PRO LOCO intervista al nuovo Presidente Marco Unibosi
In una piccola comunità come la nostra, e lo abbiamo infatti scritto già molte volte, risulta di assoluta importanza l’attività delle molte associazioni che operano nei vari campi della vita del paese; tra le tante associazioni però è percepita come prioritaria l’esistenza della Pro-Loco che si occupa di molte cose; come tutti sappiamo, nei mesi scorsi c’è stato un frenetico susseguirsi di assemblee pubbliche e poi di riunioni per arrivare alla formazione dell’attuale consiglio della Pro-Loco che da poco ha individuato il proprio presidente in Marco Unibosi. Come sempre accade in queste occasione, ci è parso importante rivolgere proprio al Presidente qualche domanda.
Se posso essere franco, in questo momento non credo interessi ai lettori tanto sapere come si è arrivati alla costituzione del nuovo Consiglio della Pro-Loco, ma semplicemente essere soddisfatti e rincuorati dal fatto che per i prossimi anni un consiglio ci sarà.
Prima domanda di prassi, chi fa parte di questo nuovo consiglio e come sono distribuite le cariche al suo interno?
Il consiglio della Pro Loco è costituito da 15 persone. Abbiamo deciso di dividerci deleghe e compiti in modo da essere maggiormente operativi anche rispetto ai rapporti con le altre associazioni e la comunità casolana. Nello specifico, oltre a me, ci sono Giorgio Sagrini, con l’incarico di Vicepresidente, Chiara Zaccaroni che sarà tesoriera, Selena Pederzoli con incarico di segretaria, Loredana Nati come responsabile della cucina, Ireneo Lelli e Biagio come responsabili del magazzino e a seguire Franco Albonetti, Piero Dall’Osso, Alessandro Faziani, Claudio Geminiani, Marco Menni, Antonio Quarneti, Michele Rinaldi Ceroni e Giovanni Tagliaferri che non avranno una delega ben specifica ma ricopriranno il ruolo di consiglieri.
Tu sei la dimostrazione che ci sono persone, che possiamo definire ancora giovani, che hanno voglia di spendersi per il paese. Mi sembra anzitutto una bella testimonianza.
Come vedi il ruolo della Pro-Loco in un contesto come quello di Casola? Quali sono i compiti che deve avere?
Credo che la Pro Loco sia fondamentale per una comunità come quella Casolana e sono molto amareggiato dalle dinamiche che hanno portato alla formazione di questo consiglio. Come ho detto nelle prime riunioni, il nostro primo obiettivo deve e dovrà essere quello di avvicinare nuove persone alla Pro Loco, giovani o meno giovani che abbiano voglia di rilanciare Casola e il suo turismo, in una fase complicata come quella che stiamo attraversando. C’è bisogno di energie nuove e idee che tengano conto del nuovo contesto dei social network, delle nuove istanze del mondo giovanile e che sappiano rivolgersi ad una platea più ampia di persone. Come dice il suo stesso nome e come è scritto nel suo statuto, la Pro Loco esiste a vantaggio della sua comunità, quella Casolana. Entrare a farne parte è per me, e credo per tutto il Consiglio, motivo di orgoglio ma anche una sfida che siamo pronti ad affrontare.
Quale è il clima all’interno del nuovo consiglio?
Sono molto contento di come abbiamo iniziato a lavorare. Ci siamo subito messi all’opera per l’imminente festa del tartufo che si terrà il 9 marzo e abbiamo subito intavolato un confronto con l’associazione Carri APS per organizzare una grande Festa di Primavera. Siamo persone che vengono da mondi diversi, a volte molto lontani. Probabilmente su molti temi la pensiamo anche in modi diametralmente opposti, ma questo non ci sta impedendo di lavorare in un clima sereno e costruttivo, per il bene di Casola e dei casolani perchè ad accomunarci c’è il grande amore per il nostro paese. Molti di noi sono nuovi ingressi e ci siamo ritrovati in un frullatore di informazioni e cose nuove da imparare ed impostare ma tutti abbiamo concordato sul fare nell’immediato gli interventi urgenti di manutenzione ordinaria e straordinaria delle nostre strutture, tenendo sempre a mente anche eventuali idee o sogni di medio/lungo termine, per i quali sicuramente ci sarà bisogno di un confronto anche con la comunità, le associazioni e la realtà economica locale.
Come ho scritto molte volte, noi dobbiamo essere orgogliosi delle molte associazioni di volontariato che operano sul territorio in vari campi e settori, ma la Pro-Loco è anche considerata una sorta di volano a cui anche le altre associazioni si rivolgono. Sarà ancora così?
Concordo che una delle caratteristiche che contraddistinguono Casola Valsenio sia il grande numero di associazioni che operano nei settori più disparati. E’ fondamentale mantenerle vive e fornire a queste realtà ottimismo ed energia, per fare in modo che i volontari non perdano la passione per quello che stanno facendo. La Pro Loco sicuramente continuerà a fare da collante rispetto alle varie iniziative e probabilmente dovrà farlo in modo ancora più strutturato. Ne ragioneremo come Consiglio ma la mia opinione è che si debba fare il possibile per sostenere le attività e le associazioni casolane, senza però dimenticare che gli sforzi fatti non possono essere dati per scontati, il clima deve sempre essere di rispetto reciproco e di aiuto, come d’altra parte credo sia sempre stato.
Sicuramente nella programmazione delle manifestazioni che caratterizzano Casola ci sono La Festa dei Frutti Dimenticati e La Festa di Primavera. La Festa di Primavera però è la festa più “casolana” che ci sia, nel senso che è un unicum anche difficilmente replicabile in altri territori e soprattutto è la manifestazione che direttamente o indirettamente coinvolge i casolani e che li fa sentire orgogliosi. Direttamente perchè molte persone fanno parte delle associazioni dei carri e indirettamente perchè è molto sentita da tutta la cittadinanza.
Dal momento che la Festa è alle porte, ci puoi indicare qualcosa?
Come ho accennato precedentemente, abbiamo già iniziato a lavorare con l’associazione Carri APS perchè già da quest’anno si possa proseguire nel solco del potenziamento della Festa di Primavera. Pur non avendo mai fatto parte di nessuna società dei carri, come tutti i casolani ho sempre sentito la Festa di Primavera come la mia festa, la nostra festa…penso anche solo al fatto che ogni tanto, anche in giorni lontani dal 25 aprile, mi ritrovo a canticchiare tra me e me la melodia che ogni anno la banda di Casola suona per accompagnare i carri. Di certo punteremo a rafforzare la proposta culturale e intrattenitiva del 25 aprile, permettendo ai cittadini di godere di una giornata piena di spettacoli sia introduttivi alla sfilata sia post sfilata.
Ci sono idee nuove da mettere in campo per questo vostro primo mandato?
Le idee sono tantissime. Sicuramente andrà potenziato l’ambito della comunicazione online e la collaborazione con le realtà economiche casolane perché, oltre ad organizzare belle feste, il nostro obiettivo è rendere Casola allettante in ogni momento dell’anno, sia per turisti sia per residenti. Dobbiamo saper comunicare meglio la bellezza delle nostre colline e della nostra comunità. Investiremo nella valorizzazione dei sentieri, dei percorsi escursionistici e delle tipicità del territorio e per farlo cercheremo in ogni modo collaborazioni con le attività casolane.
Noi vogliamo che i casolani tornino a sentirsi protagonisti delle proprie feste e non vivano la Pro Loco come un soggetto esterno che lavora per loro…devono sentirsi parte della Pro Loco.
Non resta che ringraziarvi.
Intervista a cura di Riccardo Albonetti