dicembre 2011. Anche per quest'anno i luoghi comuni sull'andamento meteorologico potrebbero sprecarsi: non ci sono state le mezze stagioni né le stagioni di una volta, non c'è l'inverno e l'estate è stata molto calda, eccetera, eccetera.
Davvero un'annata anomala anche se , a parte il caldo del mese di agosto, ce ne siamo appena accorti perché eventi eccezionali non ci sono stati come, purtroppo, altrove. Non c'è stata grandine, non c'è stata penuria d'acqua, un po' di vento forte a dicembre ma neanche un acquazzone violento.
Eppure anche senza bisogno di grandi eventi da protezione civile l'annata va ricordata per le sue anomalie tuttora in corso ( scriviamo al 28 di dicembre).
Due dati spiccano su tutto: la piovosità bassa distribuita in modo molto disomogeneo e le alte temperature che hanno condizionato pesantemente la gestione di alcune colture agricole e le rese di altre. Sono piovuti poco meno di 600 millimetri a fronte di una media di circa 800 annui.
Le piogge poi si sono concentrate soprattutto nel primo semestre perchè dall'inizio di luglio fino alla fine di dicembre ne abbiamo misurati appena 153 mm. E pensare che i mesi piu' piovosi sono stati da sempre quelli autunnali... Se non ci fosse stata la prima settimana di marzo a chiudere con 70 mm di pioggia (che a 400 metri era tutta neve) un inverno e un autunno fra i piu' ricchi di precipitazioni l'estate 2011 avrebbe visto seccarsi il fiume. Che invece ha retto abbastanza tanto che soltanto a fine novembre il nostro sindaco ha emesso l'ordinanza sul risparmio d'acqua.
L'altro dato è stata la temperatura dell'aria assolutamente record per i picchi massimi del mese di agosto. Dal 20 al 27 agosto a Casola abbiamo registrato massime sopra i 35 gradi con una punta di 37 ( consoliamoci: a Imola era 41 gradi!!). Ma, a parte una decina di giorni di luglio grigi e freddi che pareva autunno, tutta la stagione estiva ha registrato valori medi elevati. A pagare il prezzo piu' elevato di quest'andamento è stata l'agricoltura non solo per la continua necessità di interventi irrigui ma anche per le rese scarsissime dei nostri castagneti.
Dopo due inverni rigidi e ricchi di neve quello che sta trascorrendo è invece tiepido e comunque scarso di acqua solida o liquida che cade dal cielo. Impossibile fare previsioni. Parrebbe che gli ultimi due inverni siano stati la vera anomalia dentro a uno scenario di riscaldamento globale e ci dobbiamo quindi attrezzare a considerare quest'annata poco anomala ma purtroppo molto normale.