DUEMILA E CINQUE
Incredibile! Anche quest'anno siamo riusciti miracolosamente ad assistere alla Festa di Primavera senza slittamenti, nonostante le condizioni climatiche degli ultimi giorni e le scelte Kamikaze fatte dall'Ente di promozione della festa.
Incredibile! Anche quest'anno siamo riusciti miracolosamente ad assistere alla Festa di Primavera senza slittamenti, nonostante le condizioni climatiche degli ultimi giorni e le scelte Kamikaze fatte dall'Ente di promozione della festa.
Un 2005 che oltre all'impegno di tutti, si contraddistingue per i molti cinque presi dalle società costruttrici da una giuria che ha svolto bene il proprio lavoro entrando nel merito dei pregi e difetti dei carri presentati in concorso.
A festa finita, e forse con un po' di superbia, provo a giocare nel dare anche io qualche cinque a differenza dei molti giudizi espressi in questi giorni, che sanno molto di politicamente-corretto e basta.
Il primo cinque bisogna purtroppo in ogni caso attribuirlo alla giuria che definendo retorica la relazione del carro ORO.NERO della società SISMA, che a mio parere non lo era assolutamente, si fa un autogol clamoroso.
Non capisco, se una relazione si ritiene retorica (di cui ritengo molto personale il confine tra retorico e non per ognuno di noi) porta un carro ad essere ultimo o poco interessante?
Un cinque alla Pro-Loco che continua sulla propria strada del subappalto dello stand gastronomico ad altre manifestazioni. Niente di personale contro tale associazione, ma se il cielo non fosse miracolosamente stato clemente, la festa sarebbe slittata al 1° maggio.
Quindi i carri sarebbero diventati da tradizione centenaria a semplice corollario della Sagra del cinghiale?
E di parte dell'incasso dello stand avremmo potuto farne a meno?
Inoltre mi chiedo sempre in maniera ironica perché il prossimo anno come segno di continuità non si possano mettere le giostre a Valsenio, quelle dei bambini direttamente all'interno della mostra fotografica e lo stand gastronomico a monte dei Pini?
Sicuramente si tratterebbe della più grande festa della nostra comunità.
Un cinque alla società INPUT che ha avuto il coraggio di rovinare quasi tutto il lavoro ottimamente svolto, con una relazione a mio giudizio tra le meno scorrevoli di quelle che ho letto negli ultimi decenni.
Un cinque meno alla NUOVA SOCIETA' PESCHIERA che ha gettato al vento l'opportunità di conquistare il trofeo. Singolarità eccellenti, troppe star, e gioco di squadra pessimo…,me compreso.
Un cinque alla società SISMA che continua ad avere buone idee, ma non le elabora con più coraggio e convinzione. Ma soprattutto perché, appigliandosi alla scusa della sicurezza, ha fatto posticipare l'arrivo dei carri in paese, passando la serata tanto attesa dai casolani a dare della vernice con il rullo.
Forse avevano paura di far cadere gocce di vernice nell'asfalto davanti alle scuole?
Un cinque a chi continua a lamentarsi del ritardo della partenza dei carri senza che si renda conto della difficoltà nell'allestire impianti scenici composti di oltre trenta persone, avendo attorno centinaia di spettatori e fotografi che non hanno nemmeno l'accortezza di lasciare lo spazio per lavorare.
Pubblico spettatore o folla in attesa dell'uscita dell'ultimo eliminato dal grande fratello?
Cinque calci nel sedere li darei volentieri a quel deficiente dell'INPUT che, nonostante abbia vinto, si è permesso di fare il gesto dell'ombrello a mia madre.
Cinquemila grazie alle tre Società che, fregandosene delle lettere anonime, hanno continuato a scegliere figuranti idonei al ruolo che devono rappresentare e non giovani casolani che pensano che la festa sia solo un primo casting per lanciarli velocemente in un futuro da personaggi da rotocalco, senza alcuna volontà di far un po' di fatica e senza sporcarsi le manine nel gesso.
Infine l'ultimo cinque è per tutti quelli che continuano a far della Festa di Primavera un fatto personale. Basta con il carro di Caio, Tizio, Sempronio o di pinco pallino.
Basta!
I carri sono l'espressione e l'anima di un gruppo, il gusto per una passione che continua da secoli.
Claudio Ricciardelli
A festa finita, e forse con un po' di superbia, provo a giocare nel dare anche io qualche cinque a differenza dei molti giudizi espressi in questi giorni, che sanno molto di politicamente-corretto e basta.
Il primo cinque bisogna purtroppo in ogni caso attribuirlo alla giuria che definendo retorica la relazione del carro ORO.NERO della società SISMA, che a mio parere non lo era assolutamente, si fa un autogol clamoroso.
Non capisco, se una relazione si ritiene retorica (di cui ritengo molto personale il confine tra retorico e non per ognuno di noi) porta un carro ad essere ultimo o poco interessante?
Un cinque alla Pro-Loco che continua sulla propria strada del subappalto dello stand gastronomico ad altre manifestazioni. Niente di personale contro tale associazione, ma se il cielo non fosse miracolosamente stato clemente, la festa sarebbe slittata al 1° maggio.
Quindi i carri sarebbero diventati da tradizione centenaria a semplice corollario della Sagra del cinghiale?
E di parte dell'incasso dello stand avremmo potuto farne a meno?
Inoltre mi chiedo sempre in maniera ironica perché il prossimo anno come segno di continuità non si possano mettere le giostre a Valsenio, quelle dei bambini direttamente all'interno della mostra fotografica e lo stand gastronomico a monte dei Pini?
Sicuramente si tratterebbe della più grande festa della nostra comunità.
Un cinque alla società INPUT che ha avuto il coraggio di rovinare quasi tutto il lavoro ottimamente svolto, con una relazione a mio giudizio tra le meno scorrevoli di quelle che ho letto negli ultimi decenni.
Un cinque meno alla NUOVA SOCIETA' PESCHIERA che ha gettato al vento l'opportunità di conquistare il trofeo. Singolarità eccellenti, troppe star, e gioco di squadra pessimo…,me compreso.
Un cinque alla società SISMA che continua ad avere buone idee, ma non le elabora con più coraggio e convinzione. Ma soprattutto perché, appigliandosi alla scusa della sicurezza, ha fatto posticipare l'arrivo dei carri in paese, passando la serata tanto attesa dai casolani a dare della vernice con il rullo.
Forse avevano paura di far cadere gocce di vernice nell'asfalto davanti alle scuole?
Un cinque a chi continua a lamentarsi del ritardo della partenza dei carri senza che si renda conto della difficoltà nell'allestire impianti scenici composti di oltre trenta persone, avendo attorno centinaia di spettatori e fotografi che non hanno nemmeno l'accortezza di lasciare lo spazio per lavorare.
Pubblico spettatore o folla in attesa dell'uscita dell'ultimo eliminato dal grande fratello?
Cinque calci nel sedere li darei volentieri a quel deficiente dell'INPUT che, nonostante abbia vinto, si è permesso di fare il gesto dell'ombrello a mia madre.
Cinquemila grazie alle tre Società che, fregandosene delle lettere anonime, hanno continuato a scegliere figuranti idonei al ruolo che devono rappresentare e non giovani casolani che pensano che la festa sia solo un primo casting per lanciarli velocemente in un futuro da personaggi da rotocalco, senza alcuna volontà di far un po' di fatica e senza sporcarsi le manine nel gesso.
Infine l'ultimo cinque è per tutti quelli che continuano a far della Festa di Primavera un fatto personale. Basta con il carro di Caio, Tizio, Sempronio o di pinco pallino.
Basta!
I carri sono l'espressione e l'anima di un gruppo, il gusto per una passione che continua da secoli.
Claudio Ricciardelli