Caro Diego,
Appena ho saputo della tua scomparsa, ho riflettuto su quanto ci legava in un rapporto di amicizia e di stima, sincero e profondo. E non era una questione generazionale. Erano quell’insieme di valori, da te insegnati e da noi condivisi in quello spaccato di vita che più di tutti ti apparteneva, che ci legavano a te. Tanti bambini e ragazzi, anche con i tuoi suggerimenti, sono diventati uomini.
Appena ho saputo della tua scomparsa, ho riflettuto su quanto ci legava in un rapporto di amicizia e di stima, sincero e profondo. E non era una questione generazionale. Erano quell’insieme di valori, da te insegnati e da noi condivisi in quello spaccato di vita che più di tutti ti apparteneva, che ci legavano a te. Tanti bambini e ragazzi, anche con i tuoi suggerimenti, sono diventati uomini.
Sei sempre stato una persona sincera, onesta e garbata. Sopra ogni altra cosa spiccava la tua coerenza. Noi lo riconoscevamo in ogni tuo gesto e parola. Il calcio, lo sport, per te erano innanzitutto uno stile di vita. Il sacrificio, senso di squadra, rispetto dei ruoli e onestà. Questo tu hai insegnato a intere generazioni del nostro paese. Che non smetteranno mai di renderti merito.
Insieme abbiamo redatto le pagine sportive del periodico casolano Altavalle. Te lo chiesi con orgoglio, perché pensavo che nelle tue parole fosse ancora intriso quell’insieme di valori che il calcio mondano a effetto stava cancellando. Eravamo sul finire degli anni 90’ quando hai pubblicato nelle pagine di Altavalle alcune profonde e personali riflessioni sulla salute del mondo del calcio. Denunciasti una situazione drammatica, giunta oramai a fine corsa. Dopo pochi anni le tue riflessioni si tradussero in impetuosa realtà. Una diagnosi mai tanto azzeccata. Dapprima lo scandalo dei passaporti, il doping, le plusvalenze, la corruzione, sino ad arrivare a quanto hanno chiamato calciopoli. Scrivevi che quando il sacrificio e la passione sono sopraffatti dal denaro, non solo lo sport raggiunge il collasso, ma il senso stesso della vita.
E’ poi arrivata la tua malattia, che hai affrontato con la determinazione e la grinta che ti apparteneva. Mi ricordo, ogni volta che venivo a parlare e scambiare con te opinioni, che rimanevo stupito dal piglio e dalla tenacia con cui stavi lottando. Mai rassegnarsi, mi ripetevi. E tu Diego non hai mai smesso di mettere in pratica quegli stessi valori che con tanta passione ci hai insegnato. L’ultimo grande esempio della tua coerenza.
Tu ci hai lasciato, ma con noi rimarranno quell’insieme di valori che hai profuso in ogni tuo istante.
Ciao Diego, sono sicuro che il tuo nome rimarrà per sempre impresso nel nostro paese.
Perché è così che capita ai fuoriclasse.
A un amico vero.
Massimo Barzaglia
Insieme abbiamo redatto le pagine sportive del periodico casolano Altavalle. Te lo chiesi con orgoglio, perché pensavo che nelle tue parole fosse ancora intriso quell’insieme di valori che il calcio mondano a effetto stava cancellando. Eravamo sul finire degli anni 90’ quando hai pubblicato nelle pagine di Altavalle alcune profonde e personali riflessioni sulla salute del mondo del calcio. Denunciasti una situazione drammatica, giunta oramai a fine corsa. Dopo pochi anni le tue riflessioni si tradussero in impetuosa realtà. Una diagnosi mai tanto azzeccata. Dapprima lo scandalo dei passaporti, il doping, le plusvalenze, la corruzione, sino ad arrivare a quanto hanno chiamato calciopoli. Scrivevi che quando il sacrificio e la passione sono sopraffatti dal denaro, non solo lo sport raggiunge il collasso, ma il senso stesso della vita.
E’ poi arrivata la tua malattia, che hai affrontato con la determinazione e la grinta che ti apparteneva. Mi ricordo, ogni volta che venivo a parlare e scambiare con te opinioni, che rimanevo stupito dal piglio e dalla tenacia con cui stavi lottando. Mai rassegnarsi, mi ripetevi. E tu Diego non hai mai smesso di mettere in pratica quegli stessi valori che con tanta passione ci hai insegnato. L’ultimo grande esempio della tua coerenza.
Tu ci hai lasciato, ma con noi rimarranno quell’insieme di valori che hai profuso in ogni tuo istante.
Ciao Diego, sono sicuro che il tuo nome rimarrà per sempre impresso nel nostro paese.
Perché è così che capita ai fuoriclasse.
A un amico vero.
Massimo Barzaglia