Con questa intervista a Laura Rondinini cerchiamo di conoscere meglio un'artista dilettante che, pur avendo un'altra professione, si dedica alla scultura e alla pittura.Ecco, sono arrivata in via Roma, Laura si prepara a ordinare il suo laboratorio in vista della festa di domani, la Festa di Primavera, durante la quale esporrà le sue opere. Il laboratorio è stato chiuso a lungo perché è da dicembre che Laura non ha trovato il tempo di lavorarci.L'aria fresca e soleggiata lo ha già invaso, l'odore di chiuso è scomparso e si avvertono solo gli odori di tempere, vernici e argilla.
Così inizia la nostra chiacchierata.

Da quanto tempo nutri questa passione e come è nata?
Da quando avevo 18 anni. Dopo le superiori ho frequentato una scuola di disegno di Faenza, della durata di 4 anni. Da questo momento ho capito che mi interessava molto la scultura e ho seguito dei corsi serali per adulti su questa arte.Ho questo laboratorio dal giugno 2002.

Quali sono i tuoi prodotti artistici?
La mia passione maggiore è la scultura, forse anche perché ho avuto dei buoni maestri. Le mie sculture sono tutte di terracotta che è un materiale che mi si addice molto e ha un vantaggio: se ti sbagli o se non sei soddisfatto dell'opera la puoi modificare.Mi occupo anche di pittura dove però non ho ancora un mio stile, infatti sto ricercando e sperimentando diverse tecniche: graffiti sull'intonaco, affreschi, murales, acquerelli...

Quali sono i tuoi soggetti preferiti?
Nella scultura preferisco creare delle persone, soprattutto donne, ma non mi ispiro a persone reali. Ciò che è tipico delle mie sculture è che cerco di riportare l'idea di movimento, anche se il soggetto è fermo, cerco di trasmettere l'idea che in precedenza si sia mosso, inoltre do molta importanza all'abbinamento dei colori.Nella pittura penso che il soggetto vada scelto in rapporto alla tecnica utilizzata e quindi sperimentando diverse tecniche scelgo anche diversi soggetti. A volte faccio delle fotografie prima di realizzare le opere, ad esempio ho fatto delle foto a particolari del paesaggio casolano e poi l'ho riprodotto con gli acquerelli.Do molta importanza alla ricerca estetica, all'abbinamento dei colori, questo non solo nelle mie opere, ma anche nel modo di vestirmi, nell'arredamento di casa mia...

Quanto tempo dedichi a questo hobby (se per te è solo un hobby)?
Per me è un hobby, una passione che nasce dal mio bisogno di creare qualcosa, di esprimermi, quindi non lo vedo come un lavoro e se fosse tale, se fosse un impegno fisso, non mi piacerebbe più perché vedo questo come un mio momento di libertà.Mi dedico a questo hobby soprattutto quando sono libera da altri 'pensieri', quindi soprattutto durante l'estate, periodo in cui non lavoro, infatti questo per me è anche un modo per rilassarmi, per divagarmi. Quindi anche il laboratorio è aperto nelle serate estive e non ha degli orari fissi di apertura, se così fosse non mi piacerebbe più perché lo vedrei come un impegno.

Cosa ne fai delle tue opere?
Le opere le tengo in laboratorio e a casa, alcune le ho regalate, altre vendute. Infatti, anche se non vedo ciò come un lavoro, di opere ne ho vendute tante. La soddisfazione maggiore, quando vendi un'opera, non deriva dal guadagno, ma dal fatto che alcune persone ammirino così tanto qualcosa ideato da me da comprarlo. Questo per me è molto gratificante.Alcune opere non le venderei mai per motivi di affetto.
Ho partecipato anche ad alcune mostre: alla Marguttiana (una manifestazione per artisti faentini), alla mostra collettiva alla Molinella sempre a Faenza e ho allestito una mostra a Palazzuolo. E naturalmente ho il mio laboratorio a Casola.

Quando inizi un'opera la finisci sempre o ne lasci alcune incompiute?
Può capitare che lasci le opere incomplete per tanto tempo e se proprio non mi piacciono non le finisco. Il vantaggio della terracotta è che si può riutilizzare.

Hai dei modelli a cui ti ispiri?
Sì, i miei professori mi hanno dato l'impronta iniziale e mi ispiro ad alcuni artisti moderni da cui ho ripreso l'idea di movimento delle mie sculture.

Qual è il tuo colore preferito?
Vado a periodi. Inizialmente utilizzavo colori neutri, adesso utilizzo colori più decisi. Nelle ultime opere, ad esempio, ho utilizzato molto il verde.

Hai modo di utilizzare questa passione nella tua professione?
Sì, ho fatto lavorare i bambini con la creta ed abbiamo partecipato ad alcuni concorsi presentando le opere prodotte dai bambini. Inoltre ho una collega molto brava ,anche lei ,in queste cose e quindi valorizziamo certi tipi di attività.

A cura di Elisa Malavolti
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