Un nuovo libro di un nuovo casolano

Mycol Gianfrancesco è arrivato a Casola, dove tuttora risiede in via Colombarina, nell’aprile del ’23 giusto in tempo per assistere e per subire il disastro delle frane. Oltre a quelle sulla strada comunale ce n’è stata una che gli è arrivata a bussare proprio alla porta di casa costringendolo a evacuare nella palestra comunale per qualche mese. Nativo della Lombardia, nella campagna casolana ha trovato il tempo per scrivere un libro che è uscito proprio ai primi dell’anno con il titolo: “ manuale del perfetto marketer sociopatico”.
1 Hai appena finito di scrivere il tuo primo libro. Di cosa tratta?
E’ una riflessione sul lato oscuro del marketing, un viaggio ironico e provocatorio che esplora le tecniche più estreme utilizzate da alcuni marketer per raggiungere i propri obiettivi. Il libro non è una guida da seguire pedissequamente, ma piuttosto un’analisi delle tattiche che, se portate all’eccesso, potrebbero sembrare sociopatiche: manipolazione emotiva, sfruttamento della paura, sovraccarico di contenuti invadenti e l’utilizzo esasperato di tecniche di persuasione. Ogni capitolo si concentra su un aspetto del marketing che, sebbene estremamente efficace, solleva interrogativi etici e morali, facendo riflettere sul modo in cui il marketing può diventare un gioco di potere senza scrupoli. Nonostante il tono ironico, l’intento del libro è quello di stimolare una riflessione critica su come queste strategie possano essere facilmente applicate nella comunicazione quotidiana, ma anche su quanto possano essere dannose nel lungo periodo. Dopo ogni lezione sociopatica, viene proposta una “buona pratica”, un modo più responsabile e autentico per approcciare il marketing / il Cliente, affinché i lettori possano capire come bilanciare efficacemente potenza persuasiva e valori etici. L’obiettivo finale è far capire che, sebbene il marketing possa essere intrinsecamente manipolativo, la vera chiave del successo risiede nella costruzione di connessioni genuine con il pubblico.
2 Oggi apriamo lo smartphone e siamo subito accolti da una ridda di voci che ci suggeriscono e ci consigliano negli acquisti di tutti i generi. L’impressione è che tu questo mondo lo conosci proprio bene. Come mai?
Il mondo del marketing digitale è un terreno che conosco molto bene. Da amministratore di una società che si occupa proprio di marketing e comunicazione aziendale, ho visto come le tecnologie emergenti e l’uso massivo dei dispositivi mobili abbiano cambiato il nostro approccio alla pubblicità e alla comunicazione. Oggi, le aziende devono non solo comunicare con il pubblico, ma anche anticipare le sue necessità, creando esperienze personalizzate che parlano direttamente alle emozioni e ai desideri del consumatore. Questo implica una continua evoluzione delle strategie, dove l’ascolto dei segnali digitali diventa fondamentale per costruire un dialogo autentico e strategico.
L’aspetto interessante di questo scenario è che, nonostante l’incredibile potenza dei dati e delle tecnologie in nostro possesso, il vero valore risiede nella capacità di bilanciare l’innovazione con l’etica. Le strategie più efficaci sono quelle che non solo rispettano i desideri del consumatore, ma li anticipano senza invadere la loro privacy o il loro spazio. In questo mondo, dove ogni click e ogni interazione possono rivelare una parte della nostra identità, il compito di chi lavora nel marketing è quello di creare connessioni reali, personalizzando l’esperienza senza mai perdere di vista il rispetto per l’individuo.
3 E’ abbastanza inconsueta anche la modalità di pubblicazione che hai scelto. Ce la spieghi?
La scelta di utilizzare Amazon KDP per la pubblicazione del mio libro è stata principalmente motivata dal desiderio di comprendere come funziona il processo editoriale in modo indipendente. Ho sempre avuto una curiosità naturale per tutti gli aspetti del mio lavoro, compresa la pubblicazione di un libro. In passato, avevo realizzato la copertina di un libro per una mia cliente, e da quel momento mi sono sempre chiesto come funzionasse davvero il mondo editoriale. Optare per KDP mi ha dato la possibilità di essere coinvolto in ogni fase del progetto, dalla scrittura alla distribuzione, e mi ha consentito di mantenere il controllo totale su ogni dettaglio, senza dover dipendere dalle tempistiche e dalle decisioni di una casa editrice.
A differenza di una pubblicazione tradizionale, in cui una squadra di professionisti si occupa di editing, copertina, marketing e distribuzione, con KDP mi sono trovato a fare tutto da solo (ed è proprio quello che desideravo). La possibilità di autoprodurre anche la copertina è stata un’opportunità per imparare e mettermi alla prova. Volevo capire come funzionano gli strumenti e i processi editoriali, per poterli gestire meglio anche in futuro. La realizzazione della copertina è stata una parte fondamentale del progetto, poiché mi ha permesso di esprimere visivamente la mia visione, senza passare per una selezione o un’approvazione esterna. Questa esperienza ha aggiunto un valore significativo al mio libro, rendendolo ancora più personale.
In una pubblicazione tradizionale, avrei probabilmente ricevuto un supporto da parte dell’editore, con professionisti che si sarebbero occupati della parte grafica, della stampa e della distribuzione. Tuttavia, la flessibilità che offre Amazon KDP mi permette di apportare modifiche in tempo reale, come aggiornamenti al contenuto o alla copertina, senza dover aspettare lunghi periodi di approvazione. Questo approccio più agile ha reso l’intero processo molto più dinamico ed oggi posso dire di aver imparato ogni aspetto di questa tipologia di pubblicazione.
4 Quello che si apprezza nel tuo libro non è soltanto la piacevolezza della lettura che a dispetto del titolo non ha nulla della noiosità media dei manuali. E’ anche che si tratta di un prodotto interamente artigianale. Tua l’idea, tuo il testo, tua la grafica e tua l’impaginazione. Di questi tempi dove ogni fase della produzione di qualsiasi oggetto, libri compresi, è parcellizzata in tante competenze specialistiche tu hai realizzato una cosa che invece ha la tua impronta dall’inizio alla fine. E’ una bella sfida…
Sì, è stata una sfida, ma mi è sembrato naturale prendere in mano ogni parte del processo. Il libro doveva essere completamente mio, per questo motivo ho scelto di occuparmene da solo. È stato un lavoro lungo e impegnativo ma anche molto soddisfacente: mi ha permesso di esprimere pienamente la mia visione.
Inoltre, il “Manuale del Perfetto Marketer Sociopatico” non è stato scritto come un manuale tradizionale, ma più come uno strumento che ti faccia riflettere e, perché no, anche sorridere. Il mio obiettivo era creare un’esperienza di lettura che non fosse solo informativa, ma che fosse anche divertente e stimolante. Volevo che ogni pagina suscitasse una riflessione, ma che non fosse mai troppo pesante. In fondo, se il mio manuale può anche strappare un sorriso, mi piace pensare che sia riuscito a renderlo unico.
5 Dopo questa prima fatica letteraria hai nel cassetto altri progetti?
Sì, ho già in mente altri progetti. Il prossimo libro su cui sto lavorando è incentrato su un viaggio attraverso mondi alternativi, ognuno con leggi e dinamiche completamente diverse. Il protagonista esplorerà ambientazioni fuori dal comune, come mondi in cui la gravità non esiste o mondi in cui il tempo sembra essere congelato in un particolare momento storico, il tutto mentre cerca di capire come adattarsi e sopravvivere in queste realtà. Ma forse ho già detto troppo e non voglio rovinare la sorpresa!
L’idea è quella di creare una storia coinvolgente che mescoli avventura e riflessioni sulla crescita e il cambiamento, ma con un tono fresco e adatto anche a un pubblico giovane. Voglio che i lettori si sentano parte del viaggio, curiosi di scoprire cosa succederà dopo e come il protagonista affronterà le sfide in questi mondi incredibili. Il progetto è ancora in fase embrionale, ma spero di continuare a scrivere storie che siano divertenti e stimolanti per chi ha voglia di esplorare nuovi orizzonti.

Chiudiamo con un estratto tratto dal libro di Mycol. E’ la lezione n. 36:
“ Inventa statistiche a effetto che non abbiano bisogno di essere supportate da alcuna prova concreta: frasi come “ il 90% degli utenti apprezza la nostra soluzione!” oppure “9 clienti su 10 hanno risolto i loro problemi in meno di una settimana!” sono perfette per dare un’impressione di affidabilità e successo. Non preoccuparti di indicare fonti, campioni o metodi di rilevazione: chi mai si prenderà la briga di verificare? L’obiettivo è colpire il pubblico con numero che suonano altisonanti, lasciando che La suggestione faccia il resto. La percezione conta più della realtà!”.
E questa è la citazione della pratica sociopatica, appunto, mentre a fondo pagina è descritta la BUONA PRATICA. Che vi invitiamo a scoprire…
Il libro è disponibile su Amazon sia in formato cartaceo che digitale (PDF).
Intervista a cura di
Roberto Rinaldi Ceroni