Voci festanti di piccoli folletti in maglietta bianca e coroncina simil-laurea di alloro, gelsomino e rosmarino....
Macchinette fotografiche di nuova generazione in mano a mamme e papà, nonni e zii risvegliati dal letargo invernale che scattano e riprendono il carretto...quello piccolo che apre la 'sfilatona' dei carri della festa di Primavera...

Sul carro c'è la Vecchia, quella che rappresenta i mali dell'inverno, quella cui attribuire le brutture e le noie delle nebbie uggiose, delle gelate rovinaraccolti... le paure dei piccoli nelle notti bianche di luna ma nere di luce...le paure dei grandi per quei campi coltivati con faticoso amore ed esposti al volere del tempo...le paure dei vecchi che guardano ai tanti giorni già passati e ai non si sa quanti giorni ancora da venire... Quella Vecchia da bruciare nella notte, accompagnando ogni favilla con mille favelle... guardando le lingue infuocate solleticare il nero cielo come sberleffi di ragazzini, battendo le mani per fare più rumore della legna che brucia....
..... bello!
Bellissimo!! Bellissimo vedere con quanta energia e buona volontà sia stato realizzato il carro della Segavecchia dalla scuola materna Santa Dorotea, bellissimi tutti quei bimbi che sul carro gridavano alla vita che loro, di vita, non ne hanno mai abbastanza, bellissima la semplice, chiara e favolistica relazione che mi è stato dato l'onore di leggere (e che spero qualcuno abbia sentito a parte me che leggevo e un dolce signore coi baffi, a me sconosciuto, che sorrideva sornione sotto il palco della giuria...spero fosse per la relazione, non per l'abbiocco post-prandiale).... bellissimo rivedere tutti la sera del sabato ripercorrere la strada accompagnati da una s-banda (è affettuoso il termine) di carissime persone che hanno voluto che anche il carretto dei piccoli avesse una sua colonna sonora... ma peccato...peccato che per esigenze di programma (... ok, è leggermente ironico, lo ammetto...), praticamente nessuno dei bimbi che hanno prima assisitito alla realizzazione della Segavecchia, poi festanti, allietato la sfilata della stessa per due volte, abbiano potuto vederne il rogo...perchè è estremamente difficile che dei bimbi dai 2 ai 5 anni possano reggere fino a quell'ora e alla deliziosa arietta che raffrescava la piazza in 'seconda serata'...
Un'altra volta, magari, nell'atto di organizzare questa bella e sentita festa,si potrebbe tener conto anche di questi particolari...lo si è fatto per molte cose, negli anni scorsi come quest'anno... bus navetta, punti d'informazione e ristoro, tavolinetti cassa che spuntano all'ingresso paese il sabato sera...
E' solo un pensiero...su un carro di gesso...perchè sia per tutti festa.

Simonetta Santandrea
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