In occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, l’Amministrazione Comunale di Casola Valsenio ha deciso di dar vita ad una mostra fotografica (rigorosamente online, nel rispetto delle restrizioni imposte dal difficile periodo che stiamo vivendo) con il fine di presentare una carrellata di biografie di grandi donne che hanno fatto la storia. Caterina Sforza, Federica Pellegrini, Coco Chanel, Anna Frank, Cleopatra, Giovanna d’Arco, Franca Viola, Liliana Segre, Lady Diana, Margherita Hack, sono solo alcune delle grandi donne illustrate in questa mostra dal titolo “La storia è donna”. Tra queste, compare anche il profilo di un’altra grande personalità: Antonietta Cimolini. Sicuramente il suo nome è meno evocativo rispetto agli altri, i quali ci riportano subito alla mente i volti e le conquiste di queste importanti figure femminili.

Figlia di Carlo Cimolini e di Penelope Frassineti, Antonietta Cimolini nacque nel 1878 a… CASOLA VALSENIO! Ma cosa fece di tanto importante questa Casolana? Antonietta fu la prima donna a volare in mongolfiera. Appena ventenne sposò il forlivese Giuseppe Silimbani, di professione fornaio, tenore dilettante e sportivo in molte discipline. Egli fu uno dei pionieri del volo in areostato, passione che trasmise ben presto anche alla moglie. Nel 1898 la coppia, assieme alla figlia Ofelia, emigrò in Sud America. Qui i coniugi si esibirono come cantanti lirici nei teatri ma soprattutto in spettacolari voli con il pallone aerostatico, voli che Antonietta compiva sia assieme al marito che da sola.

Fu proprio questa sua grande passione a costarle la vita: il 13 marzo del 1904, durante un’esibizione aerea, precipitò nelle acque del Rio de la Plata. Fu una tragedia che commosse immensamente gli abitanti di Buenos Aires, accorsi per assistere alla manifestazione, durante la quale Antonietta e il marito avrebbero dovuto pubblicizzare un noto marchio di sigarette, facendo apparire in cielo il nome della fabbrica e lanciando volantini dalla mongolfiera. Nella targa commemorativa posta sul luogo dell’incidente, Antonietta viene definita come un’ "Aviatrice italiana, precursora dell'aeronautica argentina".

Antonietta, rampolla di una famiglia della piccola borghesia, colta, bella e di forte temperamento, fu una donna intrepida e rivoluzionaria: andò contro il volere dei genitori sposando Giuseppe Silimbani e inseguì il suo grande sogno, diventando così la prima donna alla guida di una mongolfiera. Oggi nella zona del quartiere Ronco a Forlì c’è una via intitolata a lei, ma il tributo maggiore a questa donna si trova in Argentina, dove, nel 1954, sono state posizionate due lapidi in suo onore: una voluta dall’Aereo Club locale, l’altra dalla Federazione Generale delle Società Italiane in Argentina. È ormai trascorso più di un secolo, ma è stato bello poter ricordare anche a Casola, in occasione dell’8 marzo, la storia di questa giovane ed intrepida pioniera della navigazione aerea, così che la sua grande avventura possa essere ancora oggi ricordata, e che Antonietta - nostra concittadina - possa continuare ad essere un simbolo di libertà e coraggio.

Benedetta Landi

 

Benedetta Landi

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