Nella nostra piccola comunità ci sono state e ci sono persone che con grande impegno hanno contribuito o contribuiscono tuttora a fare crescere questo nostro Casola evitandogli un melanconico destino di sottosviluppo verificatosi purtroppo in altre parti d'Italia.
Negli ultimi cinquanta anni la popolazione casolana si è fatalmente ridotta ,ma quella rimasta ha saputo stare al passo con la modernità del vivere civile dei tempi attuali .
Per realizzare questo ha potuto confidare anche sulla capacità e sulla intraprendenza di tante persone.
Tra queste persone merita una citazione anche Giuseppe Faziani scomparso recentemente.
Al termine della cerimonia funebre l'Arciprete officiante il rito funebre della sepoltura , a nome dei familiari del defunto, ringraziò quanti avevano fatto pervenire espressioni di cordoglio. E, rivolto ai numerosi presenti in Chiesa , aggiunse
“tutto ciò è il segno di ringraziamento per un uomo che ...”ha patentato tutti”.
Ecco la prima riconoscenza dovuta a Giuseppe Faziani: la Scuola Guida che avviò a Casola ed a Riolo negli anni in cui cominciava a farsi strada la motorizzazione. Una Scuola efficiente , collegata a quella faentina di Bucci e Rivalta ,ma fatta di lezioni serali tenute a Casola e svolte quasi sempre dallo stesso Faziani che sapeva essere insegnante convincente e preparato.
Poi le lezioni di guida nelle ore diurne negli orari che consentissero agli allievi di non trascurare il lavoro o lo studio. Anche quelle lezioni erano piene di insegnamenti pratici e di raccomandazioni ad usare l'auto “ prima con la testa , poi con le mani”!
Si dice che non mandasse nessuno all'esame di guida se non fosse certo del risultato positivo .
Faziani ha patentato moltissime persone ed a tutti consigliava di “andare piano” !
Poi l'agenzia di pratiche auto anche a Casola , anche questa molto efficiente ed utile, perchè evitava ai clienti i noiosi viaggi a Ravenna o Faenza.
Questa agenzia su impulso suo, poi della figlia , divenne con sede a Riolo la rappresentanza ACI della vallata e punto di riferimento per tutti i motorizzati.
Una attività ,quella di Giuseppe , che ha reso un servizio importante al Paese ,contribuendo alla crescita della nostra comunità.
Ma l'opera di Faziani non si esurisce con l'mpegno dedicato al suo lavoro. L'Uomo esprimeva anche altre qualità . Il clarinetto, le orchestrine da ballo, la Banda casolana erano i suoi amori a cui non rinunciò anche nei periodi di più intenso lavoro..
Le origini di questa sua passione per la musica e per la pratica musicale non sono del tutto note.
I meno giovani lo ricordano nell'immediato dopoguerra ,con il suo clarinetto o con il sax, esibirsi da protagonista nelle veglie pubbliche o private. Qualcuno dice :” ci ha insegnato ad amare la musica ed a ballare.
Ha suonato con colleghi musicisti della zona, ma anche di altre provenienze. La sua passione era sconfinata.
A chi scrive è restato impresso in memoria il complesso degli “ARTERIORS”. Erano cinque casolani , Lui compreso , che si esibivano con un certo successo in feste pubbliche e private anche oltre il faentino .
Erano buoni musicisti , ma anche dei simpatici buontemponi.
Di questo complessino è d'obbligo raccontare qualche aneddoto che di solito aveva protagonista Faziani.
In una veglia organizzata dalla Democrazia Cristiana ,Lui, uomo di sinistra, fece intonare al complesso l'inno dei comunisti “ bandiera rossa”. Lo scherzo suscitò un po' di stupore nei presenti, ed egli rammaricandosi pubblicamente del …..“disguido” , cercò rimedio raccontando una simpatica storiella che suscitò generale ilarità e stemperò qualche risentimento.
Le barzellette erano parte del programma delle serate: si sospendeva il suono facendo riposare gli orchestrali e Faziani raccontava decine di storie scherzose da Lui inventate, alcune delle quali rimaste nella memoria di molti.
A mezzanotte chiedeva ai colleghi di fermarsi, perchè Lui doveva suonare il “CHICCHIRICHI” che era una esibizione da solista col clarinetto molto apprezzata che si riservava forse per far risaltare il suo estro personale.
La passione per la musica lo ha coinvolto fino agli ultimi mesi di vita.
E' impossibile ricordare in quanti complessi musicali si sia esibito, mentre è nota la sua partecipazione alla Banda cittadina schierato nel reparto degli strumenti a fiato agli ordini esigenti del suo figlio Maestro Daniele .
In ogni concerto del Corpo Bandistico predisponeva una fotocamera per le riprese dello spettacolo che probabilmente saranno conservate nel Suo archivio personale.
Era sempre pronto ad esibirsi anche da solo, sopratutto quando la richiesta giungeva da Associazioni benefiche.Allo scopo si era dotato di basi musicali che assieme al Suo suono davano l'impressione di una orchestrina . Alla festa dei novantenni al Centro Sociale faceva tradizionalmente gli auguri in musica ai festeggiati.
Da ultimo bisogna citare il Faziani padre di famiglia molto esigente , severo, ma anche buon precettore della figlia e del figlio al quale fece crescere l'amore per la musica approdato poi alla carriera di brillante musicista professionista .
Bisogna citarlo anche come aiutante assiduo dei volontari dell'Istituo Oncologico Romagnolo rappresentato in loco dalla moglie .
Di Giuseppe Faziani altro si potrebbe scrivere, perchè anche ad altro ha dedicato il suo tempo sempre con il pensiero rivolto alla sua comunità casolana e mai all'interesse personale.
Il ricordo di un uomo le cui umili origini di mezzadro non gli impedirono di intraprendere una attività impegnativa ed utile e di coltivare nel contempo la sua passione musicale,può essere additato ad esempio da imitare per quei giovani di oggi che si affacciano alla vita resa purtroppo incerta come lo era negli anni in cui Giuseppe decise di farcela da solo facendo appello alla volontà ed ai talenti di cui era dotato.
Novembre 20011 giacomo giacometti
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