Ci è stato chiesto dalla Redazione di stilare un breve bilancio del “Mercatino Serale delle Erbe” e di presentare l'attuale stato del Consiglio della Proloco casolana, che, come molti sapranno, è in scadenza di mandato il prossimo 31 dicembre. Con piacere, approfittiamo dell'interesse de “Lo Spekkietto” per fare il punto della situazione.

Per quel che riguarda il Mercatino, quest'anno l'obiettivo che ci eravamo prefissati era quello di dare una nuova “spinta” a questa ormai trentennale manifestazione che con il passare del tempo sembrava registrare un fisiologico calo di pubblico e di interesse. Il nostro scopo era quello di sviluppare il tema delle erbe officinali, uno dei simboli di Casola e il fulcro della manifestazione, trovando altre forme di intrattenimento ed altri campi di applicazione delle stesse, senza però “snaturare” il Mercatino. Cosa più semplice a dirsi che a farsi, perché si tratta di una manifestazione che si sviluppa nell'arco di due mesi, ma per la quale volevamo garantire una certa continuità di espositori, spettacoli e servizi.L'idea principale è stata quella di “razionalizzare” ed ampliare l'offerta, raggruppando e dislocando gli espositori in posizioni diverse a seconda dell'utilizzo che essi fanno delle erbe. Tra i partecipanti abituali del Mercatino sono quindi state individuate le “erbe sulle bancarelle”, dedicate ai prodotti dell'erboristeria cosmetica e medicinale, e le “erbe nel miele”. Queste due aree tematiche hanno in pratica “riempito” tutta la zona storica del Mercatino, ovvero piazza Sasdelli e le tre vie che in essa confluiscono.
La grande novità è stato l'utilizzo di piazza Oriani come teatro aggiuntivo: uno spazio pensato soprattutto per l'informazione, la gastronomia e il relax. E' qui che abbiamo collocato gli stand del Giardino Officinale A. Rinaldi Ceroni e quello delle conversazioni sulle erbe, due capisaldi del Mercatino che meritano forte visibilità e spazi appropriati. Ad essi abbiamo affiancato la zona delle “erbe in tavola”. Oltre al ristorantino di piazza Sasdelli, gestito magnificamente dai ristoratori casolani, oltre allo stand dell'Avis ed ad alcuni esercenti che per motivi pratici hanno esposto i propri prodotti in prossimità dei loro negozi, abbiamo ampliato l'offerta gastronomica portando letteralmente in piazza pizze e gelati alle erbe. Sono stati contattati tutti coloro che a Casola lavorano in questo settore e due di loro sono stati disponibili a cimentarsi in questa nuova avventura. Inoltre, grazie alla collaborazione degli agricoltori casolani per la prima volta è stato allestito un banco in cui erano esposti e messi in vendita al Mercatino i prodotti del nostro territorio, come marmellate, confetture e liquori artigianali accompagnati da degustazioni gratuite. E' venuto naturale, quindi, collocare di contorno a piazza Oriani molti nuovi espositori che utilizzano le erbe per preparare tisane, liquori, cocktails e birre, individuando così la zona delle “erbe nel bicchiere”. Si è completato il tutto con l'accompagnamento di ulteriori spettacoli musicali “soft”, che invitassero il pubblico a godersi una bevanda o un gelato curiosando tra le erbe del Giardino Officinale.Per quel che ci risulta, si può decisamente dire che l'introduzione di queste novità abbia avuto esiti positivi: abbiamo raccolto l'opinione generalmente favorevole dei casolani e registrato un aumento dell'affluenza di pubblico ospite. Inoltre ci sono pervenute numerosissime richieste di materiale ed informazioni, e, cosa importante, molte richieste di partecipazione di nuovi espositori (arrivate addirittura a Mercatino in corso, alle quali abbiamo dovuto rispondere negativamente anche perché non avevamo più banchi espositivi a disposizione !). A nostro parere, quindi, si tratta di una buona base su cui lavorare in prospettiva del prossimo anno, nel quale andrebbero comunque messe a punto alcune strategie soprattutto in ambito organizzativo, vista la mole di lavoro aggiuntiva che l'ampliamento del Mercatino comporta.Queste sono le novità “visibili” a tutti, ma vorrei sottolineare anche un altro aspetto importante, e che è stato un po' alla base di questo cambiamento: la volontà di coinvolgere il maggior numero possibile di esercenti e produttori casolani al Mercatino e in generale a tutte le manifestazioni del nostro paese. Siamo convinti che un'associazione di volontariato come la Proloco (e il nome di per sé già lo dice), debba “pensare” le feste soprattutto per la gente che qui vive o ha un'attività, e trovare il modo, dove possibile, di renderle protagoniste. Mercatino a parte, possiamo dire che le manifestazioni più riuscite del nostro paese siano la Festa di Primavera e la Festa dei Frutti Dimenticati, due eventi per portano a Casola gente da ogni parte d'Italia. Ed è da notare che sono due feste realizzate quasi esclusivamente grazie a gente del posto (i ragazzi e le ragazze delle società costruttrici, i produttori dei frutti, tantissimi volontari e una decina casolani che temporaneamente vengono classificati come “consiglio Proloco” ). E parlando di Consiglio Proloco, veniamo alle dolenti note. Ognuno di noi entro dicembre dovrà decidere se continuare questa avventura o lasciare. Le soddisfazioni ed i momenti piacevoli vissuti a contatto con le persone di Casola e di fuori sono state innumerevoli, e ripagano di tutte le inevitabili tensioni che ci sono state nei primi momenti, soprattutto a causa della nostra inesperienza. Ora che abbiamo cominciato ad “ingranare”, ci dispiace dover ribadire anche in questo spazio che le sole nostre forze attuali sono insufficienti a reggere il lavoro che riteniamo giusto mettere in pratica per le feste casolane, feste che hanno raggiunto un buon gradimento di pubblico e presentano ancora potenzialità di miglioramento. In questi tre anni abbiamo realizzato la sfilata notturna e portato le recenti innovazioni al Mercatino, cose in cui crediamo perché è appunto il pubblico che ce ne conferma l'apprezzamento, e che riteniamo doveroso garantire e sviluppare in futuro per Casola. Sarebbe per noi uno stimolo e la conferma di “aver fatto qualcosa di buono” se per il prossimo anno avessimo in consiglio qualche viso nuovo, qualcuno che abbia voglia di portare il proprio contributo di idee e la propria collaborazione nell'organizzazione pratica delle feste per migliorare ulteriormente ciò che è stato realizzato finora. E' indubbio che ci sia parecchio da fare e che non essendo in molti l'impegno si moltiplichi, ma basterebbero poche persone in più per alleggerire il tutto e rendere l'organizzazione delle feste casolane un momento di aggregazione e divertimento.La gente che viene nel nostro paese resta affascinata dall'entusiasmo e dalla passione che tutti noi casolani sappiamo esprimere nel creare queste feste “inusuali” con corbezzoli, azzeruole o carri in gesso che non passano da nessuna parte, tanto sono grandi. Ed esclamano “Voi di Casola fate proprio delle belle feste !”. Ecco, oggi c'è bisogno di “voi di Casola”, per migliorare il nostro paese e mantenerne vive le tradizioni. Noi, se avremo l'aggiunta di qualche nuovo elemento in seno al Consiglio, resteremo volentieri perché le soddisfazioni ed i momenti belli hanno ricompensato ampiamente tutti gli sforzi fatti finora.


Per la Proloco di Casola Valsenio
la segretaria Laura Visani
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