LA VITA DELL’UOMO NON PUO’ ESSERE MESSA AI VOTI

PARROCCHIA DI CASOLA VALSENIO
In collaborazione con
Comitato Scienza e Vita

LA VITA DELL’UOMO NON PUO’ ESSERE MESSA AI VOTI

La sera del 30 Maggio alle ore 20,30 ai Vecchi Magazzini la Parrocchia di Casola Valsenio organizza una conferenza, aperta alla cittadinanza per far luce e chiarezza sui temi del prossimo referendum sulla legge 40/2204 nota come legge sulla procreazione assistita o legge sulla fecondazione artificiale. Relatore sarà il dott. Gianfranco Mirri, ginecologo, responsabile del Consultorio Familiare Diocesano di Imola.
Tutti sono invitati.
Ci sono cose che non possono essere messe ai voti, una fra queste, anzi la prima fra queste, è la vita.
Una legge, faticosamente approvata in Parlamento (legge 40/2004), dopo anni di discussioni, ha messo fine all’anarchia completa che vigeva nel campo della fecondazione artificiale e sul trattamento degli embrioni umani ed ha stabilito un minimo di regole a cui cittadini, medici e ricercatori devono attenersi onde evitare almeno gli abusi e, diciamolo pure, i pastrocchi più gravi.
E’ una legge non perfetta e su alcuni punti non in sintonia con gli insegnamenti ed i principi morali dei cattolici e della Chiesa, tuttavia è quanto di meglio è stato possibile ottenere a livello legislativo, tenuto conto dei rapporti di forza in Parlamento e delle varie sensibilità morali dei nostri rappresentanti politici.
E’ una legge cosiddetta ‘trasversale’ nel senso che è stata approvata con il concorso di rappresentanti di varie e diverse componenti politiche che, in questa occasione, si sono svincolati dai tradizionali schieramenti ed hanno seguito ciò che suggeriva la loro coscienza.
Ora un referendum, promosso dai radicali ed appoggiato da altre forze politiche, in nome di una completa pseudo libertà che più che essere tale è arbitrio , misconoscenza e negazione dei diritti della vita nascente (ricordiamo che gli embrioni sono vite umane già concepite e quindi già esistenti) vorrebbe abolire i punti più qualificanti di questa legge per togliere di mezzo anche i pochi vincoli esistenti.
Sarebbe un ritorno al far west libero e selvaggio precedentemente vigente e di cui più volte sono stati denunciati gli effetti perversi, con migliaia di embrioni (vite umane) ibernati in frigoriferi che suscitano l’interesse di quei ricercatori che considerano gli embrioni ancora un semplice ‘grumo scuro di cellule’ e che ambiscono ad avere materiale vivo, facilmente disponibile, da utilizzare per le loro sperimentazioni.
Dall’ Episcopato Italiano viene l’indicazione di non andare a votare a questo referendum, ritenendo questa scelta la più appropriata, corretta ed efficace per impedire che si arrivi alla abrogazione della legge e si producano gli effetti negativi sopra evidenziati.
I temi in discussione sono tuttavia complessi e spesso di non facile comprensione, infatti da parte dei promotori del referendum si gioca molto su di una informazione basata sull’emotività e talvolta su argomentazioni e slogan fuorvianti che mettono in risalto solo i presunti diritti degli adulti ed ignorano completamente i diritti dei concepiti.
Per far luce e chiarezza anche e soprattutto sotto il profilo scientifico su questi problemi, la Parrocchia di Casola Valsenio ha organizzato per la sera del 30 Maggio alle ore 20,3,0 nella sala dei Vecchi Magazzini, una conferenza del dott. Gianfranco Mirri, ginecologo e responsabile del Consultorio Familiare Diocesano di Imola, che illustrerà, anche con l’aiuto di audio visivi, molti aspetti degli argomenti in discussione.
Tutta la cittadinanza è invitata ed al termine della conferenza sarà possibile porre quesiti e chiedere ulteriori delucidazioni.

Alessandro Righini