Garbén: ci scalda e ci porta via
Durante questa giornata si sono verificate delle raffiche di vento così forti da farci temere di rotolare seriamente fino alla Via Emilia. Un evento, ormai non più eccezionale, che ha coinvolto pressocché tutta la Romagna, dai monti al mare. Si chiama Libeccio, il vento caldo che spazza via tutto, ma anche Garbén, che tira sempre da Sud-Ovest.
La nostra vallata non ha una copertura di stazioni metereologiche molto efficace; conta solo due postazioni amatoriali, con pregi e difetti del caso. La panoramica relativa al vento della nostra valle è stata estrapolata da Meteonetwork, sito internet che integra i dati delle stazioni ufficiali e amatoriali, e mostra come la media del 28 gennaio si aggiri intorno ai 70-90 km/h.
Una delucidazione tecnica su questo evento ci è stata fornita da Pierluigi Randi, noto meteorologo romagnolo: «Una stazione meteorologica collocata nei dintorni di Casola Valsenio ha registrato una raffica da sud-ovest di 77 km/h alle ore 13:30 del giorno 28 gennaio, ma non sono note la collocazione, le specifiche e le caratteristiche del sensore fonte della rilevazione. Pertanto, considerando altri valori nella zona, rilevati da stazioni certificate, che mostrano raffiche massime fino a 90 km/h, peraltro del tutto compatibili con i danni osservati, è assai probabile che quel valore di 77 km/h sia sottostimato. Tramite un modello numerico di rianalisi ad elevata risoluzione integrato con i dati effettivamente osservati in zona, è stata simulata una raffica di 89,6 km/h tra le ore 13 e le ore 14 che appare del tutto in linea con i valori rilevati presso altri punti di rilevamento posti nella stessa area e situati alla medesima altezza sul livello del mare, e che quindi è da considerare affidabile.»
Al netto di quanto possano aver registrato le strumentazioni, gli effetti di queste raffiche sono stati tangibili e numerosi. Ce ne parla Devis Frollo, Capo Squadra al Distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari di Casola Valsenio: «Durante la giornata di martedì 28 gennaio, la squadra ha preso parte a 10 interventi collegati al vento forte, lavorando fino alle 20:30. La maggior parte delle problematiche riguardavano la caduta di alberi, alcuni sulla sede stradale, altri su cavi telefonici o cavi elettrici dell’Enel. Proprio quest’ultimi hanno creato danni maggiori e un intervento più complicato perché bisogna aspettare che gli operatori Enel confermino la sospensione della corrente prima di procedere ad abbattere e rimuovere le alberature. Proprio in Via Roma, nel confine tra due proprietà, una sempreverde è crollata e ha portato con sé i cavi della linea elettrica, sradicandoli e danneggiando il cappotto termico di una delle due case.
Siamo intervenuti anche sulla copertura del terrazzo della biblioteca di Casola, dove il vento ha scoperchiato la guaina protettiva. In questi casi, uno dei nostri vigili si assicura con l’imbragatura di sicurezza, installa corde, discensore e procede a salire sul tetto per rimuovere eventuali materiali pericolanti.»
Il vento così forte sembra stia diventando una costante, forse un altro segnale dei cambiamenti metereologici che stiamo vivendo già da diverso tempo. Non resta che ancorarsi bene al suolo, consigliamo un po’ meglio che gli abeti, e non aver timore di farsi spettinare.
Samanta Amadio