Oggi, dopo l’ultimo saluto a Padre Francesco dove Casola si è stretta attorno a questa persona speciale, mi è pervenuta l’ultima lettera che ha scritto Padre Francesco Rinaldi Ceroni e pubblicato nel mensile Mariano “Madre di Dio” il 3 Marzo 2006.








AMICI LETTORI

“Caro direttore e cari Amici Lettori di “Madre di Dio”, questa volta ho passato proprio i limiti della gentilezza, lasciando trascorrere circa 3 anni senza farmi vivo con Voi, nemmeno per comunicarVi se sono ancora vivo …
Sì, sono ancora fra i viventi, ma ricoverato, ora, ammalato grave, all’Infermeria della Casa Madre dei Comboniani di Verona. Sono rientrato in Italia il 21 Giugno scorso, poiché Dottori della Clinica “Opus Dei” di Kinshasa, nel Congo democratico, mi hanno pronosticato, con referto confermato dai medici di Verona, un tumore inguaribile al pancreas. Pazienza: sia fatta la volontà di Dio!
Qui mi hanno prestato qualche cura, ma, vista la mia venerabile età di anni 81 compiuti e il mio stato precario di salute, dubitano delle possibilità che avrei di superare un’operazione che durerebbe non meno di 6 o 7 ore, senza contare l’improponibilità di reggere all’anestesia.
Pensare di tornare ancora in Africa non è realistico. Laggiù io sarei più di peso che di aiuto, perché bisognoso di continua assistenza: cosa impossibile in normale Missione.
D’altra parte, io devo essere molto grato al Signore che mi ha concesso tanti anni di vita missionaria: il 6 Giugno 1948 sono stato ordinato sacerdote, e il 6 Agosto dello stesso anno ero già sul piroscafo in partenza per l’Africa, via Beirut-Cairo per lo studio della prima lingua del mio apostolato, l’Arabo. Dall’ora fino al 5 Giugno 2005 sono sempre rimasto in Missione, salvo che per qualche breve visita in famiglia e alcune Giornate Missionarie a Rebbio di Como e a Pordenone.
Ultimamente ero nella missione di Rungu, la prima dei Comboniani nel Congo, aperta nel 1963 e dove, subito nel 1964, furono massacrati 4 Confratelli che sono divenuti un po’ i parafulmine di questa Missione. Infatti, mentre in quasi tutte le Missioni sono avvenuti saccheggi, pillage (crimini di guerra), furti e ruberie di ogni genere, le varie opere della Missione di Rungu sono state risparmiate in questi ultimi 40 anni: segno che dall’Alto c’è qualcuno che pensa a noi […].
Come ultimo desiderio, lasciando in modo definitivo la mia cara Africa, c’è la costruzione di una Scuola Secondaria nella Parrocchia di Bamokandi, nella Diocesi di Dungu, affidata ai Comboniani da più di 40 anni e già frequentata da più di 300 Alunni, alloggiati in capanne di paglia e fango, mentre la scuola è priva di qualsiasi struttura abitativa e didattica.
Cari Amici, io non posso più andare a servire questi fratelli poveri in Africa, posso solo offrire al Signore per loro le mie sofferenze e la mia preghiera, e affido alla Vostra comprensione e generosa carità la richiesta di un’offerta di questo progetto, certo che farete ciò che il Signore Vi suggerirà.
Metto questa preghiera nelle mani della Santa Vergine Maria, ricordando tutti al suo Cuore Immacolato e chiedendo per tutti la divina ricompensa”



PS – le offerte possono essere inviate a mezzo ccp n. 28394377, intestato a : Padri Missionari Comboniani – Mondo Aperto Onlus, Vicolo Pozzo 1 – 37129 Verona,
specificando: Istituto Comboni Dungu Bamokandi.
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