Cara Stefania, leggo spesso i tuoi commenti ed interventi sul sito de Lo Spekkietto, e spesso mi trovano d’accordo. Non però questa volta a proposito del parcheggio in piazza Sasdelli.
Da tempo mi batto perché quel minimo di spazio che in Piazza Sasdelli si è voluto mantenere libero dalle auto, sia salvaguardato e sia riservato al ruolo proprio che compete ad una piazza, cioè uno spazio libero ed aperto alla frequentazione della gente, o anche solo libero ed aperto alla visuale, e non un banale e squallido deposito di auto, specie dopo che i lavori di rifacimento della pavimentazione hanno ridato una certa dignità ad un’area che da tempo era degradata e non degna di un centro storico (quel poco di storico che abbiamo).
La città non è delle auto, la città è dei cittadini e non è assolutamente detto che qualsiasi spazio vuoto e praticabile debba essere a disposizione delle auto. A Casola ci sono parcheggi sufficienti per tutti e le distanze sono comunque tutte assolutamente a misura di uomo
Trovo pertanto anche esagerata e non giustificata la descrizione delle difficoltà che dici di incontrare nel parcheggiare. Abito come te in piazza Sasdelli e per principio non parcheggio mai (parlo per me e non per mia moglie) neanche nello spazio di Piazza Sasdelli riservato alle auto, eppure trovo sempre da parcheggiare nel giro di 20 o 30 o al massimo 50 metri. Credi a me quattro passi non fanno male alla salute. Piuttosto osservo che in barba al divieto di parcheggio molti parcheggiano nella zona vietata anche quando in via Marconi vi sono posti liberi (se vuoi posso mostrarti alcune foto che illustrano efficamente la situazione), è evidente che è più facile infilarsi con il muso in avanti in qualunque posto piuttosto che fare una minima manovra per parcheggiare in linea. E, credi a me, la maggior parte di coloro che parcheggiano nella zona vietata non sono vecchietti impediti che fanno fatica a fare due passi, ma fior di ragazzoni pieni di salute e vigore che magari praticano anche attività molto impegnative nel tempo libero.
Io credo nel valore educativo delle multe, le regole vanno rispettate, è quando il cittadino crede di poter violare o ignorare impunemente le regole che comincia pian piano il degrado. E non credere che dedicare anche quel po’ di spazio libero che è rimasto in Piazza Sasdelli (5 o 6 auto) al parcheggio risolverebbe qualche problema, ci sarebbe sempre chi non lo troverebbe sufficiente e ne trarrebbe motivo per parcheggiare in doppia fila o a lato della strada o di traverso in qualsiasi buco disponibile.
Io anche in anni lontani, vigente la vecchia situazione, prima della ristrutturazione, mi sono sentito in dovere di telefonare alle guardie (allora erano più presenti a Casola) perché venissero a constatare il caos e l’indisciplina ingiustificata che regnava in piazza Sasdelli. E nell’attuale situazione mi è capitato diverse volte, trovandomi in piazza con qualche mio nipotino, di dover contendere lo spazio libero e vietato alle auto a qualche automobilista dal cipiglio torvo e infastidito che, nonostante vedesse la presenza di persone e bambini in piazza, tentava comunque, a volte riuscendovi, di infilarsi con la sua auto. E’ civiltà questa?
Di notte non c’è nessuno dirai? Ma io ti dico che più deroghe applichi e meno la norma viene rispettata. Ribadisco comunque per esperienza diretta che non vi è alcuna reale necessità di derogare, gli spazi disponibili ci sono ed a portata di mano, anzi di piede. Ed a proposito della petizione che menzioni, io, pur rispettando tutte le iniziative che partono dalla base, mi auguro proprio che i cittadini casolani si impegnino per più nobili cause e per cause più giuste e meritevoli di essere difese e soprattutto più lungimiranti.
Con immutata stima ed amicizia

Alessandro Righini
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