Via Matteotti in ostaggio
Casola Valsenio si trova da anni a dover affrontare un problema che pesa sulla comunità: la chiusura di Via Matteotti, uno degli scorci più caratteristici del paese, dovuta alla pericolosità strutturale di Casa Galeazzi. L’edificio, privato, è stato oggetto di interventi parziali e di molteplici solleciti da parte del Comune, senza che la proprietà abbia mai attuato una reale soluzione. Con il peggiorare delle condizioni, nel maggio 2023 l’Unione della Romagna Faentina ha emesso un’ordinanza per la messa in sicurezza dell’immobile, ma l’inerzia dei proprietari ha reso necessario un intervento diretto da parte dell’amministrazione comunale.
Abbiamo parlato con il sindaco Maurizio Nati per capire quali siano le tempistiche e le soluzioni concrete che il Comune sta mettendo in campo per restituire ai cittadini la viabilità della strada e garantire la sicurezza del centro storico.
La necessità di un intervento immediato
“La situazione è complessa e non nasce certo negli ultimi mesi. Da tempo ci siamo mossi per trovare soluzioni, ma la proprietà non ha mai dimostrato un reale interesse a risolvere il problema,” spiega il sindaco.
L’ordinanza del maggio 2023 imponeva ai proprietari di eseguire una serie di interventi urgenti, tra cui la verifica della staticità dell’edificio, il puntellamento delle strutture e la messa in sicurezza complessiva. Tuttavia, al 29 settembre 2023, nessuna di queste prescrizioni era stata rispettata.
A fronte di questa inadempienza, il Comune ha convocato a gennaio 2024 un tavolo con il Prefetto di Ravenna e i tecnici dell’Unione della Romagna Faentina, dove è stato ribadito alla proprietà l’obbligo di adempiere alle disposizioni dell’ordinanza, pena conseguenze civili e penali. Tuttavia, ancora una volta, nessuna azione concreta è stata intrapresa da parte della famiglia Galeazzi.
“Siamo arrivati al punto in cui il Comune, per legge, deve sostituirsi alla proprietà per garantire la sicurezza pubblica e riaprire la strada. Questo significa che dovremo anticipare i costi dell’intervento, che ammontano a circa 300.000 euro, sottraendo risorse da altri settori fondamentali del bilancio comunale,” prosegue Nati.
La soluzione tecnica prevista per Casa Galeazzi
Per mettere in sicurezza l’edificio senza dover ricorrere a una demolizione totale, il Comune ha incaricato l’ingegnere Marco Peroni di progettare un intervento che prevede:
- Demolizione selettiva delle parti più compromesse, in modo da evitare crolli incontrollati.
- Puntellamento strutturale delle porzioni ancora stabili.
- Creazione di un sistema di supporto per le pareti laterali con contrafforti.
- Copertura protettiva per impedire infiltrazioni d’acqua che potrebbero peggiorare la situazione.
“L’interno dell’edificio verrà sventrato, lasciando in piedi le pareti esterne, rinforzate con speroni strutturali. In pratica, la casa rimarrà come un guscio vuoto, in attesa di una futura riqualificazione; non possiamo lasciare un rudere pericolante nel centro storico, ma allo stesso tempo dobbiamo trovare una soluzione economicamente sostenibile,” spiega il sindaco.
Tempistiche: quando riaprirà Via Matteotti?
Il Comune ha già stanziato un primo fondo di 50.000 euro e prevede di raccogliere le risorse necessarie nei prossimi anni, cercando di recuperare i costi dalla proprietà. Tuttavia, i tempi burocratici e la possibilità di dover intraprendere azioni legali per ottenere i rimborsi allungano ulteriormente il processo.
Il cronoprogramma previsto è il seguente:
- Marzo – Aprile 2025: Assegnazione dei lavori alla ditta esecutrice.
- Maggio 2025: Avvio ufficiale del cantiere con allestimento delle strutture di sicurezza.
- Maggio – Ottobre 2025: Demolizione parziale e consolidamento dell’edificio.
- Novembre – Dicembre 2025: Verifica finale delle strutture e ripristino della viabilità.
Maurizio Nati conferma: “Se tutto andrà come previsto, la strada potrà riaprire entro la fine del 2025. Tuttavia non nascondiamo le difficoltà; si tratta di un intervento complesso, in un’area delicata del paese. Siamo consapevoli dei disagi e ci stiamo adoperando per risolvere la questione nel minor tempo possibile.”
Le ripercussioni sul paese e il futuro di Casa Galeazzi
La chiusura di Via Matteotti ha avuto effetti devastanti sulle attività commerciali della zona. Due negozi hanno già chiuso e il disagio per i residenti è evidente.
“Stiamo facendo il possibile per restituire la strada al paese. Il problema è che, anche dopo la messa in sicurezza, servirà un progetto di recupero dell’edificio. Una possibilità potrebbe essere quella di destinare lo spazio a nuovi appartamenti, mantenendo la fisionomia storica della via, e creando una piazzetta interna con parcheggi. Ma servono finanziamenti che al momento non ci sono,” spiega il sindaco.
L’idea di una futura rigenerazione urbana, seppur interessante, resta vincolata alla disponibilità di fondi regionali o statali. Per ora, la priorità è la sicurezza e la riapertura della strada.
Un appello ai cittadini e alla proprietà
Il sindaco conclude con un messaggio chiaro: “Comprendiamo il disagio e siamo i primi a voler risolvere questa situazione. Ma il Comune non può farsi carico di tutte le inadempienze dei privati. Continueremo a perseguire la proprietà per recuperare i costi dell’intervento e speriamo che in futuro si possano trovare soluzioni per ridare nuova vita a Casa Galeazzi.”
Casola Valsenio guarda al 2025 con la speranza che sia finalmente l’anno della svolta per Via Matteotti e per tutto il centro storico.
A cura di Nicola Rinaldi ceroni e Francesco Rivola