Non è facile scrivere qualcosa di accattivante, come ci si aspetterebbe da un editoriale, mentre si sta tentando di smaltire la delusione per l'eliminazione dell'Italia dal Mondiale brasiliano. Diceva Churchill: "Italians lose wars as if they were football matches and football matches as if they were wars". "Gli italiani perdono le guerre come fossero partite di calcio e le partite di calcio come fossero guerre". Il che è abbastanza vero, almeno in certe circostanze. E i dieci minuti post partita sono una di quelle. All'undicesimo, ci si rende conto che insomma, ci sono cose più importanti e la vita va avanti. E la priorità immediata, viste le sollecitazioni dei redattori che stanno terminando l'impaginazione, è scrivere qualcosa che assomigli il più possibile a un editoriale. Perché, se i nostri azzurri sono (com'era prevedibile, visti i giocatori a disposizione di Prandelli) fuori, Lo Spekkietto è ancora in pista, o meglio in edicola, col suo numero 56.
Un numero, 56, apparentemente come un altro, che però nasconde dentro sé, oltre la soddisfazione per nulla scontata, di avercela fatta ancora una volta, un nuovo traguardo per il genitore: Lo Specchio fa 240 numeri, non male.
In questo numero tratteremo di cronaca, politica e, nonostante tutto, di Mondiali. Avremo come sempre le Voci dalle branche scout e parleremo di musica e di sport, il tutto condito da qualche articolo gustoso sul quale non è bene fare anticipazioni per non rovinare il menù.
A proposito di politica, dobbiamo fare i complimenti e un grosso in bocca al lupo al nostro Riccardo Albonetti che nelle ultime consultazioni amministrative è stato eletto in consiglio comunale con un lusinghiero bottino di preferenze nelle fila della lista Uniti per Casola. Ma se la vittoria (amplificata oltretutto dall'inconsistenza dell'opposizione) della compagine guidata dal sindaco Iseppi era largamente prevedibile, ciò che fa rumore è l'assenza di una qualunque formazione che faccia riferimento al Movimento 5 Stelle. Nonostante a livello di elezioni Politiche e Europee i grillini ottengano a Casola risultati paragonabili a quelli del centrodestra, in realtà non hanno ancora rappresentanti locali che abbozzino una qualche forma di organizzazione. E chissà se mai succederà. Quel che ne discende, è che il Movimento non fa altro che intercettare voti che altrimenti sarebbero dispersi nel marasma della protesta...ma questo è un altro discorso che ci porterebbe troppo fuori dal seminato.
Per ora ci fermiamo qua, non resta che augurare a tutti voi, fedeli lettori, buona lettura.