Casola 2 – Sesto Imolese 0
E’ domenica, e come ogni domenica dentro a questo spekkietto, parliamo di calcio.
E guardiamolo questo spekkietto, guardiamolo bene e guardiamoci.
Noi che siamo rincoglioniti di pallone gonfiato da tv, soldi, moviole, playstation, reality, scommesse e m…a varia.
Non ricordiamo più il pallone, quello bello, quello che oggi giorno rimane una delle poche zone franche in cui sopravvivono l’irrazionale, la passione e l’emotività allo stato puro.
E’ difficile da spiegare, molto più facile è capirlo.
Usciamo un attimo dal rincoglionimento generale, nessuno di noi sa dove stiamo andando (se c’è qualcuno che lo sa, lo dica), siamo smarriti e facciamo una fatica bestiale per trovare e capire quale ruolo abbiamo.
Ruolo salta fuori perchè ruolo è una parola comune tra calcio e vita.
Non importa nulla se non capite qualcosa qui dentro, c’è forse qualcuno che capisce qualcosa là fuori?.
Ma più che capire noi, è il mondo che non si spiega bene.
Ma è colpa nostra, non colpa sua.
E facciamo sempre più fatica a rimanere aggrappati.
Ma è domenica, torniamo al calcio, a quello bello.
Quello sudato, che ti sporca di erba e di fango, quello che fa incavolare madre o compagna perchè il calcio non lo capiscono.
E devono pure lavare, far asciugare e stirare ancor di più e… NON NE HANNO GIA’ ABBASTANZA DA FARE?.
Ma quel pallone, questa domenica, ci trova un ruolo.
Sappiamo qual è il nostro obiettivo, cosa dobbiamo svolgere, come dobbiamo comportarci.
Conosciamo su chi dobbiamo contare, e diamo tutto per arrivare fino in fondo.
Se ci riesci è fantastico, puoi dividere e condividere la felicità con altri.
Se non ci riesci, non sei un fallito, hai la possibilità di capire le tue debolezze, i tuoi errori… puoi migliorare.
Nel bene e nel male hai sempre qualcosa da capire, vivere e andare avanti.
E se ogni tanto ringraziamo un pallone, è una follia?
La realtà è lenta, lo spekkietto è rock…
RL
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