ULTIME DAL CAMPO: “HERCULES CAMP”

12 Agosto 20.24

Immaginatevi di vivere un’avventura fantastica, immersi nella magica cornice dell’antica Grecia. Prendete 4 sq.: Minotauri, animali della mitologia; Centauri, che arrivano e ci fanno la festa o ci tagliano la testa; Fauni, protettori della natura; Ninfe, il vostro peggiore incubo.
Aggiungete l’Olimpo da salvare e un eroe da aiutare, il tutto contornato dal bosco, dalla pioggia, dal sole, dalle innumerevoli sfide e giochi e dai vari “LETSGOSKY LET’S GO!”.
Questo è stato il nostro campo Reparto 20.24.
Ma non solo…
Il quarto giorno Poseidone decise di riversare su di noi la sua rabbia, ed eccolo là, l’acquazzone che si avvicina e si riversa sulle nostre tende: vento, aghi di pino, pioggia (quanta pioggia!), lacrime, urla per tutta la notte, tra un “Aiuto Capiiiiiiiiiii” e una strofa di Jhon Brown cantata a squarciagola, siamo riusciti a scampare il peggio. Armati di felpa e poncho siamo, finita la pioggia, siamo usciti nella notte per ballare e cantare: ed è subito “AFTER PARTY”.
E senza neanche accorgercene arriviamo a Venerdì, GARA DI CUCINA, e nel campo si sente risuonare l’eco “Sabioniiiiiiiiii, prendi le pentole!”. Tra alcuni pasticci e altri capolavori, dopo quattro lunghiiiiiiissssime ore tutte le sq. sono riuscite finalmente a finire… è tempo di fare la doccia (“Ancora?! Ma quanto ci laviamo a questo campo!”), ma Riccardo non si trova; attaccato fedelmente alla sua maglietta della Sisma e ai suoi pantaloncini blu elettrico, dopo circa 6 giorni non demorde e non capendo perché si deve lavare nuovamente, visto che la doccia l’aveva fatta due giorni prima, l’acqua non la vuole proprio vedere nemmeno con il binocolo.
Sabato mattina ci svegliamo con il desiderio di fare un giro per il bosco attorno al Parco del Carnè, anzi, in realtà il desiderio era dei Capi. Fischio del cerchio, zaino in spalla, solita paternale dei Capi “Non vi dovete dividere, seguite il sentiero, stile sempre al massimo, abbiamo occhi dappertutto ecc…” siamo pronti a partire, direzione sentiero 511, l’Anello del Carnè.
Tra le nuvole e i sassi cerchiamo disperatamente l’acqua, perché neppure a dirlo dopo neanche un’ora eravamo rimasti a secco, mentre cerchiamo di finire anche le attività della missione.
Pensavate fosse finita qui?!
Ecco nella notte parte un urlo demoniaco dal bosco: l’Idra si avvicina e dobbiamo sconfiggerla… che il gioco notturno abbia inizio!
Tra una scalpata e l’altra e una Luci quasi soffocata da Matt – The Prince – i Centauri riescono a trovare la spada di Hercules e a trafiggere il cuore del mostro!
Giunti a questo punto, il campo sta per finire, i ricordi tornano alla mente, così come un po’ di malinconia.
Stanchi, quasi morti, vogliamo fare qualche ringraziamento per imprimere sulla pagina i momenti e le persone che hanno fatto parte di questo viaggio incredibile:
Grazie ai Minotauri, competitivi ma dal cuore tenero, forti nello spirito e nei giochi;
Grazie ai Centauri, un po’ sgangherati e con la testa fra le nuvole, ma sempre pronti a mettersi in gioco e a far ridere con le loro scenette;
Grazie ai Fauni, pochi ma buoni (quando Enea non si perde nel suo magico mondo incantato), sempre pronti a lottare per conquistare la tacca del giorno;
Grazie alle Ninfe, ordinate, pulite e profumate, la sq. sempre pronta e puntuale, cariche ma non troppo;
Grazie alla Kambu, energica, con tanta voglia di fare (e farci tanti scherzi!), nessuno poteva sottrarsi al loro mitico richiamo “Marmittoneeeeeeeeeeeeeee”;
Grazie a Angy, Dami e Sofi, per esserci stati e per averci regalato tanti sorrisi risate;
infine, grazie ai Capi, Chicco, Emma e Luci, per esserci sempre e per metterci il cuore.

Specialità Redattori
Ludo, Mia, Enea, Vitto, Matteo, Nico