Il parco regionale della Vena del gesso è stato presentato agli operatori commerciali e turistici di Casola Valsenio. Un momento che si è realizzato alcuni giorni fa durante una seduta della neonata della Consulta del commercio e del turismo comunale. All'incontro di presentazione oltre al sindaco Nicola Iseppi, all'assessore al turismo, Maurizio Nati e agli operatori del settore locali, era presente anche il direttore del parco, il Dott. Massimiliano Costa che ha tenuto una breve relazione sui progetti, le idee e le vie di sviluppo turistico presenti all'interno dell'area protetta.
«Un anno fa si insediava il Comitato direttivo del Parco – afferma il Sindaco, Nicola Iseppi - e oggi siamo già in grado di vedere il risultato di questa amministrazione, impegnata nella analisi e programmazione degli investimenti necessari per dare corpo e sostanza a questo ente. Con questa struttura daremo corpo a quella visione di territorio in maniera compiuta».
Durante la presentazione sono stati messi in risalto gli aspetti attinenti al turismo posseduti dal Parco, vero contenitore e riferimento del futuro turismo collinare.
Come è stato ricordato più volte e da più parti durante l'incontro «il parco sarà fondamentale anche per l’agricoltura, per gli agriturismi, per la produzione, la valorizzazione delle tipicità sia per i risarcimenti dei danni da selvaggina, dove è prevista la copertura del cento per cento».
Per l'assessore Nati l'incontro «è stata una bella occasione per far conoscere nel concreto agli attori del commercio e del turismo casolano le potenzialità del Parco. E’ nostra intenzione - aggiunge - coinvolgerli da subito iniziando assieme il percorso verso una riqualificazione dell’offerta turistica e culturale del paese, partendo da una buona formazione sulle strategie territoriali». Da parte sua, il direttivo del Parco ha prodotto una prima guida del Parco, una sorta di Vademecum, consultabile anche sul sito del comune di Casola Valsenio, per gli operatori commerciali locali in cui vengono elencati gli eventi del 2010 e tutte le potenzialità naturalistiche ad esso connesso.
In chiusura il sindaco Iseppi ha voluto sottolineare come «si vorrebbe continuare anche in futuro a far parlare il Parco nel territorio per coinvolgere maggiormente tutta la popolazione nelle sue varie espressioni. Siamo convinti della grande potenzialità di questo strumento, ma occorre conoscerlo nei dettagli».
Scheda tecnica del parco presentata dal direttore Massimiliano Costa
Il Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola è stato istituito con Legge Regionale 21 febbraio 2005, n. 10. La superficie complessiva del parco è di 6.063 ettari, di cui 2.041 ettari di parco e 4.022 ettari di area contigua. Le zone di parco sono così suddivise: zona A di tutela integrale 52 ettari, zona B di tutela generale 749 ettari, zona C di protezione ambientale 1.240 ettari.
Il parco interessa il territorio di sei comuni: Brisighella (1.824 ettari), Borgo Tossignano (1.526 ettari), Casalfiumanese (255 ettari), Casola Valsenio (981 ettari), Fontanelice (440 ettari), Riolo Terme (1.001 ettari). Attraversa due province, Bologna (2.257 ettari) e Ravenna (3.806 ettari).Il parco è gestito da un Consorzio obbligatorio, costituito nel 2008, a cui appartengono i sei Comuni e le due Province, assieme alle due Comunità Montane dell’Appennino Faentino e della Valle del Santerno.
La sede legale del Consorzio del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola è a Riolo Terme, in via Matteotti, n. 40. Qqi si trova anche uno sportello informativo dedicato, oltre che al parco, all’intero Appennino romagnolo.
La sede operativa è a Fognano (Brisighella) presso gli uffici dell’Unione dei Comuni di Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme, in via Saffi, n. 2.Per ora due sono i centri visita. Il centro visita Ca’ Carné (Via Rontana, 42 a Brisighella, telefono 0546.80628) che si estende su circa 43 ettari, di cui 26 di proprietà pubblica e 17 in affitto, sui Gessi di Rontana e Castelnuovo, nel comune di Brisighella. Il centro visita I Gessi e il Fiume (Piazza Andrea Costa, 9 a Borgo Tossignano, telefono 0542.628143) che si trova nel centro del paese di Tossignano, uno dei nuclei abitati costruiti direttamente sulla Vena del Gesso. È stato realizzato nel 1998 dal Comune di Borgo Tossignano, per divulgare la conoscenza due aspetti peculiari del territorio, ossia la Vena del Gesso romagnola e i corsi d’acqua appenninici che la solcano, in particolare il Fiume Santerno.
Comunicati stampa a cura dell'Ufficio stampa dell'Unione dei Comuni
Durante la presentazione sono stati messi in risalto gli aspetti attinenti al turismo posseduti dal Parco, vero contenitore e riferimento del futuro turismo collinare.
Come è stato ricordato più volte e da più parti durante l'incontro «il parco sarà fondamentale anche per l’agricoltura, per gli agriturismi, per la produzione, la valorizzazione delle tipicità sia per i risarcimenti dei danni da selvaggina, dove è prevista la copertura del cento per cento».
Per l'assessore Nati l'incontro «è stata una bella occasione per far conoscere nel concreto agli attori del commercio e del turismo casolano le potenzialità del Parco. E’ nostra intenzione - aggiunge - coinvolgerli da subito iniziando assieme il percorso verso una riqualificazione dell’offerta turistica e culturale del paese, partendo da una buona formazione sulle strategie territoriali». Da parte sua, il direttivo del Parco ha prodotto una prima guida del Parco, una sorta di Vademecum, consultabile anche sul sito del comune di Casola Valsenio, per gli operatori commerciali locali in cui vengono elencati gli eventi del 2010 e tutte le potenzialità naturalistiche ad esso connesso.
In chiusura il sindaco Iseppi ha voluto sottolineare come «si vorrebbe continuare anche in futuro a far parlare il Parco nel territorio per coinvolgere maggiormente tutta la popolazione nelle sue varie espressioni. Siamo convinti della grande potenzialità di questo strumento, ma occorre conoscerlo nei dettagli».
Scheda tecnica del parco presentata dal direttore Massimiliano Costa
Il Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola è stato istituito con Legge Regionale 21 febbraio 2005, n. 10. La superficie complessiva del parco è di 6.063 ettari, di cui 2.041 ettari di parco e 4.022 ettari di area contigua. Le zone di parco sono così suddivise: zona A di tutela integrale 52 ettari, zona B di tutela generale 749 ettari, zona C di protezione ambientale 1.240 ettari.
Il parco interessa il territorio di sei comuni: Brisighella (1.824 ettari), Borgo Tossignano (1.526 ettari), Casalfiumanese (255 ettari), Casola Valsenio (981 ettari), Fontanelice (440 ettari), Riolo Terme (1.001 ettari). Attraversa due province, Bologna (2.257 ettari) e Ravenna (3.806 ettari).Il parco è gestito da un Consorzio obbligatorio, costituito nel 2008, a cui appartengono i sei Comuni e le due Province, assieme alle due Comunità Montane dell’Appennino Faentino e della Valle del Santerno.
La sede legale del Consorzio del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola è a Riolo Terme, in via Matteotti, n. 40. Qqi si trova anche uno sportello informativo dedicato, oltre che al parco, all’intero Appennino romagnolo.
La sede operativa è a Fognano (Brisighella) presso gli uffici dell’Unione dei Comuni di Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme, in via Saffi, n. 2.Per ora due sono i centri visita. Il centro visita Ca’ Carné (Via Rontana, 42 a Brisighella, telefono 0546.80628) che si estende su circa 43 ettari, di cui 26 di proprietà pubblica e 17 in affitto, sui Gessi di Rontana e Castelnuovo, nel comune di Brisighella. Il centro visita I Gessi e il Fiume (Piazza Andrea Costa, 9 a Borgo Tossignano, telefono 0542.628143) che si trova nel centro del paese di Tossignano, uno dei nuclei abitati costruiti direttamente sulla Vena del Gesso. È stato realizzato nel 1998 dal Comune di Borgo Tossignano, per divulgare la conoscenza due aspetti peculiari del territorio, ossia la Vena del Gesso romagnola e i corsi d’acqua appenninici che la solcano, in particolare il Fiume Santerno.
Comunicati stampa a cura dell'Ufficio stampa dell'Unione dei Comuni