Una bella giornata di sole, vela chiara, il tepore del sole che vuole dire la sua in una giornata di febbraio, la natura che aspetta con pazienza la primavera e l'aria sana delle nostre colline mi spingono a cambiare strada per andare a Imola: Toranello!!!!
La strada è anche più corta e il panorama non è niente male ma dopo pochissimi chilometri si iniziano a vedere nuvole di gabbiani che ti fanno sorgere un piccolo dubbio: sto andando al mare? Proprio così, sono diretto al mare, e che mare ..... continuando verso quegli uccelli che turbinano nel cielo si incomincia a sentire un odore diciamo sgradevole che, se si è in compagnia, può creare un immediato imbarazzo finché non si arriva al cartello: DISCARICA PER RIFIUTI SOLIDI URBANI E ASSIMILATI 'TRE MONTI'.

Ora si spiegano i gabbiani e la puzza, ma non riesco a spiegarmi le case abitate nel raggio di 1 chilometro.
Siamo arrivati al mare di cui sospettavo poco fa: un mare di ..... (rifiuti).
Questo è quanto, l'umore non può che scivolarti in basso e se non stai attento te lo ritrovi tra il pedale del gas e quello del freno. Che bella giornata di sole, vela chiara, il tepore ........., e tanta immondizia fuori dalla porta di casa.
Tra le mille sfaccettature dell'inquinamento oggi ho scelto questa: lo stile di vita adottato dai paesi industrializzati comporta la produzione di montagne di rifiuti.
Il volume dei rifiuti è in preoccupante continuo aumento e tutti i paesi si stanno confrontando con questo problema che sta provocando polemiche e conflitti su come, ma soprattutto, dove posizionare discariche per accogliere questi rifiuti.
Nella società odierna la maggior parte dei rifiuti sono di origine agricola, industriale e mineraria ma non sono da trascurare quelli di origine domestica che stanno raggiungendo quasi il 25%. In Europa i rifiuti vengono generati ad un ritmo di 1 Kg pro capite al giorno per un totale di circa 25 milioni di tonnellate di rifiuti l'anno. Stiamo appunto parlando di una vera montagna di rifiuti a cui diventa sempre più difficile trovare una sistemazione.
In alcune zone sono stati costruiti degli impianti di incenerimento che dovrebbero ridurre al minimo il volume di queste ingenti quantità di scarto di cui la nostra società è responsabile. Se da un lato questi impianti riducono il problema del volume dall'altro creano il problema dell'immissione di sostanze tossiche nell'aria e quello dello smaltimento dei filtri che utilizzano per purificare i fumi che inevitabilmente si creano durante il processo di incenerimento.
Si sta cercando di trovare soluzioni a questo genere di problema ma la pista migliore e più sana che si può seguire rimane quella di limitare la produzione di rifiuti per quanto più ci è possibile.
In quanto cittadini di questo pianeta abbiamo il dovere morale, sia nei nostri confronti ma soprattutto nei confronti dei nostri posteri, di salvaguardare l'ambiente in cui viviamo.
La raccolta dei rifiuti deve perciò tenere conto di questa prospettiva, e per questo sarebbe bene attenerci alla regola del consumo critico detto anche delle 'quattro erre': Riuso, Riduzione, Recupero e Riciclaggio.
Bisogna massimalizzare il riuso prima di gettare qualsiasi cosa nella spazzatura, ciò comporterà la Riduzione della produzione dei rifiuti. A ciò bisogna però affiancare anche il Recupero e il Riciclaggio, entrambe forme di smaltimento dei rifiuti a basso impatto ambientale, che permettono uno sfruttamento ulteriore della materia prima.
Vi voglio elencare alcuni esempi di Riutilizzo che mi vengono in mente e che sono semplici da applicare:
_per la spesa bisognerebbe utilizzare sportine non usa e getta ma ad esempio quelle in cotone, juta, carta o le innovative borsine ecologiche in Mater-Bi, ovvero la bio-plastica idrosolubile di nuova generazione (che da un po' costituiscono un'alternativa alle solite sportine di plastica in polietilene e quindi derivate dal petrolio) che possono essere utilizzate diverse volte,
_preferire le pile riciclabili e quelle usa e getta,
_comprare prodotti di stagione e non cibi conservati ricchi di imballaggio,
_una bottiglia di vetro può continuare molte volte a fungere da contenitore,
_promuovere l'uso del vuoto a rendere per vetro e plastica (in questo modo si risparmierebbe il costo dei contenitori),
_un foglio di carta va utilizzato in entrambi i lati e soprattutto, al momento di cestinarlo, va gettato nel contenitore adibito al suo riciclaggio in quanto per produrre una tonnellata di carta da cellulosa vergine occorrono:
15 alberi
440.000 litri di acqua
7.600 KWh di energia elettrica

quando per produrre una tonnellata di carta riciclata bastano:
0 alberi
1.800 litri di acqua
2.700 KWh di energia elettrica

Tuttavia il riuso non implica che un oggetto debba essere riutilizzato con la funzione per cui è nato, la creatività costituisce per tutti noi un'ottima risorsa per inventare modi e forme di re-impiego (es.: una scatola di fagioli, possibilmente decorata, può diventare un simpatico porta penne). Incentivare il riutilizzo dei rifiuti prima di gettarli nella spazzatura, vuol dire anche dare libero sfogo alla propria fantasia, ma significa soprattutto assumere uno stile di vita che garantisca la salute del nostro ambiente e di conseguenza la nostra.
Il riuso dei prodotti e quindi la riduzione dei rifiuti è un problema che deve comunque coinvolgere non solo noi all'interno del nostro nucleo famigliare, ma è importante che questa filosofia venga estesa anche all'interno delle industrie dove i rifiuti si generano ancor prima che i prodotti finali vengano avviati alla rete di distribuzione e se si pensa che solo l'industria produce quasi il 50% dei rifiuti del nostro paese è bene pensare di rivedere il funzionamento dei cicli produttivi.
Rendere più efficiente l'utilizzo della materia e dell'energia è senz'altro l'unica via praticabile per il futuro, finalizzata al risparmio di risorse importanti e ad evitare gli effetti causati dell'inquinamento ambientale.
Riciclare è meglio che curare, siete perciò invitati ad utilizzare l'efficiente Area Ecologica situata a Valsenio che non solo è un buon sistema per la salvaguardia dell'ambiente ma è anche un buon sistema di risparmio sulla bolletta del pattume.

Naldi
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