AZIENDA AGRICOLA CA’ NOVA – MELA DAI
Una storia di famiglia
Dietro all’inconfondibile mela rossa di Via del Monte di Valsenio risiede l’azienda agricola Ca’ Nova della famiglia Tronconi. Oggi la raccontiamo insieme a Luca Tronconi, fratello del titolare Marco.
La nascita dell’azienda di famiglia
L’azienda nasce nei primi anni del Secondo Dopo Guerra, tra il 50’-60’, grazie all’idea di papà Pasquale (in arte Pasqualino della Cà Nova). Parallelamente alla coltivazione principale del pescheto, 30 anni fa, decide di iniziare a coltivare qualche fila di mele e poi a venderle direttamente, come ci spiega Luca «…con una cassettina di mele su una sedia messa sulla strada davanti all’azienda. Ovviamente con una sola varietà di mele, la Golden.»
Ad azienda avviata subentra il fratello Marco, che aveva studiato agraria alle superiori, che ne prende la titolarità. Pochi anni dopo anche Luca si insedia e con esso arrivano novità: il kiwi e ufficialmente le mele!
Non c’è dubbio che il vostro prodotto d’eccellenza sia la mela. Che caratteristiche ha la vostra coltivazione? Quali sono le varietà più richieste?
Luca: «Seguiamo tutti i criteri di lotta integrata, cerchiamo di fare il minimo indispensabile in termini di trattamenti fitosanitari. Utilizzando questa metodologia si va a coltivare un prodotto nettamente più sano.»
Prosegue raccontando che tra mele estive e invernali, ha in produzione circa 25 varietà differenti. La raccolta, a scalare, comincia ad agosto e termina a fine novembre. «Ogni mela ha il suo sapore, profumo, consistenza. Ogni mela è diversa dall’altra.» Possiamo dire che ce n’è per tutti i gusti!
Secondo Luca: «Le mele che vanno per la maggiore sono la Golden e la famiglia delle Fuji. Inoltre, abbiamo in coltivazione tipologie di mele che non hanno ancora un nome commerciale che ci vengono proposte da un consorzio vivaistico di Ferrara per testare nuove varietà nel nostro clima di collina. Molte sono apprezzate dai nostri clienti.»
La maggior parte della produzione viene conferita ad una cooperativa agricola. Il resto viene venduto nel negozio dell’azienda direttamente ai clienti di lunga data e a tutte quelle persone di passaggio che si fermano sotto la grande mela.
State sperimentando nuovi prodotti da proporre ai clienti?
«Nel 2024 abbiamo trasformato le nostre mele in succo di mela, nella variante filtrato e non filtrato. Ha riscosso un discreto apprezzamento e siamo sicuri di riproporlo anche i prossimi anni.»
Sarà l’effetto “Casola Valsenio”, ma anche qui alla Cà Nova si trova un antico pomario con varietà sempre più difficili da incontrare al di fuori di queste piccole realtà: la pera volpina, la pera Scipiona, la pera Mora di Faenza. Insieme ad esse si va a comporre la varietà di frutta del punto vendita.
L’agricoltura, che sia di pianura o collina, è sempre ricca di sfide, soprattutto negli ultimi anni a causa dei cambiamenti metereologici. Che tipo di problematiche avete dovuto affrontare?
Tornando agli eventi di quasi due anni fa, Luca racconta: «Ho avuto due frane che dall’alto si sono staccate e sono arrivate nell’impianto del kiwi, dove hanno abbattuto una parte di pali, piante e rete antigrandine. Anche il lago per l’impianto antibrina che abbiamo in gestione come consorzio tra agricoltori è stato parzialmente danneggiato a causa della terra che si è riversata dentro.»
Per quanto riguarda i cambiamenti metereologici durante l’anno, i problemi principali che riscontra sono le grandi piogge e i conseguenti ristagni idrici, le gelate primaverili, ma anche il caldo anomalo va a danneggiare la superficie delle mele.
«L’anno scorso, la raccolta delle mele del mese di ottobre è stata una bella sfida impegnativa, un disastro. Il campo sempre pieno d’acqua ha rallentato significativamente il lavoro. Ogni anno è a sé, ci troviamo sempre con problemi differenti. Fare dei programmi a lungo termine in agricoltura, secondo me, oggi è diventato veramente complicato perché tanto è cambiato dagli anni passati… anche i detti dei vecchi si sono invecchiati.»
Grazie Luca per averci dedicato del tempo per raccontare con passione l’azienda di famiglia. Per noi è sempre un piacere conoscere più a fondo le realtà agricole che tengono vivo il nostro paese di vallata. Alla prossima e… buone mele a tutti!
Samanta Amadio