Un po' di voce,
un po' di gesti,
un po' di idee
un po' di musiche,
un po' di trama,
un po' di emozioni,
un po' di personaggi,
un po' di parole,
un po' di ombre,
un po' di costumi,
un po' di canzoni,
un po' di sogni,
ed ecco il teatro si può spalancare,
lo spettacolo può iniziare.......................
Signore e signori la Compagnia dei 'Sognattori' di Casola Valsenio presenta ' Sogni d'amore' ....
Buon divertimento!
un po' di gesti,
un po' di idee
un po' di musiche,
un po' di trama,
un po' di emozioni,
un po' di personaggi,
un po' di parole,
un po' di ombre,
un po' di costumi,
un po' di canzoni,
un po' di sogni,
ed ecco il teatro si può spalancare,
lo spettacolo può iniziare.......................
Signore e signori la Compagnia dei 'Sognattori' di Casola Valsenio presenta ' Sogni d'amore' ....
Buon divertimento!
Ma che compagnia è? Non si era sentita mai nominare prima! Da dove vengono gli attori?
Eccoli qua..... io, che aprivo il teatrino dei Vecchi Magazzini tutti i lunedì, vi racconto come è veramente andata.
Mi avevano detto di aprire le porte e le luci dei Vecchi Magazzini lunedì 8 novembre alle ore 20, perché Piero Zama, chiamato Nabendu della Compagnia 'Teatrovivo' di Cotignola, aveva diffuso delle locandine in paese in cui si comunicava l'avvio di un laboratorio teatrale aperto a tutti: giovani e adulti. Si augurava, Nabendu, di formare due gruppi di 12 persone al massimo.
Quella sera, mi ricordo, si presentarono per i giovani 5 ragazzine e per gli adulti 5 maturi signori e signore. Sentii Nabendu, il regista, che diceva ai più grandi: - Dovremmo invitare qualcun altro, i gruppi sono un po' troppo ridotti-
Ma non si aggiunse nessuno ai primi iscritti, anzi, alcune giovani si ritirarono, e fu per questo che i due gruppi, all'inizio separati, incominciarono a svolgere insieme le attività del laboratorio teatrale.
Quando tornavo a chiudere il teatro alle 22 mi divertivo ad osservare quelle due ragazzine e quei maturi signori e mature signore che si divertivano a giocare con quei giochi espressivi, li chiamano così, che dovrebbero liberare emozioni, gesti e voci...
Noi non li abbiamo mai fatti questi giochi espressivi e dire che di commedie, noi della Filodrammatica Casolana ne abbiamo portate in scena un bel po'.
Per 4 mesi è durata la baldoria, la fase dei giochi.... Si preparavano ad uscire dicendo tutti:
- Ma com'è divertente!-
Io spegnevo le luci e chiudevo le porte dei 'Vecchi Magazzini' e pensavo:
- Ma non lo faranno lo spettacolo finale? E allora che compagnia è?-
E poi è arrivata la neve! Strade ghiacciate, metri di neve hanno fermato per qualche settimana gli incontri: Andreina non riusciva a raggiungere la statale per la troppa neve da spalare davanti a casa, Nabendu faticava a percorrere l'ultimo tratto da Rivola a Casola col suo scooter spaziale...., poi non dimentichiamo che le ragazze avevano le ultime interrogazioni del quadrimestre e quindi dovevano studiare anche di sera......e i figli con l'influenza come si potevano lasciare soli?.......
Io continuavo a domandarmi se qualcosa da rappresentare sarebbe alla fine saltata fuori...........da quella compagnia.
Nessuno ne parlava...di copioni neanche l'ombra...
Poi una sera li ritrovo in cerchio sul palco, all'ora della chiusura, che confabulavano, capivo poche parole, perché sono anche un po' sordo, ma mi arrivarono queste:
- Per me va bene-
- Mi sembra un po' troppo serio-
- Ci sarebbero solo 4 personaggi che parlano-
- Ma è proprio necessario rappresentare qualcosa? Continuiamo a giocare!-
- A me piacerebbe qualcosa di più divertente!-
Finalmente erano arrivati al nocciolo della questione, al passo obbligato, parlavano di spettacolo....
Il pubblico.....il teatro per il pubblico
Non c'è teatro senza pubblico
Erano un po' pensierosi e con l'aria interrogativa quando mi salutarono quella sera....
POI...quando i lunedì successivi tornavo ad aprire e chiudere le porte e le luci, notavo un po' di preoccupazione nei loro visi, dei fogli tenacemente stretti in mano (il copione), una volta vidi appoggiati sulle sedie dei costumi teatrali, molto belli.........
Ora sì che vedevo la compagnia teatrale lavorare come avevo lavorato io nella gloriosa Filodrammatica Casolana....
Alla fine di ogni incontro mi veniva sempre da dire:
- Il teatro è proprio bello....io l'ho fatto per 17 anni...........-
Mi permisi di dire un'altra cosa quella sera di un giovedì, quando gli attori fecero una prova generale senza il regista, prova che era stata, a sentir loro, un disastro pieno di errori, dimenticanze, battute sbagliate e risate a non finire...........- L'ultima prova va sempre così, ....poi la sera dello spettacolo, quando c'è il pubblico tutto funziona a meraviglia, ogni cosa va per il verso giusto
come una canzone imparata a memoria.-
Non mi credevano, però mi ringraziarono dell'incoraggiamento.
Ed invece quella sera sono andato a vedere lo spettacolo con mia moglie e ci siamo divertiti.....
E tutto il pubblico presente si è divertito. E' stato un successo!
La storia di intrighi ed equivoci di Lucrezia, Isabella, Aguinaldo, Graziano, Pagnocchina, Deborah, Rosaura, con canzoni e balli, duelli e rincorse, streghe e filtri d'amore hanno per un'ora coinvolto gli spettatori sorprendendoli per la vivacità delle interpretazioni.
Ho sentito dire che il prossimo anno il laboratorio teatrale si rifarà, ritornerò volentieri a riaprire e chiudere le porte, ad accendere e spegnere le luci...........
A cura di Paola Giacometti
Eccoli qua..... io, che aprivo il teatrino dei Vecchi Magazzini tutti i lunedì, vi racconto come è veramente andata.
Mi avevano detto di aprire le porte e le luci dei Vecchi Magazzini lunedì 8 novembre alle ore 20, perché Piero Zama, chiamato Nabendu della Compagnia 'Teatrovivo' di Cotignola, aveva diffuso delle locandine in paese in cui si comunicava l'avvio di un laboratorio teatrale aperto a tutti: giovani e adulti. Si augurava, Nabendu, di formare due gruppi di 12 persone al massimo.
Quella sera, mi ricordo, si presentarono per i giovani 5 ragazzine e per gli adulti 5 maturi signori e signore. Sentii Nabendu, il regista, che diceva ai più grandi: - Dovremmo invitare qualcun altro, i gruppi sono un po' troppo ridotti-
Ma non si aggiunse nessuno ai primi iscritti, anzi, alcune giovani si ritirarono, e fu per questo che i due gruppi, all'inizio separati, incominciarono a svolgere insieme le attività del laboratorio teatrale.
Quando tornavo a chiudere il teatro alle 22 mi divertivo ad osservare quelle due ragazzine e quei maturi signori e mature signore che si divertivano a giocare con quei giochi espressivi, li chiamano così, che dovrebbero liberare emozioni, gesti e voci...
Noi non li abbiamo mai fatti questi giochi espressivi e dire che di commedie, noi della Filodrammatica Casolana ne abbiamo portate in scena un bel po'.
Per 4 mesi è durata la baldoria, la fase dei giochi.... Si preparavano ad uscire dicendo tutti:
- Ma com'è divertente!-
Io spegnevo le luci e chiudevo le porte dei 'Vecchi Magazzini' e pensavo:
- Ma non lo faranno lo spettacolo finale? E allora che compagnia è?-
E poi è arrivata la neve! Strade ghiacciate, metri di neve hanno fermato per qualche settimana gli incontri: Andreina non riusciva a raggiungere la statale per la troppa neve da spalare davanti a casa, Nabendu faticava a percorrere l'ultimo tratto da Rivola a Casola col suo scooter spaziale...., poi non dimentichiamo che le ragazze avevano le ultime interrogazioni del quadrimestre e quindi dovevano studiare anche di sera......e i figli con l'influenza come si potevano lasciare soli?.......
Io continuavo a domandarmi se qualcosa da rappresentare sarebbe alla fine saltata fuori...........da quella compagnia.
Nessuno ne parlava...di copioni neanche l'ombra...
Poi una sera li ritrovo in cerchio sul palco, all'ora della chiusura, che confabulavano, capivo poche parole, perché sono anche un po' sordo, ma mi arrivarono queste:
- Per me va bene-
- Mi sembra un po' troppo serio-
- Ci sarebbero solo 4 personaggi che parlano-
- Ma è proprio necessario rappresentare qualcosa? Continuiamo a giocare!-
- A me piacerebbe qualcosa di più divertente!-
Finalmente erano arrivati al nocciolo della questione, al passo obbligato, parlavano di spettacolo....
Il pubblico.....il teatro per il pubblico
Non c'è teatro senza pubblico
Erano un po' pensierosi e con l'aria interrogativa quando mi salutarono quella sera....
POI...quando i lunedì successivi tornavo ad aprire e chiudere le porte e le luci, notavo un po' di preoccupazione nei loro visi, dei fogli tenacemente stretti in mano (il copione), una volta vidi appoggiati sulle sedie dei costumi teatrali, molto belli.........
Ora sì che vedevo la compagnia teatrale lavorare come avevo lavorato io nella gloriosa Filodrammatica Casolana....
Alla fine di ogni incontro mi veniva sempre da dire:
- Il teatro è proprio bello....io l'ho fatto per 17 anni...........-
Mi permisi di dire un'altra cosa quella sera di un giovedì, quando gli attori fecero una prova generale senza il regista, prova che era stata, a sentir loro, un disastro pieno di errori, dimenticanze, battute sbagliate e risate a non finire...........- L'ultima prova va sempre così, ....poi la sera dello spettacolo, quando c'è il pubblico tutto funziona a meraviglia, ogni cosa va per il verso giusto
come una canzone imparata a memoria.-
Non mi credevano, però mi ringraziarono dell'incoraggiamento.
Ed invece quella sera sono andato a vedere lo spettacolo con mia moglie e ci siamo divertiti.....
E tutto il pubblico presente si è divertito. E' stato un successo!
La storia di intrighi ed equivoci di Lucrezia, Isabella, Aguinaldo, Graziano, Pagnocchina, Deborah, Rosaura, con canzoni e balli, duelli e rincorse, streghe e filtri d'amore hanno per un'ora coinvolto gli spettatori sorprendendoli per la vivacità delle interpretazioni.
Ho sentito dire che il prossimo anno il laboratorio teatrale si rifarà, ritornerò volentieri a riaprire e chiudere le porte, ad accendere e spegnere le luci...........
A cura di Paola Giacometti