Un giorno, ai tempi di Los Alamos, Enrico Fermi, conversando in mensa con il numeroso gruppo dei fisici ungheresi, propose il seguente interrogativo: 'Allora, dove sono?...'
Il tema della conversazione era “gli UFO”, e la domanda posta dal fisico italiano sarebbe passata alla storia con il nome di “paradosso di Fermi”.
Il paradosso di Fermi sintetizza il contrasto esistente tra i dati teorici, che stimano altamente probabile la presenza di vita extraterrestre intelligente, e l’osservazione pratica che smentisce questa eventualità.
Io penso però di poter affermare, con un alto grado di certezza, che esiste nel mondo almeno un caso documentato di contatto con alieni: la prova si trova a Casola Valsenio. Nella piazzetta davanti al comune.
In apparenza pare una brutta fontana ingentilita dalle premurose attenzioni floreali degli addetti comunali ma… guardando meglio, e soprattutto studiando qualche foto aerea, si intuisce subito la verità. La testimonianza, direi inconfutabile, dell’esistenza di vita extraterreste: l’impronta lasciata a terra dalla manovra di atterraggio e decollo di una astronave aliena!
A questo punto vengono spontanee alcune domande:
Quando sono atterrati? Ci fu qualche testimone del fatto? Gli alieni, partendo, prelevarono oggetti, fiori o piante da Casola? Ma soprattutto (e mi vien da tremare)… fu rapito qualche paesano?
Naturalmente, se la notizia dovesse uscire dai confini comunali, il risultato sarebbe una occupazione del paese continua e caotica da parte di studiosi e giornalisti di tutto il mondo… lo zibaldone di confusione che nessuno vuole!
Propongo, pertanto, prima che la notizia si diffonda, di far scomparire le tracce di questo incontro ravvicinato e di ripristinare ciò che la piazza dovrebbe avere per definizione: lo spazio libero.

Pier Ugo Acerbi
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