Vorrei cercare di rispondere alla missiva di Gian Maria Dall’Osso inviata allo Spekkietto il 4 giugno scorso, con la quale lo scrivente sollevava una serie di allarmi inerenti l’attività della ditta VETRICERAMICI.
Il FLUORO emesso dai camini della ditta sopracitata aveva provocato qualche inconveniente una prima volta se ricordo bene nel 1994. Durante la messa a punto degli impianti dello Stabilimento “A” i fluoruri che si erano accumulati sulla superficie di alcuni frutti (in particolare sulle pesche nettarine e sui caki) delle piante poste in prossimità della VETRI) a causa dell’effetto lente (cioè moltiplicando il calore ricevuto dal sole) causava la precoce maturazione di quella parte del frutto, fino alla marcitura, facendo sì che il prodotto stesso non fosse commercializzabile. Il problema fu risolto con la messa in funzione di uno specifico filtro a calce idoneo ad un ulteriore abbattimento del fluoro emesso, che è bene ricordare, anche prima della introduzione del nuovo filtro mi risulta non avesse mai superato i limiti di legge in vigore (5 milligrammi per normal-metro cubo di aria emessa). L’ inconveniente si è ripresentato (anche se in maniera ridotta) durante la messa a regime dei forni dello stabilimento B (inizio 2007), ma l’introduzione di un filtro a calce dedicato ha risolto anche questa situazione, comune del resto a tutte le fabbriche di ceramica, essendo il FLUORO contenuto in grandissima percentuale nelle argille. Voglio sottolineare però che il problema riguarda i frutti di alcune colture, non l’uomo e comunque sulle nostre tavole non è finita nessuna partita di frutta diciamo così “contaminata”.
Nel nostro caso occorre inoltre far presente che i limiti di emissione per il fluoro che la VETRICERAMICI è tenuta a rispettare e che sono stati stabiliti dall’autorità competente (la Provincia in accordo con ARPA e con gli agricoltori), sono di 2.5 mg per normal metrocubo di aria espulsa, quando normalmente i limiti di emissione imposti ad aziende simili sono il doppio. Si può ben capire allora come in realtà il rischio fluoro (se di rischio si tratta) sia molto contenuto. Naturalmente l’aria emessa qualche impatto sull’ambiente ce l’ha, così come ce l’ha una qualsiasi altra attività, si tratta di fare in modo che questo impatto sia il più basso possibile, ed è quello che in accordo con la dirigenza della VETRI, molto sensibile per la verità sotto quest’aspetto, si sta facendo.
In realtà il problema sollevato del dott. Perugini Billi è un altro. Egli parla di abuso di fluoro somministrato ai bambini sia attraverso dentifrici, sia in compressine per evitare la carie dentale, sia come integratori alimentari e così facendo essi rischiano la fluorosi dentale. Altri studi per altre patologie sull’uomo causate dal Fluoro sono in corso e tuttora non si è giunti ad alcun risultato.
In definitiva quindi, come riconosce anche Dall’osso, è una questione di dosaggi e le quantità di fluoro presenti nell’aria in uscita dai camini dei forni della VETRICERAMICI non minano di certo la salute dei Casolani, come frettolosamente egli afferma.
Altra questione: il fluoro nelle falde acquifere. Dai dati in mio possesso risulta che i fluoruri nelle acque del Senio sono abbondantemente al di sotto dei limiti di legge e comparabili con le concentrazioni di fluoruri presenti nei corsi d’acqua delle valli adiacenti alla nostra.
Per quel che riguarda le “polveri sottili” (PM 10 e PM 2.5) che Gian Maria Dall’Osso dice di non essere riuscito a raccogliere nei pressi dello stabilimento perché “volano via”,vorrei ricordargli che esse non si raccolgono con le mani perchè non si vedono ad occhio nudo. Per essere “catturate” e determinate occorrono filtri specifici, avendo esse il diametro di qualche micron (un micron equivale ad un millesimo di millimetro). In definitiva quello che lui ha visto era qualcos’altro, ma si sa, in tempi di elezioni si vedono cose che in altri momenti non si vedrebbero.
Voglio infine precisare che non ho avuto il piacere di vedere l’autore delle missive a nessuno degli incontri pubblici svoltisi sia ai Vecchi Magazzini che in Municipio sui temi della qualità dell’ambientale né sulla Caldaia a biomassse che pure sembrano interessare così profondamente il nostro concittadino.

GRAZIE PER L’ OSPITALITA’- Giuliano Visani
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