Intervista a don Euterio Spoglianti, parroco di Casola Valsenio e gestore della scuola “S.Dorotea” che comprende la “scuola dell’infanzia” (bambini dai 3 ai 5/6 anni) e lo “spazio bimbi” (bambini da 12 ai 36 mesi)

Prima da voci “paesane” poi, ufficialmente dal Consiglio Comunale dello scorso 27 novembre, abbiamo appreso che in sede di Giunta si è deliberato di dare in appalto, a partire dall’inizio del prossimo gennaio, l’asilo nido comunale, il bando di appalto è in atto al tempo in cui scriviamo.
Già da tempo il Comune aveva affrontato la questione della spesa eccessiva sostenuta dalla gestione dell’asilo nido (l’anno passato sono stati spesi oltre 120 mila euro per gestire un asilo di 14 bambini) e si paventavano diverse soluzioni.
Don Euterio, in quanto gestore della scuola S.Dorotea, lei è stato contattato dal Comune per eventuali proposte?

Sì, il Sindaco mi ha contattato, in forma privata, circa un anno fa per valutare assieme una possibile soluzione.


Quali erano le richieste da parte del Sindaco?

Non c’era un progetto già definito, diciamo che le proposte sono sorte da un confronto amichevole. Certo il Sindaco mi ha ripresentato un pensiero che più volte, in questi ultimi anni, è emerso in Casola, quello di ripensare se sono poi così necessarie due scuole materne e due asili nido in un paese come il nostro, considerando che lo spazio presso il centro“lo Scoiattolo” è sufficiente per ospitare tutti i bambini.
E’ lecito porsi una tale domanda che, in ultima istanza, sottintende il pensare alla chiusura della scuola S.Dorotea o, eventualmente, di chiudere noi la sola scuola dell’infanzia per passare i bambini alla scuola “lo Scoiattolo” e per il Comune chiudere l’asilo nido che, a quel punto, sarebbe stato preso in carico totalmente dalla nostra gestione (le maestre dell’asilo nido comunale sarebbero state, eventualmente, reimpiegate all’interno di servizi comunali).
Di queste proposte ne ho parlato con il comitato di gestione della scuola S.Dorotea e abbiamo valutato diversi fattori che proverò a sintetizzare in poche parole.
L’ipotesi di chiudere la scuola S.Dorotea non ci è parsa una grande idea, soprattutto a partire dal fatto che ha una lunga tradizione in Casola, certo che questa ragione, da sola, non basta per ostinarsi a tenere aperta una scuola, quello che ci ha spinto a desiderare di continuare il nostro servizio è l’impegno educativo nei confronti dei bambini, il pensiero Cristiano che sta a fondo del clima educativo e la vicinanza e la collaborazione con le famiglie dei bambini. La fiducia accordataci da tante famiglie Casolane (25 bambini alla scuola dell’infanzia e 8 allo spazio bimbi) ci fa pensare bene del nostro obbiettivo e dello stile educativo, e questo ci fa dire che, per ora, è bene continuare nel nostro operato a servizio dei Casolani.
Altra valutazione, l’ipotesi di chiudere l’asilo nido Comunale per passare i bambini alla S.Dorotea, certo non avrebbe risolto alcun problema economico da parte del gestore di turno dell’asilo nido, le rette attualmente chieste alle famiglie non sono sufficienti a reggere un asilo nido, per questo il Comune sarebbe dovuto intervenire economicamente per sostenere il servizio, inoltre la scuola S.Dorotea non ha lo spazio per poter tenere tutti i bambini del nido.


Come comitato della scuola S.Dorotea, dopo le vostre riflessioni, quali proposte avete rilanciato al Comune?

Abbiamo confermato il nostro desiderio a continuare l’esperienza della scuola per l’infanzia (bambini 3-5/6 anni) e, nello stesso tempo, ci siamo resi disponibili a valutare l’ipotesi di prendere a carico tutto l’asilo nido. La nostra proposta era quella di ristrutturare, a spese nostre (in accordo con il Consiglio della “Fondazione Card. Soglia”), parte dell’ex convento delle suore per ricavarci 2 o 3 sezioni di scuola, e al Comune chiedevamo un contributo annuo di circa 60 mila euro.


Non le sembra alta la cifra chiesta al Comune?

Nonostante sembrino tanti soldi non lo sono per un asilo nido di circa 25 bambini. Lei consideri che nella nuova gestione voluta dal Comune a partire dal prossimo gennaio, secondo quanto è scritto nel bando di concorso per l’appalto dell’asilo nido, il Comune si impegna a mantenere una maestra a proprio carico per un costo di poco superiore a 30 mila euro, e altrettanti soldi saranno dati al nuovo gestore,c’è da considerare che la manutenzione ordinaria e straordinaria saranno a carico del Comune e che, i bambini dell’asilo saranno una quindicina mentre la nostra proposta riguardava la gestione di tutti i bambini del nido (22-25 bambini).


Cosa ha risposto il Comune alla vostra richiesta?

Ci è stato detto che avrebbero valutato altre ipotesi, a partire dal fatto che già da gennaio 2011 volevano avviare una nuova gestione per l’asilo nido, mentre a noi, per la ristrutturazione dei locali dell’ex convento, sarebbero serviti tempi maggiori.


A voi è dispiaciuto non avere la gestione dell’intero asilo nido?

A parte il fatto che erano proposte in via di valutazione e che, eventualmente, sarebbero dovute passare attraverso una convenzione con il Comune oppure un bando pubblico. Di certo ci è dispiaciuto perdere questa occasione, anche se è vero che a noi sarebbe costato un certo impegno e un tempo maggiore per riuscire a organizzare tale servizio.
La cosa che mi infastidisce in questo tempo, è il sentire in giro che l’accordo con la scuola S.Dorotea non si è risolto a causa della cifra troppo esosa chiesta da noi al Comune. Come ho già detto prima la nostra richiesta non era di certo superiore a quanto il Comune si troverà a pagare ora con la nuova gestione, credo che il Comune abbia semplicemente valutato più conveniente percorrere altre strade.

Qualcuno, a partire dal fatto che la gestione della vostra scuola è privata, ha sollevato la questione della non opportunità che il Comune vi dia del denaro, cosa dice di questa obbiezione?


Per prima cosa occorre dire che, parlare di scuola a gestione privata non vuole dire scuola privata: S.Dorotea è una scuola pubblica non statale.
Altro punto da chiarire è che il Comune ha l’impegno di assicurare, ai bambini residenti nel proprio territorio, la possibilità di frequentare la scuola. Attualmente a Casola abbiamo la scuola dell’infanzia Statale “S.Apollinare”, la scuola dell’infanzia S.Dorotea, l’asilo nido Comunale, e lo spazio bimbi S.Dorotea, credo che sia nella libertà e nella responsabilità di un Comune, ma anche nella convenienza del caso, stabilire come sostenere scuole pubbliche a gestione non statale.
Noi attualmente riceviamo dallo Stato una cifra tra i 12 e i 18 mila euro (dipende dagli anni), e dal Comune 9 mila euro (in forza di una convenzione), nella migliore delle ipotesi i nostri 33 bambini costano, alla spesa pubblica, 27 mila euro. Se chiudessimo la scuola S.Dorotea e i bambini passassero alla scuola lo Scoiattolo questo comporterebbe un aumento dell’organico di 2 maestre alla scuola per l’infanzia (dipendenti dallo stato) e almeno di 1 maestra all’asilo nido (dipendente dal Comune) per un costo non inferiore a 100 mila euro (la spesa sarebbe superiore pensando che ci sarebbe necessità anche di due dade). Da questo valuti lei se al Comune può essere conveniente o no firmare una convenzione con la scuola S.Dorotea.


Le sembra positivo che in Casola possano continuare ad esistere più scuole gestite da enti diversi?

Sì, non ho dubbi su questo, perché la varietà dei pensieri educativi e dei modi di lavorare non può che essere una bella ricchezza per Casola, credo però che debba essere necessaria e fattibile la possibilità di confrontarsi e di lavorare assieme tra le scuole, a partire proprio dagli adulti che sono in gioco nel ruolo educativo.
Mi piace il pensiero del Sindaco quando dice che questi bambini, che frequentano scuole diverse, un giorno saranno i cittadini dello stesso paese. Per questo desidero che tra noi adulti cadano pregiudizi reciproci che creano solo fatica e che più spesso nascono in ambienti estranei alla gestione delle scuole, ed è mio impegno lavorare per crescere in relazioni di confronto e di progetti comuni tra le scuole, che favoriscano l’incontro tra gli insegnanti e tra i bambini, è questa una bella sfida educativa anche per noi adulti.
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