Roma, 20 agosto 2005

In risposta al sollecito, pervenutomi dalle SS.VV. e da quasi tutta la cittadinanza di Casola Valsenio, che ha voluto farsi presente attraverso la raccolta di 654 firme per chiedere che le suore del mio Istituto non lascino il paese, desidero esprimere anzitutto gratitudine e sorpresa.
Effettivamente non si tratta di voci, ma di una decisione che da tempo, a livello Provincia religiosa, si sta valutando proprio per impedire che ciò avvenga, dopo 160 anni di presenza delle Suore Maestre di S. Dorotea in Casola.
Abbiamo tanti motivi per non lasciare il paese. Uno è che le mie consorelle veramente hanno voluto e vogliono bene alla gente di Casola, l'altro, altrettanto vincolante, è il bene che la gente ha sempre dimostrato verso le suore. Basterebbero questi motivi per continuare a restare e a collaborare, per quanto possibile, al bene del paese.
Devo però anche dichiarare che il mio Istituto, da diversi anni, si trova in difficoltà a motivo dell'età e della diminuzione del personale. Come hanno potuto notare, le sorelle rimangono nelle comunità fino a che gli anni e la salute lo consentono, ma poi è per me doveroso offrire un'adeguata assistenza. In questi casi, oggi, diventa difficile la sostituzione che invece si presenta necessaria per mantenere le comunità nelle convinzioni di una convivenza dignitosa.
Di fronte a questi motivi non ho molta scelta e, purtroppo, è con vivo dispiacere che prima o poi, non più tardi del prossimo anno, si dovrà procedere alla chiusura.

Prevedo di poter farmi presente prima di ogni immediata decisione.

Esprimo alle SS.VV. un grazie per l'attenzione e la collaborazione offerta.

Distinti saluti.
Suor Teresa Simionato
Superiora Generale.