Ogni Clan, periodicamente (2 anni circa), elabora un proprio documento che riassuma ideali e obiettivi da perseguire. Ognuno dei componenti della comunità la valuta, la sottoscrive e fa del proprio meglio per rispettarla. Questa è la nostra ultima carta di clan, terminata di scrivere nel marzo 2003.

GRUPPO SCOUT CASOLA VALSENIO 1° - CLAN 'OMBRE MOBILI'


Carta di clan

'Molte sono le idee dell'uomo, ma solo il disegno del Signore resta saldo.' Pr 19,21

Come uomini e donne facenti parte di una giovane comunità in cammino siamo consapevoli che l'esperienza scout ci spinge alla ricerca di uno stile di vita alternativo che, seppur condotto all'interno della società, risulti diverso rispetto ai modelli correnti, al conformismo dei benpensanti e ai modelli culturali dominanti.

Viviamo nella società del nostro tempo, accettandone le sfide e cercando al suo interno il nostro spazio, come persone dotate di talenti propri e consce dell'unicità e della sacralità della singola persona.
Operiamo per la pace, che è rispetto della vita e della dignità di ogni persona, volontà di riconoscere nell'altro un fratello, impegno per la giustizia.
Crediamo nella libertà di pensiero e nell'importanza di avere un giudizio proprio, autonomo e critico.
Crediamo nella gratuità e nel servizio come stile delle relazioni umane, crediamo in un lavoro per tutti e nell'utopia di un'economia equa.
Siamo consapevoli che la via indicata dalle nostre convinzioni richiede, per essere percorsa, grande impegno e soprattutto coraggio. Il coraggio di accettare e sostenere le sfide che ci siamo posti, il coraggio di perseguire gli obbiettivi con costanza e saggezza.
Per non dimenticarlo abbiamo corredato ogni impegno assunto con un proverbio biblico.


STRADA E COMUNITA'

Il coraggio di essere persone vere
'Molti si proclamano gente per bene, ma una persona fidata chi la trova?' Pr 20, 6

Il coraggio di essere persone vere è anche il coraggio di essere se stessi. Vogliamo essere liberi, nel pensare e nell'agire, da ogni modello economico, culturale o politico che tenda a condizionare e opprimere l'individualità. Vogliamo guidare la nostra canoa, anche e soprattutto controcorrente, essere liberi di non accettare passivamente ogni proposta o ideologia che sminuisca l'unicità della persona. Riteniamo inoltre di dover sottolineare l'importanza di esternare i nostri sentimenti: amore, rabbia, delusione, gioia,... non sono sensazioni da tenere represse bensì indici rivelatori del nostro io. Possiamo trovare il coraggio di riconoscere ed esprimere i nostri sentimenti per capire cosa siamo e cosa realmente proviamo.

Il coraggio di confrontarsi
'Non è bene usar riguardi all'empio, per far torto al giusto in un giudizio.' Pr 18,5

Avere coscienza dei valori in cui si crede significa cercare il coraggio di difenderli anche quando sono diversi dall'opinione comune, quando sono inconcepibili per la massa oppure 'fuori moda'.
Avere questo coraggio è un nostro obbiettivo ma, allo stesso tempo, siamo consapevoli che non sempre possiamo rispondere a tutto e a tutti e che ci è necessario un aiuto 'esterno'. Confrontarsi dunque significa anche avere il coraggio di riconoscere e accettare il bisogno di avere un sostegno, sia esso un amico, un genitore, un capo insieme al quale crescere.

Il coraggio di vivere l'essenzialità
'Il ricco e il povero si incontrano, il Signore ha creato l'uno e l'altro.' Pr 22,2

L'essenzialità è quella rara esperienza che ci permette di scoprire il valore delle piccole cose, spesso cancellate dalla necessità di essere conformi alle tendenze del momento. Nella nostra esperienza scout il momento in cui essa è vissuta al massimo è certamente la strada. Vivere l'essenzialità ci permette di essere umili, di dare il giusto peso alle cose, di perdonare più facilmente e di non fermarci alle apparenze. E' difficile farlo, non tanto per la difficoltà di sperimentare l'essenzialità in sé, ma per la pigrizia di trovare le occasioni al di fori della vita scout, in una società dove tutto è dovuto e dove l'apparire spesso conta più dell'essere.

Il coraggio di correggere fraternamente
'Un amico vuol bene sempre, è nato per essere fratello nella sventura.' Pr 17,17

Crediamo che la correzione fraterna sia segno di affetto e di intimità. Ci impegniamo quindi a correggerci vicendevolmente come fratelli, consapevoli che ciò rappresenta un momento non di scontro, bensì di crescita reciproca all'interno della comunità.

Il coraggio di essere leali
'L'iniquo accetta regali di sotto il mantello per deviare il corso della giustizia.' Pr 17,23

Essere leali comporta il superamento dei propri pregiudizi, delle piccole viltà e l'accettazione delle conseguenze dei propri gesti.
Riconosciamo l'importanza primaria di essere leali con se stessi, scoprendo e accettando i propri limiti e i propri sentimenti. Crediamo nelle necessità di avere il coraggio di essere leali nei rapporti umani anche quando ciò può significare sofferenza per noi e per gli altri, affinché l'incontro col prossimo diventi occasione di scambio e di vera condivisione.


SERVIZIO

Il coraggio di servire il prossimo
'Affida al Signore la tua attività e i tuoi progetti riusciranno.' Pr 16,3

Pensandoci bene, chi ce lo fa fare? Ci vuole coraggio a vivere e apprezzare la fatica del servizio, per di più a volte poco gratificante. In realtà vogliamo farlo per un mondo migliore, per creare rapporti gratuiti, per crescere e far crescere. Perché è dando che si riceve. Non importa quanto tempo dedichiamo a servire il prossimo, conta farlo e farlo bene, senza la pretesa di un ritorno di qualunque tipo. Come insegna B.P., quello speso nel servizio non è tempo perso, ma un investimento verso la felicità e il successo.

Il coraggio di mettersi alla prova
'La pigrizia fa cadere in torpore, l'indolente patirà la fame.' Pr 19,15

Il rischio di appartenere ad un gruppo affiatato è quello di sentirsi oltremodo giustificati a farsi trainare dagli altri. C'è sempre qualcuno più forte, più bello o più intraprendente che farà in modo che ogni impresa vada a buon fine anche se non ci spendiamo in tutte le nostre energie.
Il nostro obbiettivo è proprio evitare questa condizione, essere preparati e cercare di dare il nostro personale, necessario contributo in ogni circostanza.
Vogliamo così ricercare i nostri limiti, superando la pigrizia e il timore per il giudizio altrui. Il servizio è una delle migliori occasioni che ci sono date per metterci alla prova totalmente.

FEDE

Il coraggio di essere testimoni di fede
'Torre fortissima è il nome del Signore, il giusto vi si rifugia ed è al sicuro.' Pr 18,10

Il coraggio di abbandonarsi a Dio sottintende la necessità di crescere nella fede. E' un atto di coraggio e di continua ricerca, non roba per deboli, disperati o sconfitti come qualcuno vuol far credere. Vogliamo cogliere la vocazione che è in ognuno di noi, provare ad essere gioiosi testimoni di fede, superando la tristezza e l'apatia che di tanto in tanto colpisce anche certe frange della chiesa terrena. Lo vogliamo fare con l'animazione della S.Messa, che riteniamo dovrebbe essere rinnovata in alcune delle sue forme non dogmatiche, con la partecipazione all'eucarestia e con l'adozione di uno stile di vita coerente con l'esempio di Gesù. Non è sempre facile, perché pigrizia e dubbi religiosi sono sempre in agguato, ma proprio per questo dobbiamo darci il coraggio di abbandonarci nelle mani di Dio Padre.


Clan 'Ombre mobili' - Casola Valsenio, 30/03/2003


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