Oggi, il vocabolario di un essere umano è composto da circa 14.000 parole, il costo medio di una vita intera si aggira sul 1.500.000 Euro, la plastica con cui si fanno i giocattoli per i bambini, è miscelata da numerosi e potenti veleni... altri miliardi di questioni, soprattutto problemi, fanno parte della nostra giornata.
Oggi non ci voglio essere, me ne sto sul mio letto con lo stereo acceso, immaginando mondi che vorrei tenere nascosti.
Mi alzo solo per mangiare o bere schifezze, mi alzo solo perchè stasera c'è una festa.
Ciò che precede l'inizio è un vagare da un bar all'altro, in attesa di aprire anche questa finestra.
Non manca niente, ci sono anche dei buoni propositi, magari da questa sera la mia vita cambia.
La mia vita comincerà a farsi attiva, la routine non sarà più quella di elemosinare piccole emozioni al triste quotidiano e non sarò più un grumo di materia infelice.
E con questa carica ha inizio la serata.
Un capannone avvolto da un telone bianco, una grande casa di vetro, puoi vedere e conoscere tutto anche standotene tranquillamente fuori.
'Ma quanta gente c'è? E la macchina dove la si parcheggia?'
'Ma mettila lì, tanto a quest'ora non esce nessuno.'
Ci mettiamo in fila, guardiamo qualche bella fanciulla proprio accanto a noi, si fa i simpatici e si parla anche del caldo bestia che farà di lì a pochi metri dall'entrata, fregandocene alla grande dei capelli bagnati, degli aloni sotto le ascelle, perchè saremo fradici ma ci asciugheremo con la nostra anima.
Appena entri noti subito la scenografia, doppio bar ai lati opposti della bolgia, consolle del dj arrampicata su un'impalcatura resa meno grezza dall'oscuro e tutto attorno migliaia e migliaia di lucine bianche a cascata dalle pareti come tante piccole lucciole immobili sempre accese, per rendere ammaliante la serata.
Neanche un metro e...
'Ohilà mitico, sei in forma? Sei sempre il numero uno...'
Cominci a riempire la tua valigia delle impressioni con un po' di ipocrisia e te ne vai al bar per bere qualcosa.
Una piccola grande impresa, spinte e spintoni, scontrino e bevuta, manca la medaglia perchè la fatica è stata veramente tanta.
'Ciao, dimmi pure...' 'Bè, non so, veramente ero qui solo per la medaglia'... 'Ok, ciao'... 'Ciao'. (Punto più alto della mia personale simpatia).
In questo muoversi di persone ci sono anch'io, che spero proprio di vedere te.
Vago fra la gente, incrocio visi di persone con cui vorrei parlare ma niente, incontro occhi che conosco, parlo con gente che... 'Ohilà mitico? Che grande, sei sempre il numero uno'... 'Ah sì, anche te sei il numero uno'... e parlo con gente che non si preoccupa di indossare maschere, tanto non sono le prime e non saranno le loro ultime.
Vorrei avere un vocabolario infinito per usare più parole possibili, e con tutta questa gente mi piacerebbe essere sempre un passo indietro rispetto al luogo fisico in cui mi trovo.
E si balla, si fa baldoria come se queste fossero un'evasione dalle passività quotidiane...
E si fa baldoria, si balla per scacciare altre tentazioni...
Non crogiolarti nelle passività, abbandonati all'inerzia di una festa.
Una mano in tasca, l'altra che tiene stretto un bicchiere, appoggiato sulla spalla più alta da qualche parte in disparte, e pensare che sarebbe bello inventare una clessidra immobile e poterla regalare a chi è in un momento prezioso.
Sono morto, anzi sto vivendo... no, non ci credo, non sei tu...
Una figura femminile prende forma in controluce... la riconosco, ti riconosco...
Ma quella sei tu, ti vedo... i tuoi capelli neri, i tuoi occhi che splendono, la tua mente che pensa.
Sai che sono qua ma non mi hai ancora visto, ti guardi attorno...mamma mia, quella sei tu, vedo i tuoi occhi e so cosa dicono.
Mi viene anche da tossire, non vengo incontro a te perchè mi piace osservarti in mezzo agli altri, me ne sto ancora lì appoggiato in un piacevole stato di amorosa attesa
pensando ad accoglierti senza dubbi in questo caos.
Fra i tanti pensieri che circondano la mia testa penso che sia apprezzabile perdere tempo con gli amici, ma mio Dio, tu sei qui e la clessidra immobile vorrei davvero poterla inventare.
I lineamenti dolci e dolenti del tuo viso, la fierezza del tuo corpo, il tralucere di un mondo seducente che traspare dalla tua persona, non sei solo corpo e volto perchè tu sei il mistero che attira la mia anima alla tua.
Il mio cuore è come spinto verso il muro, i battiti si fanno più veloci e irregolari perchè l'immaginario che ho di te sta proprio per incontrare la realtà in cui ci sei te
Voglio conoscere quel mondo e vedere se quel cielo può essere incendiato da voli vertiginosi che tracciano il mio destino, disegnato fino ad ora con ali imperfette che solo tu riesci ad avvolgere in un sogno.
Troppe cose che non dovevano succedere sono successe, è il cielo che ti ha mandato concedendoti la forza necessaria per farmi volare.
Questa sera sono vestito, non me ne sto seduto ad aspettare qualche colpo del destino, voglio svegliarmi da questo sonno, voglio scappare da questo giorno, il tuo respiro mi tiene a galla dentro a questo vortice nero che mi trascina sempre più in fondo.
Dalla consolle del dj arrivano note di una canzone dei R.E.M.. il titolo è 'Be mine' e in pochi la conoscono, ma questo importa solo ai tanti che invece la conoscono,
anzi mettetela su e ascoltatela... vi lascio anche il tempo di farlo.
Sono come immerso in chissà quale oceano, non sento niente, solo la musica di questa canzone che irradia di luce la tua figura, il tuo corpo, tu ed io.... riesco a vederti come un semidio che mi fa, nonostante tutto, avere ben presente e vicino il senso delle cose.
Siamo sospesi in questa dolce e irrelato mondo, io e tu, tu ed io in cui ci offriamo come nutrimento l'uno per l'altro.
Vorrei che questa fosse una sospensione eterna, senza fine... siamo in perfetta sintonia, i miei sentimenti allo stesso tempo dei tuoi... e continuiamo a nuotare, prendo le tue mani per coprire i miei limiti, ho bisogno dei tuoi occhi per vedere dove vado, ho bisogno di qualcuno, come te.
Ancora un pezzo dei R.E.M. perchè dalle casse sbuca la melodia di 'Strange currencies' e cominciamo a ballare, guardo il cielo e vorrei squartarlo per vedere cadere tutte le emozioni di questo universo...
E balliamo, giriamo intorno all'amore per sempre, ci abbracciamo assieme al sentirsi amati per un'istante... condizione necessaria.
Prendo la luna avvicinandola ancor di più al tuo viso, ti tengo ben stretta perchè tu sei il mio significato, nessuna domanda e nessuna risposta perchè tu ed io non abbiamo colpe, l'amore puro non ha colpe.
Sei dipinta di amore e meraviglia, fantasia e bellezza... mi fai conoscere il mondo in cui vivo, lo riconosco e non ne sono più dispiaciuto.
Allo spegnersi della luna, un'ombra notturna, bagnata da qualche goccia di pioggia, svanisce piano piano come un ricordo...
Il suo passo è incerto, zoppicante, ma segue quella strada, per lui è quella la via giusta...
E' all'inseguimento di un sogno e lo seguirà fino a quando ritroverà quel cielo dipinto di fantasia e bellezza, di sentimento e di verità.

L.R.
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