Per sfuggire al dolore d'esistere vi fate di tremila porcherie inutili con il risultato che continuate a mettervi un tappo sempre più grosso sull'anima'
Jack Folla - Alcatraz

'E' ora che ci svegliamo dal torpore in cui siamo caduti ... smettiamo di perdere tempo in immani stupidaggini che tutti i giorni ci annichiliscono... cominciamo a pensare di più alla nostra anima!'
Don Luca - Predica domenicale

Il fatto che queste due frasi continuino a rimbalzarmi in testa da un po' di tempo ha scaturito in me la necessità di osservare con maggior attenzione la realtà, reale o virtuale che sia (ormai si può parlare tranquillamente di realtà virtuale).
Non so se ci sia sempre il bisogno di criticare quello che accade da molto tempo, ogni giorno: se solo volessimo, potremmo semplicemente alzare gli occhi al cielo e vedere come è bello l'azzurro di un'alba incendiata d'inverno, oppure sniffare il caldo profumo dell'aria, ma penso che ogni tanto sia necessario sottolineare che qualcosa non va! Lo dobbiamo fare, è un nostro dovere di uomini e di cittadini, altrimenti quelle cretine di giornaliste rampantelle di Studio Aperto continueranno a farci credere che appena cadono due fiocchi di neve o quattro gocce di pioggia, siamo sull'orlo di una catastrofe. 'Milano oggi si è svegliata paralizzata dal ghiaccio e dal freddo, il traffico è in tilt e i lavoratori faticano a raggiungere il posto di lavoro in tempo.' Ma stiamo scherzando! Da quanto ne so la neve è sempre caduta anche a Milano, il traffico ha sempre intasato le strade (perlomeno fin dal tempo dei primi birocci) e ai lavoratori, se per un giorno, in un anno, sono arrivati tardi al lavoro, non è poi mai dispiaciuto molto!
Ma attenzione, non sarebbe niente se fosse tutto qui. Le stronzette (riferito alle medesime giornaliste rampantelle) ci danno anche il contentino...servizio successivo: 'Milano, (non capisco perché parlano sempre di questa triste metropoli, vabbuò ci penseremo un'altra volta. N.d.A.) terminato il lavoro, tutti a sorseggiare l'aperitivo con gli amici nei locali più trendy e, fra una chiacchiera e l'altra, ci si rilassa della giornata cominciata veramente male e, non si sa mai che si incontri qualche vip.....'
(Per ulteriori approfondimenti riguardo agli organi di informazione vi consiglio la rilettura di un piacevole articolo di opinione scritto dall'amico Lorenzo Dardi, apparso su 'Lo Spekkietto' n. 20, uscito nel dicembre del 2002).
Non vi sembra di avere la sensazione di vivere in un mondo che calcola tutto, che non improvvisa mai, che ad ogni causa pretende una conseguenza? Personalmente ho l'impressione che stiamo tendendo asintoticamente alla banalità totale: banalità intesa come appiattimento dello spirito critico, come adeguamento totale dei pensieri, e delle azioni ad uno standard che non appartiene alla vera natura animale e spirituale dell'uomo. Abbiamo tutto quello che possiedono tutti, non ci manca niente: Il filmone di Natale, la San Valentino Card per i messaggini d'amore, 'occhi indiscreti' che spiano ovunque e chiunque... Si potrebbe riassumere tutto ciò come una sorta di 'regime capitalista' o 'capitalismo di regime' a seconda di come più vi piace. Tutti uguali e tutti con una funzione: fatti per produrre un indotto, un risultato che faccia comodo soprattutto a 'qualcuno'.
Sì, so che non sto dicendo niente di nuovo, '1984' l' hanno già scritto e 'The Truman Show' l'hanno già girato, ma penso che in un momento in cui la tempesta del 'nulla' sta avanzando imperterrita...ma cosa ho detto??? Il NULLA?? Ancora?? Beh, guarda a caso, che ci crediate o no, sfogliando quel n. 20 de 'Lo Spekkietto', mi sono accorto che avevo già scritto qualcosa di molto simile, proprio sul NULLA che si stava prendendo i nostri sogni. Allora, un po' stupito, con lo 'scroll' del mouse sono tornato all'inizio della pagina che stavo scrivendo e ho riletto le due citazioni iniziali. Come mai un prete ed un condannato a morte cercano di spronare il Mondo a prendere coscienza di quello che sta, o meglio, di quello che non sta succedendo? Perché entrambi insistono sulla mancanza di cura della nostra anima?
Tempo di riflettere un secondo e tutto mi è apparso più chiaro, talmente evidente che mi sono stupito di aver impiegato diversi giorni a capirlo, le riflessioni che mi avevano portato a riparlare del NULLA, a distanza di due anni, contenevano già in sé la risposta: ANIMA.
Ma come faccio ad essere stato così distratto, è Lei il vero segreto di tutto, è questa l'unica arma che si può opporre a tutto ciò che vuole annientarci (sogni compresi) ed è per questo che dobbiamo continuamente mantenerla affilata.

Non so, e non mi interessa sapere se un prete ed un condannato a morte abbiano lo stesso concetto di anima, io credo che nella vita, ogni persona cerchi di darsi delle risposte e desideri assaporare nelle emozioni il senso profondo della sua esistenza! Noi viviamo! Non permettiamo a nessuno di farci semplicemente funzionare!

A qualcuno l'articolo potrà sembrare un delirio totale, qualcuno non si sarà nemmeno soffermato a leggerlo, altri l'avranno letto con curiosità...non so, ma voglio sottolineare che, finché esisterà questo giornale e la possibilità di esprimere liberamente le mie sensazioni, continuerò ad avere un'anima. Grazie Spekki(ett)o!!

TR
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