Il mistero va sempre messo tra virgolette, perchè molte volte la soluzione è semplice, a volte banale e nasconde solo l'ignoranza di chi non sa. Però questa volta proprio non ci viene in mente di cosa possa trattarsi.
Monte Mauro sembra prestarsi bene al gioco di stimolare misteri, e così mentre giravamo alla ricerca di nuovi siti di Specularis, ci siamo imbattuti in queste strane forme-incisioni. Appena coperte dalla terra si notavano una serie di solchi, erosi, lisci, una serie di buchi a forma di coppella, e alcune linee regolari, un bordo, quasi una cornice. Praticamente a prima vista una sorta di petroglifo o incisione rupestre, peccato che fossimo sul gesso, e qui cominciano i problemi. Se infatti una cosa del genere trovata nell'arenaria, nella pietra serena o meglio ancora nei graniti, sarebbe sicuramente artificiale, cioè scavato o prodotta da attività umane, nel gesso le cose si complicano parecchio. Essendo infatti una roccia solubile, molte forme anche bizzarre sono perfettamente naturali. Sebbene in misura minore rispetto al calcare, c'è tutto un campionario di forme erosive epigee, superficiali, che sono in grado di disegnare forme anche complesse. Per esempio, nella foto non si vedono, ma ci sono una serie di piccole 'coppelle' o buche, che nelle rocce non carsificabili sono indice chiaro di incisioni, mentre qui potrebbero essere il semplice risultato di una sorta di bio-carsismo che produce piccole conche, sede di piante pioniere. Ed infatti le 'coppelle' è meglio lasciarle stare per ora. Poi ci sono i 'solchi': sul calcare sono frequenti come fenomeno naturale, sul gesso meno, ma da soli non convincono. Quello che proprio appare difficile da spiegare come 'naturale' è invece la cornice, il bordo regolare e simmetrico, ottenuto in alto, sfruttando una frattura naturale della roccia. Qui è evidente che è stato estratto del materiale, il bordo è regolare e perpendicolare. Ma anche ammettendo che sia un qualcosa di 'prodotto', quando sarebbe stato fatto è perchè? Qui siamo proprio in alto mare. La prima cosa da escludere sarebbe un legame con la guerra, le postazioni ecc. onestamente non sono esperto, ma non riesco a immaginare un tale legame, ma ben vengano in questo senso suggerimenti. Buche e solchi per recinzioni, teleferiche, roccoli e tese, potrebbero averci a che fare, e anche qui, gli esperti sono benvenuti. Noi di nostro possiamo dire che il sito si trova un posto veramente scenografico, alto, panoramico, direi molto suggestivo. Buono forse per una postazione militare, ma anche come altare o spazio sacrale, o semplice punto di passaggio e sosta. I petroglifi sono strani, in giro per l'Italia ce ne sono molti, e anche in appennino, da noi per ora non ne sono stati mai trovati, ma questo non vuol dire nulla. Unica eccezione è una cosa altrettanto se non più strana, identificata nella zona di Novafeltria, a Torricella che forse più per suggestione che per prove, è stato chiamata 'ara sacrificale preistorica'. Come detto in apertura il 'mistero' con queste cose ci va a nozze, e le cantonate sono sempre dietro l'angolo. Per noi, questo 'coso' per ora è soltanto un qualcosa di strano, da capire. Certo che attorno, solo camminando, si notano, più in basso, quindi fluitati dall'acqua e dal tempo, molti cocci, apparentemente antichi, forse riferibili al bronzo, chissà. Anche la zona non è lontana da altri luoghi dove questa presenza e frequentazione è attestata, anzi. Difficile però pensare a dei classici buchi di palo di antiche capanne, il posto non sembra permetterlo. Che queste cose siano poi da porre in correlazione, è ovviamente tutto da appurare. Per ora almeno per noi resta un piccolo 'mistero'.
Società Speleologica Saknussem