L’arte dentro
Domenica 16 febbraio è stata inaugurata a Lugo, ai “Lapilli” (Via Giuseppe Garibaldi, 46/1), la mostra personale del talentuoso pittore casolano Andrea Ragazzini, presentata dall’ormai famoso scrittore Cristiano Cavina (Casola docet): ho colto l’occasione di intervistare Andrea, chiedendogli non solo com’è nato il suo grande amore per la pittura, ma anche i suoi progetti in essere e in divenire.
1. Com’è nata la tua passione per il disegno e l’arte?
“Sono da sempre appassionato di disegno (tecnico) e mi sono diplomato come geometra. Successivamente mi sono laureato in ingegneria edile a Bologna dove mi sono appassionato alla progettazione 3D e rendering, facendo emergere le doti artistiche applicate alla composizione architettonica. Mi sono avvicinato per caso al disegno artistico grazie alla visione di un’immagine trovata per caso su Instagram: un disegno iperrealista realizzato a matita. Incuriosito da quell’immagine, caratterizzata da una minuzia e attenzione quasi certosina per i dettagli, ho provato a fare un ritratto di mio figlio per gioco ed è stato amore a prima vista. Ho cominciato acquistando diverse matite, poi spostandomi in negozi appositi dove ho comprato una tela di grandi dimensioni (80 x 90) e dei colori che sono andati a creare la mia prima tela, a cui sono molto affezionato: il ritratto di mia nonna, dal titolo Intima devozione. Il disegno e la pittura mi aiutano a rilassarmi e ad esprimere le mie emozioni, ciò che io sono: l’arte, quando ti entra dentro, ti divora. Da quel giorno (ormai sono passati circa 7-8 anni) è un cammino in continua evoluzione: dal disegno a matita sono passato ai carboncini, alla pittura a olio e negli ultimi periodi ho sperimentato l’acrilico.
Completamente autodidatta, mi sono ispirato ai pittori del ‘600 come Caravaggio, Vermeer, Rembrandt, Rubens, Mancini, ecc. Prediligo dipingere volti in contrasto con la luce su tele di grandi dimensioni con la tecnica della pittura a olio.
Ultimamente mi dedico alla sperimentazione dei colori acrilici, dove cerco di trasmettere la passione attraverso cuori e motivi floreali.”
2. Quali sono i tuoi soggetti preferiti da ritrarre?
“I miei soggetti preferiti sono i volti, soprattutto delle persone anziane: sullo sfondo nero, risaltano le loro rughe, quegli occhi profondi (che per me devono essere nitidi e rappresentare l’anima della persona) che sanno di vita vissuta, con un passato da raccontare. Poi, dipingo dei fiori, su consiglio di un mio amico, che per me sono più una leggerezza, un passatempo, utilizzando colori caldi: sono decorativi. Però prediligo i ritratti, quelli per me sono i veri quadri, dove esprimo il mio essere.”
3. L’arte è l’unica traccia del passaggio umano sulla terra: qual è il messaggio che vuoi comunicare al mondo?
“Il messaggio dei miei dipinti è quello di avere passione per le persone anziane e del loro volto, segnato dalle fatiche del lavoro e dalla vita. In poche parole, provare rispetto per le persone e volergli bene per quello che sono e come si presentano.”
4. Qual è il dipinto che ti rappresenta di più?
“L’intima devozione”, il ritratto di mia nonna: per il contrasto luce e ombre, che sembra che salti fuori dalla tela e per gli occhi così profondi e comunicativi.”
5. Che cosa significano per te il paese di Casola Valsenio e le persone che vi hanno abitato e vi abitano?
“Ho realizzato una decina di quadri sui personaggi di Casola Valsenio e attualmente alcuni sono in mostra a Lugo a i Lapilli. Per me realizzare questi quadri significa portare il paese di Casola Valsenio, con i grandi personaggi che vi hanno abitato, nelle grandi città che non conoscono questo mondo. Vorrei trasmettere il valore e la bellezza del vivere in un paese piccolo e familiare come Casola, facendo vivere le persone che sono nei miei ricordi e ora non ci sono più, attraverso i miei quadri.”
6. Hai dei progetti in essere e degli altri in divenire?
“Il progetto attuale è quello di raffigurare i personaggi casolani nei miei quadri e di portarli in mostra.
Un mio proposito futuro è quello di dipingere una tela di grandi dimensioni sul tema politico dei migranti, ispirato al quadro di Rembrandt Cristo nella tempesta sul mare di Galilea (1633) per partecipare al Volterra Art Week (dal 28 agosto al 3 settembre 2025). In questo quadro di Rembrandt viene rappresentato Gesù saldo mentre cammina sul mare di Galilea, in procinto di salvare i suoi apostoli dall’affondare della barca.
Quindi, vorrei riproporre il tema rititolando il quadro Tempesta nel mar Mediterraneo con soggetti i migranti salvati dalle organizzazioni costiere con i giubbotti arancioni ad alta visibilità per rendere più immediato e suggestivo il messaggio che voglio lanciare.”
7. Dove possiamo vedere le tue opere?
“Attualmente, come già citato, nella mostra temporanea a Lugo, invece altre opere sempre in esposizione si possono trovare presso l’ex forno Montefiori, nel bar della stazione dei treni di Castel Bolognese, alla trattoria Fita a Borgo Tossignano, alla pizzeria Da Mario 1972 a Riolo Terme dove si possono trovare dei miei motivi floreali e, infine, anche a Ravenna alla pizzeria Futura.
I Casolani più attenti avranno visto Andrea alla manifestazione artistica Inquadra organizzata dai Creativi Sopra La Media, dove ha ottenuto ottimi riconoscimenti.
E per tutti, i quadri del pittore Andrea Ragazzini sono visibili sul suo sito internet:
www.ragazziniandrea.it”
Clelia Tozzola