Casola Valsenio, 14 Gennaio 2007
Comincia il girone di ritorno. Si entra al campo sportivo, due tempi da 45 minuti più 15 minuti di intervallo. E’ possibile chiudere il mondo alle spalle e già questo non è male. Quanto si paga per entrare? 5-6 Euro? Ma così è tanto, o no? E poi non vengono più i turisti nel nostro bel Paese, per forza. Siamo nell’anno 2007, l’inizio di un nuovo anno. Si avvicinano a Casola i primi piccoli mostri di caos cittadino. Una rotonda è stata avvistata poco fuori dal centro. Occhi ben aperti, potrebbero arrivare anche dei semafori. Sono altri problemi, mai abbassare il livello di guardia.


Calcisticamente parlando, siamo piuttosto dubbiosi sulla possibilità di trovare il senso che il Casola darà alle prossime domeniche sportive. Auguriamoci che non sia un anno senza luci, un annèe sans lumière per dirla alla francese. Il clima dell’inverno non ha ancora avvolto le nostre colline. Della gran nebbia, quella sì. Casola contro Martorano. L’inizio non è dei più promettenti. Si è perso l’arbitro, non si sa per quale vallata abbia preso. Strana classe quella ‘arbitraria’. La partita si presenta tosta, lo si vede da subito. Martorano, squadra piccola, giovane, poco pesante, molto veloce, tecnica. Un tipo. La caratteristica più pericolosa è quella di saper battere calci d’angolo veramente insidiosi. A taglio, a mezza altezza, sul primo palo. Il Casola è rimaneggiato, poco sveglio, con la reattività di una persona poco sportiva, ma con un carattere e una voglia di fare bene, unici. Giusto l’1 a 1, pareggio e tutti a casa, con un gran applauso al numerosissimo pubblico pagante.

Riccardo Landi
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