1) Sei alla tua prima esperienza nel mondo della politica. Che cosa ti ha sorpreso di più di questo mondo?
Dal momento in cui ho pensato di candidarmi ho sempre cercato di interpretare la definizione Aristotelica di “politica”: amministrare la città per il bene di tutti. Ad oggi penso sia un concetto fondamentale da recupere. Negli ultimi decenni è stato troppo spesso bistrattato, trasformandolo negli interessi personali di pochi in contrapposizione al suo significato originale. Mi aspettavo di vederne qualche riflesso anche a Casola, ma non è così.
Dal momento in cui ho pensato di candidarmi ho sempre cercato di interpretare la definizione Aristotelica di “politica”: amministrare la città per il bene di tutti. Ad oggi penso sia un concetto fondamentale da recupere. Negli ultimi decenni è stato troppo spesso bistrattato, trasformandolo negli interessi personali di pochi in contrapposizione al suo significato originale. Mi aspettavo di vederne qualche riflesso anche a Casola, ma non è così.
Tutte le persone che ho incontarto, che hanno fatto politica in un recente o lontano passato in qualsiasi partito, lo hanno fatto per il bene di Casola e questo è confortante. Anche lo stile da adottare nel Consiglio Comunale è stata una piacevole sorpresa: in questo contesto esistono regole scritte e non scritte di partecipazione e di controllo che ne fanno un ambito di discussione rispettoso di tutte le sue parti ed un sistema efficiente (se utilizzato nel modo corretto) di gestione di un paese. Di questo bisogna ringraziare una Costituzione costruita, con accortezza, da persone intelligenti e capaci.
2) Oggi si è creato un diffuso clima di sfiducia nei confronti della politica. Come pensi che sia possibile riavvicinare la gente?
La politica è fatta dalle persone quindi, a mio parere, l’unica strada possibile per riavvicinare la gente alla politica è tornare a fidarsi di chi ti amministra. Sembra ovvio e ridondante rispetto alla domanda, ma la società in cui viviamo ha diluito la fiducia negli altri e quindi, a maggior ragione, in chi ci amministra. É pensiero comune che il politico faccia una scelta per rendiconto personale e non per il bene di tutti. Quest’idea malsana, giustificata da un lungo elenco di politici corrotti e di bassa lega, dovrebbe essere debellata da una nuova classe politica che tagli radicalmente con qualsiasi passato. Una classe politica che basi il suo operato sull’esempio e sulle idee (non su vane promesse e parole), che sia pulita, autorevole ed integerrima. In fondo è quello che ci dovremmo aspettare. In un passato non troppo lontano questi politici esistevano: Moro e Berlinguer ad esempio, diversi ideologicamente ma accumunati da qualità umane e tecniche sopra la media. Perchè ci siamo stancati di essere governati da persone brave? Ognuno di noi dovrebbe essere contento di essere governato da persone con doti spiccatamente al di sopra della media. Personalmente l’attuale Presidente del Consiglio e tutti i Ministri scelti mi piacciono: tutti sono competenti, capisco chiaramente quello che dicono, fanno quello che dicono, discutono con tutte le parti. Fanno delle scelte gravose che possono piacere o non piacere ma, comunque, le spiegano chiaramente e le motivano. Lavorano e si impegnano tanto. Direi che sono un buon esempio a cui ispirarsi per una futura classe politica.
3) Pensi che i tuoi elettori siano soddisfatti del tuo operato?
Nei mesi di Ottobre e Novembre, in concomitanza con la metà del mandato elettorale, abbiamo organizzato nove incontri pubblici (associazioni, frazioni, commercianti, ecc.) per verificare il nostro operato. Chi ha pertacipato agli incontri si è dimostrato soddisfatto. Considerando il contesto storico in cui stiamo amministrando, è risultato chiaro che, finora, abbiamo fatto tutto il possibile per mantenere tutti i servizi offerti dal comune e craere qualcosa di nuovo con le poche risorse disponibili. Non so quanti miei elettori fossero presenti agli incontri, spero siano soddisfatti. Io mi impegnerò come ho sempre fatto e, nel caso in cui qualche mio elettore mi faccia notare degli errori, anche di più.
4) Ricopri il ruolo di Capogruppo della maggioranza. Da fuori la sensazione è che non esista una vera e propria discussione tra le forze politiche che la compongono, piuttosto un accordo tra i singoli. Sbaglio o corrisponde al vero?
In qualità di indipendente mi sono sempre sentito super partes all’interno della maggioranza e libero di avere un’opinione anche diversa da tutte le altre componenti della maggioranza. Facciamo incontri di gruppo mensili ed incontri pre-consigliari per discutere le scelte della giunta comunale, proporre ordini del giorno su diversi argomenti o semplicemente parlare dei problemi di Casola. In questi anni la discussione è sempre stata aperta e mai pregiudiziale. Ho sempre trovato un ambiente disposto al dialogo e molto concentrato a risolvere concretamente i problemi quindi non direi che esistano accordi tra singoli. Forse dall’esterno non si percepisce che amministrare un paese significa anche dare continuità alle amministrazioni precedenti. Ad oggi alcuni progetti in essere li abbiamo ereditati dall’amministrazione precedente e contiamo di concluderli durante il nostro mandato. In questi due anni e mezzo sono state anche fatte scelte difficili, ma l’obbiettivo è sempre stato quello di migliorare (o al più mantenere) lo stesso livello di servizi al cittadino, cercando di risparmiare soldi per reinvestirli in nuovi progetti. In conclusione, nessuna scelta è stata fatta per “partito preso”.
5) L’attuale Amministrazione si sta muovendo in un periodo storico piuttosto complesso. Da rappresentante di centro-sinistra su dove pensi debba rivolgersi la vostra azione politica?
La strada intrapresa per garantire a Casola una sostenibilità energetica e l’attenzione ecologia con cui si indirizzano le scelte politiche è, di per se, un’azione politica importante. Essa prospetta benessere in senso lato: qualità della vita migliore, risparmio energetico e sostenibilità, risparmio economico, educazione al rispetto delle cose comuni. Come si vede gli effetti sono tanti, sia concreti che educativi. É una scelta interessante ed originale e verrà perseguita nel tempo alzando sempre più il livello e la qualità degli eco-interventi. Inoltre, l’Unione a sei Comuni da poco ratificata è sicuramente un’azione politica importante. È stato un passo obbligato per legge ed un modo per unire le forze pur mantenendo, come esplicitato nello statuto, l’identità di ogni membro. Quindi in futuro non saremo meno casolani di prima. Il nostro compito e la nostra azione politica sarà sostenere il ruolo di Casola all’interno dell’unione, garantendo i servizi al cittadino e, si spera, recuperando finanziamenti per nuovi progetti.
6) Il quinquennio di governo è iniziato con un’opposizione dura che sicuramente ha avuto il merito di mantenere l’attenzione sul vostro operato. Quali sono i rapporti tra le due parti?
L’opposizione ricopre un ruolo centrale nell’amminstrare un paese e, personalmente, penso stia svolgendo bene il proprio lavoro. In seno al Consiglio Comunale le discussioni sulle nostre scelte non mancano mai, le interrogazioni sono costanti e la perizia con cui vengono controllati i bilanci dimostra un interesse a verificare e discutere le nostre scelte. L’inizio è stato duro e caratterizzato da molte discussioni ad ampio respiro (come il nucleare, ad esempio) ma, indipendentemente dalla durezza, mi sono piaciute. L’aggravarsi della crisi economica ha idealmente accomunato maggioranza ed opposizione: non nelle scelte politiche, ma nella consapevolezza della gravità della situazione. Personalmente lo ritengo un passo importante considerando che il precedente Presidente del Consiglio ha sostenuto, a più riprese, che la crisi non ci toccava.
Intervista a cura di Riccardo Albonetti