le "nostre " due entità hanno dato prove di efficacia trovando , tra l'altro, loro intese e sinergie per operazioni di interesse comune.
La giusta volontà politica di gestire le risorse pubbliche ed i servizi con una visione di DISTRETTO non sarebbe stata contraddetta dalla presenza sul territorio di diversi gestori voluti a suo tempo dai Comuni .
La norma regionale avrebbe potuto salvaguardare le esperienze positive e dedicarsi solo a quelle negative .
Si è proceduto in altro modo ed ora bisogna prenderne atto e cercare di prestare tutta la attenzione sul come avviene il sorgere della nuova Azienda .
C'è da sottolineare il problema di come vengono informate e chiamate a partecipare le comunità locali.
Finora risulta che si sia molto lavorato a livello di funzionari e di Sindaci e ci sia stato poco confronto con le espressioni del volontariato locale e con la gente. Se restano perplessità e dubbi è anche perchè c'è stata informazione generica ed incompleta tanto da generare anche voci allarmistiche non giustificate.
La prima sollecitazione ai Sindaci è dunque quella di non trascurare una corretta e diffusa informazione . Occorre mettere a disposizione preventivamente le bozze dei documenti preparatori, propedeutici agli atti costitutivi della nuova azienda. Sarà opportuno prevedere momenti di discussione sui punti cruciali che dovranno essere materia di traduzione in norme statutarie.
Giova fare risaltare negli atti costitutivi che la nuova ASP è e resta la derivazione delle antiche OPERE PIE che furono il frutto di una centenaria partecipazione concreta della gente ai bisogni delle classi sociali meno abbienti .
Menzionare le origini avrà il significato simbolico di un riconoscimento alle popolazioni locali .
Tramandare un riferimento alla storia potrà rappresentare per loro anche uno stimolo a continuare ad elargire donazioni anche se i centri decisionali saranno più distanti.
C’è poi da affrontare la gestione della nuova Azienda, dei patrimoni incamerati provenienti dalle Comunità locali , del come potranno essere usati sia i cespiti che l'eventuale reddito ricavato e le stesse donazioni.
Occorrerà molta chiarezza in proposito ad evitare sospetti o inutili polemiche.
Ci sarà poi da affrontare il tema delle possibili alleanze dell’Azienda col privato sociale e con la Cooperazioe , ma anche con la imprenditoria privata disposta ad investire nel sociale , che sarà uno dei temi dei prossimi anni.
Assieme a ciò andranno chiariti gli spazi di autonomia operativa di cui potrà disporre l’azienda , sempre ovviamente nell’ambito della programmazione di Distretto decisa dai Comuni e sempre nel rispetto delle regole di accreditamento.
Infine , ma non ultimi per importanza , come saranno scelti gli organi sociali e la struttura amministrativa Aziendale, il Presidente della Assemblea dei Sindaci, i due membri del Consiglio ed il Presidente quali componenti del Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, la sede o le sedi e la struttura amministrativa
Poi l’organo consultivo nominato dal Sindaco di ogni comune che potrebbe essere formato da esponenti del volontariato sociale . Un organismo di partecipazione una sede di informazione che esprima anche pareri vincolanti sulle scelte di interesse locale.
Un organismo che dovrebbe poi darsi un coordinamento di Distretto per affrontare i problemi in cui viene coinvolto con una visione territoriale .Sarebbe poi opportuno che alla costituzione della nuova ASP fosse presentato un programma operativo per i prossimi anni.
Giacomo Giacometti