Alcune sure
Di mio aggiungo solo due rapide considerazioni.
Il Sacro Corano è il libro della Legge. Direttamente dettata da Dio. I precetti sono descritti con estremo dettaglio. Fin anco ciò che è buono e ciò che non è buono da mangiare. In un simile contesto, per un mussulmano, è inconcepibile uno stato non teocratico.
La grande differenza tra cristiani e mussulmani sta nel fatto che, percentualmente, pochi cristiani hanno letto la Sacra Bibbia mentre tutti i mussulmani, che sappiano leggere e scrivere, fin da bambini leggono il Sacro Corano.
Per un arabo moderno la lettura delle sure in “chiaro”, dette anche “solide”, è facile perché il significato è preciso. La scrittura poetica non necessita di trasposizione, indispensabile per un testo certamente poetico ma impegnativo quale è la Divina Commedia.
I versetti “solidi” esprimono pertanto ciò che è esplicitamente scritto e sono immediatamente compresi. Ne cito alcuni:
Versetto 4-74 : ”Combattano dunque, sulla Via di Dio, quelli che barattano la vita presente per la futura. A chiunque combatte sulla Via di Dio, ucciso o vincitore, Noi, daremo presto una ricompensa enorme.”
Versetto 2-218 : “ Si, coloro che credono, che emigrano dal loro paese e lottano per la causa di Dio, sperino nella Sua misericordia. Dio è perdonatore.”
Versetto 9-123 : “O voi che credete, combattete i miscredenti che vi stanno vicini. Trovino in voi tempra durissima.”
Il Sacro Corano, ovviamente, non è solo questo. È un libro ricco di principi morali perfettamente sovrapponibili a quelli cristiani… ognuno faccia le proprie valutazioni dopo la lettura.
Chiedo a Giacometti la pazienza per una mia valutazione finale. A quanto scrive ”Ritenendo impropriamente di interpretare Maometto, si giudica giusto bastonare la donna od obbligarla al burka o usandola a fini di potere” vorrei contrapporre la sura 4-34: “Gli uomini hanno autorità sulle donne, perché Dio ha preferito alcune creature ad altre e perché gli uomini spendono i loro denari per mantenerle. Perciò, le donne buone sono obbedienti. E hanno cura della propria castità come Dio ha cura di loro. Se poi alcune si ribellano, mettetele in guardia. Lasciatele sole nei loro letti e poi picchiatele. Ma se prestano obbedienza, non cercate pretesto per maltrattarle: Dio è eccelso e grande.
Un saluto
Pier Ugo Acerbi